sabato 31 ottobre 2009

Fabio Stefanon e il Prosciutto cotto di San Marino,quasi un grande amore




Fabio Stefanon ha la sua bottega, la Bottega dei Sapori, a Pederiva di Montebelluna. E’ un tipo che si dà molto da fare: la sua preoccupazione principale è selezionare i prodotti di qualità ed offrirli ai clienti, anche partecipando ad eventi particolari. Il suo punto di forza sono i prodotti tipici trevigiani, ma non dimentica salumi e formaggi particolari.
Tanto per dare un’idea, in inverno seleziona i radicchi trevigiani, non disdegnando tutti i suoi derivati, come sughi, sottoli, pasta al radicchio, panettoni farciti e biscotti.
Ultimamente si è invaghito del Prosciutto cotto di San Marino, e l’ha fatto conoscere ed apprezzare dai clienti e non solo.
Questi sono ottenuti attraverso un originale metodo di lavorazione, che chiamiano “senza fretta, senza paragone”: della durata di 31 giorni, contro i 7 giorni normalmente utilizzati, il quale conferisce maggiore digeribilità ai Prosciutti Cotti San Marino perché li rende ricchi di aminoacidi essenziali;
sono:
- completamente senza allergeni (Direttiva 2003/89/CE del 10 Novembre 2003 All. III bis) con certificazione rilasciata dal Dipartimento Sanità e Sicurezza Sociale della Repubblica di San Marino. Sono quindi adatti anche per chi soffre di allergie al glutine o al latte;
a basso contenuto di sodio ( sotto il 2%);
- utilizziano solo aromi naturali (estratti da piante);
- sono senza addensanti (sostanze che vengono aggiunte per trattenere all’interno del prodotto l’acqua in fase di cottura. Posso essere di origine chimica o naturale);
- senza esaltatori di sapidità (es. glutammato monosodico) che esaltano artificialmente il sapore del prodotto;
- senza nitrati
San Marino Salumi s.r.l.Strada del Lavoro, 45 - 47892 Gualdicciolo - Repubblica di San Marino - Tel 0549.999400 - Fax 0549.999454 - info@sanmarinoprosciutti.sm
www.sanmarinoprosciutti.sm/
Fabio ne è tanto entusiasta, anche in termini di vendite, e sicuro del prodotto, che ha deciso di presentare questo Prosciutto in Istria, al festival europeo del Gusto, per farlo conoscere anche al di fuori del Montebellunese. Noi l’abbiamo assaggiato quasi in anteprima a Caerano San Marco, ed obiettivamente dobbiamo dargli ragione.


LA BOTTEGA DEI SAPORIIndirizzo: VIA ERIZZO -28 - BIADENE -31044, MONTEBELLUNA (TV)Telefono: 0423-23285

giovedì 29 ottobre 2009

Arredo 3, una grande azienda con un cuore


Vista dalla strada che da Scorzè porta a Mogliano, l’impressione che dà questa azienda è di precisione e di serietà. Serietà significa attenzione al cliente, soddisfazione, nei limiti del possibile dei suoi bisogni e valore della parola data. Le linee architettoniche trasmettono questa idea: è evidente l’affermazione di identità e la ricerca della differenziazione. Semplice trovare un grande capannone anonimo, senza anima, più difficile trovare un’azienda che ti dà un’idea così precisa solo passandole davanti.
Entrare in ARREDO 3 significa entrare nel mondo di una grande azienda. Grande azienda non si nasce ma lo si diventa nel tempo, attraverso il consenso del pubblico. Un consenso che si costruisce e che si deve meritare costantemente attraverso la qualità del prodotto ottenuta tramite una ricerca, una creatività e una sperimentazione continua.
Opera in un mercato piuttosto affollato, quello delle cucine e zona giorno di fascia media, e produce anche complementi d’arredo.
Ci interessava l’opinione di questa azienda riguardo al 2009. Come sempre, è meglio sentire gli operatori e tralasciare la propaganda. Riassumendo, l’anno è iniziato discretamente, c’è stato un miglioramento, ma ora c’è calma. Il mercato mostra una leggera flessione.
Come sappiamo, chi compra, o ha appena messo su casa, oppure rinnova l’arredamento. Il calo denunciato è dovuto soprattutto a questo secondo fattore: qui la flessione non dipende da un problema di prezzi, ma dalla accresciuta prudenza delle famiglie sul fronte delle spese.
Come prodotti, comunque, la Linea Moderna prevale nettamente su quella Classica, segno forse che le nuove generazioni forniscono ancora un buon mercato,
L’Azienda opera in diversi mercati, soprattutto quelli dell’area mediterranea, e anche questi sono in leggera flessione.
Allora il rimedio, come si dice su sito aziendale è: La rete commerciale ARREDO3 è composta da agenti che, suddivisi per zone, mantengono un contatto diretto tra il cliente e l’azienda, recependo consigli e suggerimenti al fine di migliorare sempre più il prodotto ed essere sempre attenti alle richieste del mercato.
Per questo dicevamo che è un’azienda con un cuore: il cliente è una persona e come tale è stimata, non un numero che rimanda solo ad aride statistiche. Per andare avanti, come ha fatto nei suoi primi 25 anni appena festeggiati, occorre questo tipo di attenzione.

