La sua è una storia interessante, e se vogliamo anche un po’ avventurosa. Per anni è stato dipendente del Caseificio di Mareno di Piave. Sennonché ci fu il primo crollo nelle vendite intorno all’anno 1990.E allora lui fece il rappresentante di formaggi. Nel ’92 ha dato le dimissioni dal Caseificio, e si è messo in proprio, nell’azienda agricola.
Per prima cosa diciamo che lui è nemico dei conservanti e di ogni diavoleria: alle sue vacche lui dà da mangiare per 12 mesi all’anno solo fieno secco, senza l’ombra di farine o integratori. Le mucche danno 20 litri di latte al giorno ognuna, poco per i parametri moderni, ma in compenso non si ammalano perché non sono stressate.
Lui, aiutato dalla moglie e dai figli, tre, comincia a fare il formaggio, ma non è contento. Si fa anche i salami, con animali allevati in casa.
Fin qui tutto abbastanza normale, ma lui decise di farsi il pane fatto in casa, su dei forni a legna. E la gente risponde, perché abbiamo notato una fila di gente che viene da lui, proprio in mezzo alla campagna sulle grave del Piave, anche per quello.
Poi, udite udite, lui si fa il Clinton, perché è l’unico vitigno che resiste alla siccità, cosa non da poco sulle grave. Tra l’altro, lo produce anche passito torchiato. Una rarità: quando fa le sopresse, sono già prenotate, tanto che ognuna ha già l’indirizzo del cliente.
E infine, i figadei, per i foresti sono delle salsicce, con il fegato e l’uvetta…
Az.agricola Vendrame Gian Battista
Via dell’Argine 11
Santa Lucia di Piave
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