ARREDO 3 s.r.l. via Moglianese, 23 30037 SCORZE’ VENEZIA
TEL. 041.5899111 FAX 041.5899130
http://www.arredo3.com/

mercoledì 28 ottobre 2009

La Famiglia Bellandi e i prodotti della ANTICA NORCINERIA


Siamo in Garfagnana. Terra di tanti prodotti di eccellenza. Il nome di questi salumi, un nome che profuma di storia, di tradizione, non è stato scelto a caso, e giustamente vuol ricordare una cultura, ed una sapienza che vengono da lontano. Era infatti il 1945 quando Bruno Bellandi, assieme al figlio Elso, inizia la,sua attività commerciale nel settore dei salumi. La guerra era appena finita e gli unici ad avere mercato erano i prodotti poveri, come lardo, la salsiccia e la soppressata. Anche mezzi di locomozione utilizzati erano lo specchio di quell'epoca: fino al 1947 tutte le consegne venivano effettuate con la bicicletta, che lascerà poi il posto al sidecar. Per la prima automobile si deve attendere il 1949, anno in cui fa la sua comparsa in azienda una Balilla adattata a furgone. Nel 1951 è la volta di una Ardea.
L'attività nel corso degli anni è in continua Crescita Dai piccolo garage presso la stazione ferroviaria in cui tutto è cominciato, nel 1973 alla costruzione di un magazzino di 400 metri quadrati. E` questo l'anno in cui l'azienda ha la sua svolta più decisiva. Nel nuovo stabile entra in funzione un laboratorio artigianale di trasformazione di carne suina. A continuare la tradizione della famiglia, nello stesso anno si affianca come collaboratore il figlio Rolando. Da questo momento, al continuo ampliamento della clientela, l'azienda risponde con una costante ricerca tesa ad offrire prodotti sempre più, specializzati. Nasce così la linea "Antica .Norcineria" che oggi vede i salumi prodotti nel nuovo laboratorio. Le tecniche ed i macchinari all'avanguardia non hanno però fatto dimenticare le tradizioni della Garfagnana. Sapienza antica e lavorazioni moderne infatti, hanno il comune scopo di garantire l'assoluta-genuinità di questi salumi, prodotti solo con le parti migliori di carni fresche suine. La loro distribuzione è oggi effettuata utilizzando esclusivamente automezzi con celle frigorifere, al fine di mantenerne inalterate la freschezza e la bontà.

Un prodottp: il prosciutto:
Il prosciutto bazzone ha origini produttive di fine ottocento, quando famiglie contadine della Media Valle del Serchio e Garfagnana macellavano maiali ad un peso di 200 kg ottenendo così cosce di circa 18 kg. Il processo produttivo di allora prevedeva che questi prosciutti, di peso elevato e di una particolare forma allungata, venissero collocati assieme ad altre parti del maiale ( pancetta, lardo, gota) dentro una vasca di pietra (pozza) con l'aggiunta di sale, aglio, spezie e vino. Il prosciutto Bazzone prodotto attualmente pesa mediamente 13- 15 kg a seconda della stagionatura; si presenta con una forma tipica molto allungata e con uno scalino di circa 4-5 cm. lungo tutto il bordo (bazza), da cui deriva il nome. La superficie esterna è uniformemente ricoperta di grani di pepe. La carne è generalmente di colore rosso intenso e può presentare piccole infiltrazioni di grasso che conferiscono un gusto piuttosto riconoscibile ma delicato.
Dopo la rifilatura, vengono sistemati in gruppi di 5-6 dentro una vasca di pietra di Cardoso con l'aggiunta di sale, pepe, spezie, alloro, aglio e rosmarino. Dopo circa 45 giorni, i prosciutti vengono tolti dalle vasche, scossi dal sale in eccesso e, se necessario, viene rinnovata la salamoia che si è formata dal contatto dei prosciutti con sale e aromi; quindi si rimettono nelle vasche per altri 45 giorni. Trascorso questo periodo, i prosciutti vengono tolti dalle vasche, di nuovo lavati e messi ad asciugare in celle adatte con temperatura e umidità controllate. Un tempo, nelle famiglie contadine, l'asciugatura avveniva davanti al camino. Dopo circa 10 giorni, una volta asciugato, viene completamente rivestito da una camicia composta prevalentemente da pepe, poco aglio e spezie. La successiva stagionatura avviene appendendo il prosciutto al soffitto di locali adeguatamente areati o in cantine buie per un periodo che varia da 1 a 2 anni. Durante questo periodo, vengono fatti molti controlli alla camicia esterna, sia visivi che manuali. Trascorso il periodo di stagionatura il Prosciutto Bazzone è pronto per il consumo.

L'ANTICA NORCINERIA SRLVia Rinascimento, 655053 GhivizzanoCoreglia Antelminelli (Lu)tel. 0583/77008

info@anticanorcineria.it

http://www.anticanorcineria.it/

martedì 27 ottobre 2009

IL GRANDE MOSAICO DELLA CUCINA ITALIANA


per festeggiare il 115°compleanno del Touring Club Italiano


Appuntamento in tutt’Italia il 27 novembre 2009

Le tante cucine della penisola - numerose e varie quanto numerosi e vari sono i panorami e le culture gastronomiche italiane - saranno le protagoniste della cena con cui il Touring Club Italiano festeggerà i suoi 115 anni. L’appuntamento è per la sera del 27 novembre, quando in un’unica simbolica tavolata dal Nord al Sud d’Italia, si siederanno a cena circa 15 mila fra soci e simpatizzanti del TCI e del Buon Ricordo. In tavola, quanto di più tipico e caratteristico esprime la cucina regionale italiana, cucinato ad arte da oltre 100 ristoratori del Buon Ricordo, che comporranno liberamente un menù con i prodotti del loro territorio abbinato a vini locali, proponendo “sul campo” nel loro insieme la qualità e la ricchezza delle tante cucine territoriali italiane, delle quali i ristoranti dell’ Unione, per statuto e per storia, rappresentano un “mosaico” assolutamente significativo.

Per un anno, quindi, la tradizionale cena di compleanno del Touring abbandona i temi delle cucine regionali e dei sapori dei parchi a cui era sta dedicata fin dal 1984, per puntare il riflettore sui valori e le varietà della cucina italiana, di cui i ristoranti del Buon Ricordo sono da ormai 45 anni portabandiera. Perché questa scelta? Perché per la prima volta dopo tanti anni il TCI distribuisce a tutti i suoi soci nel kit associativo 2010 un’opera importante destinata a evidenziare il valore della cultura gastronomica del nostro paese. Un mosaico di sapori e saperi, che costituisce una delle grandi ricchezze della penisola. E proprio “Il grande mosaico della cucina italiana” è il titolo del volume, riccamente illustrato e di grande formato. Realizzata con la partecipazione attiva della Fondazione Buon Ricordo e in collaborazione con molti ristoratori del sodalizio, l’opera – che gode del patrocinio del Ministero politiche agricole – propone una serie di capitoli storico culturali e di costume che spiegano le motivazioni ambientali e qualitative delle tante cucine del nostro territorio e pubblica circa 200 ricette illustrate di tutte le regioni, spiegandone l’origine e la storia o raccontandone curiosità. E proprio una selezione significativa di queste ricette sarà proposta ai commensali della cena del 27 novembre.
Come sempre, a ricordo della serata, sarà realizzato a mano dai ceramisti di Vietri un piatto in ceramica, dedicato ad esaltare il mosaico delle cucine italiane e i ristoranti del Buon Ricordo: realizzato in edizione limitata, sarà regalato a tutti i commensali.

Prenotazioni: i soci TCI e tutti gli interessati alla cena dovranno telefonare direttamente al ristorante scelòto per sapere se partecipa all’iniziativa e, in caso positivo, prenotare. Potranno portare con sé amici e parenti : il costo è di 45 € a persona. Ad accoglierli nei vari ristoranti, da Nord a Sud, ci saranno i Consoli Touring, le autorità locali con le quali il Tci realizza le sue attività di valorizzazione del territorio e, naturalmente, i titolari dei ristoranti.
L’elenco dei ristoranti è disponibile sul sito www.buonricordo.com/

Informazioni:
Unione Ristoranti del Buon Ricordo - tel. 02 80582278, e-mail: www.buonricordo.com
Touring Club Italiano - www.touringclub.it/


Immagini ad alta definizione sono disponibili al sito http://www.studio-agora.it/
- Sezione Immagini, oppure possono esservi inviate tramite posta elettronica
Ufficio Stampa: AGORA’ di Marina Tagliaferri www.studio-agora.it /
- e-mail: agora@studio-agora.it Tel 0481.62385

lunedì 26 ottobre 2009

In famiglia Miotto si fa tutto in casa, dal vino al pane


Durante il nostro girovagare, abbiamo incontrato una famiglia davvero singolare, e per certi versi esemplare. Questa famiglia possiede una cantina e, ovviamente, produce vino, per l’esattezza prosecco visto che siamo in quel di Colbertaldo. La saga familiare inizia con il padre Valter il quale, con passione e amore per la sua terra, coltiva la vite e trasmette questo virus ai figli, Andrea e Matteo. Uno inizia subito a camminare sulle tracce paterne, ed introduce in casa migliorie e nuove tecnologie che le sue frequentazioni scolastiche gli hanno insegnato, senza tradire gli insegnamenti ricevuti da Valter.
L’altro figlio studia da perito ed in primo momento guarda al mondo dell’industria, ma ad un certo punto deve essere successo qualcosa che gli ha consigliato di tornare all’ovile, ossia aiutare in casa.
Il risultato è davanti agli occhi di tutti e soprattutto si può assaggiare in quanto si tratta di prosecco di alta qualità e gradevolezza. Ricordiamoci che occorre berlo con molto rispetto, perchè questo nettare contiene una dose di saggezza e di concordia familiare in dosi generose.
Adesso viene anche prodotto il Prosecco col fondo, per differenziare l’offerta pur mantenendo la qualità del prodotto.
Abbiamo fiducia, visto che mantengono l’amicizia ed il confronto con Giovanni Frozza, uno che di qualità se ne intende.
Il quadro non è completo se non ricordiamo la mamma, che controlla tutti e continua a sfornare il suo pane fatto in casa, un pane davvero buono che, unito al prosecco, comunica una sensazione quasi sacrale.

Via Scandolara, 24
Colbertaldo di Vidor Tv
tel 0423/985095 fax 0423/985095 matteo.mi8@libero.it

domenica 25 ottobre 2009

L'Associazione Castanicoltori della Garfagnana


Abbiamo incontrato Giovanbattista Terni, un tipo piuttosto interessante, che ha presentato diversi prodotti ottenuti con l’utilizzo di un prodotto principe di queste zone, la castagna, e l’organizzazione che segue la filiera. L'Associazione Castanicoltori della Garfagnana è un'associazione no-profit costituitasi nel marzo 1998 per promuovere la castanicoltura. Il recupero di questo tipo di attività, a parere di quanti aderiscono, ha innumerevoli vantaggi, tra i quali:
- Contribuisce a rivitalizzare l'economia di montagna in quanto fonte di integrazione del reddito;
- Contribuisce a mantenere in buono stato il paesaggio e a ridurre il rischio di frane e smottamenti;
- Consente il recupero e il mantenimento non solo del patrimonio architettonico rurale (mulini e metati) ma anche delle tradizioni e della cultura;
- Favorisce lo sviluppo di attività di filiera (produzione, trasformazione e commercializzazione) in stretto collegamento con le altre attività del territorio (agriturismo, artigianato...) e quindi ha riflessi positivi sull'occupazione.
Queste in sintesi le premesse per il cammino lungo, e certamente non privo di ostacoli, intrapreso dall'Associazione e allo stesso modo linee guida per l'attività che la stessa Associazione intraprende sul territorio.
Importante è la Farina di Castagne prodotta nel rispetto del disciplinare della "Farina di Neccio della Garfagnana" DOP. Di notevole importanza, è il nome conferito a questa farina, in quanto con questo termine di origine locale, 'NECCIO', si vuole evidenziare il profondo legame con il territorio, con la storia e con il metodo tradizionale di lavorazione.
Le castagne vengono raccolte a mano, essiccate per quaranta giorni nei metati (strutture in legno e pietra) dove il fuoco viene alimentato esclusivamente con legna di castagno. Dopo un'accurata selezione manuale le castagne secche vengono macinate nei mulini a pietra della zona. Questo tipo di lavorazione così lenta e laboriosa, garantisce l'elevata qualità ed è per questo che la "Farina di Neccio della Garfagnana DOP" è disponibile solo dopo il 1° dicembre
Diverse sono le cultivar di castagne presenti in Garfagnana; ciò è dovuto al variare dei terreni, delle altitudini, e delle esposizioni essendo questo territorio una lunga vallata incastonata fra le pendici di due catene montuose quali: a sinistra l'Appennino Tosco-Emiliano e a destra le Alpi Apuane, con dislivelli dei castagneti che variano conseguentemente dai 150 ai 1200 m. sul livello del mare.
Organizzazione benemerita e socialmente utilissima, quindi, e prodotti buoni al palato e di qualità superiore, quali la birra, un liquore, la pasta, i biscotti.

Associazione Castanicoltori della Garfagnana
Sede Sociale: via della Stazione, 12
55032 - Castelnuovo Garfagnana (LU)
tel e fax 0583-641498
http://www.associazionecastanicoltori.it/

venerdì 23 ottobre 2009

Licio Maschio e il recupero delle tradizioni


In una serata svoltasi all’Agriturismo Ai Casoni di Codognè, erano presenti alcuni produttori della Sinistra Piave, e la parte del leone l’ha fatta Licio Maschio della Distilleria Borgoscuro di Gaiarine, che ha tenuto una vera e propria lezione sulla grappa.
Intanto, lui ha i numeri per parlare, ed affascinare l’uditorio, perché proviene da una famosa famiglia di distillatori. Di persona, al primo contatto sembra una persona che incute rispetto, ma poi, complice la travolgente ed entusiasta moglie, quando parla di grappa diventa un vulcano e si trasforma in un insegnante accondiscendente che perdona le lacune di chi gli chiede spiegazioni, forse non tanto corrette.
I segreti della produzione della grappa lui li ha imparati da suo padre. Ha imparato bene, perché Borgoscuro si ispira alle solide basi del passato ed interpreta le esigenze attuali. In pratica, le sue grappe sono un prodotto che vantano un grado di purezza altissimo, pur offrendo le caratteristiche sensoriali che la tradizione veneto-friulana richiede,
Il nome Borgoscuro è quello del rione antico di Gaiarine dove sorge la sua casa, costruita subito dopo la prima guerra mondiale: già questo è un richiamo alla tradizione.
Questo recupero in chiave moderna è eccezionale: la sua affermazione che si tratta di un prodotto puro, senza sostanze pesanti difficilmente digeribili è vera, e posso confermarla di persona. Dopo diversi assaggi, le grappe non mi hanno procurato nessun disturbo: normalmente se non si tratta di un ottimo prodotto provo una sensazione di acidità inconfondibile. E poi non ho avuto i soliti problemi che un bicchierino in più può dare.
Ultima nata, una grappa di Prosecco, la Prosecco Cherry (da pronunciare Cerry) molto delicata: un lavoro da maestro, sapendo che le vinacce di prosecco difficilmente trattengono i propri delicati profumi durante la lavorazione.
Puntando sulla qualità, qui ovviamente non si parla di grandi volumi, e questa aiuta a mantenersi nel solco che Licio si è scelto.

Borgoscuro di Licio Maschio
Via Vizza 4
31018 Gaiarine TV
Tel . 0434 75013 Fax 0434 754828

http://www.borgoscuro.it/
e-mail: borgoscuro@borgoscuro.it

giovedì 22 ottobre 2009

Lo stile dei Kozlovic


La filosofia dei Kozlovic e’ tutta nella storia di una famiglia che ha saputo restare unita lavorando a un fine comune, secondo condivisi valori di serietà, impegno e competenza. L’obiettivo costante resta infatti quello di valorizzare il vino e il territorio applicando, dove possibile, procedure avanzate che mantengano però inalterata nel tempo la tradizione, e quel particolare “stile Kozlovic”. Il vino e’ espressione della terra e degli uomini che lo hanno prodotto.
Visitarne il luogo di origine e conoscere personalmente il produttore e’ un’esperienza che aiuta a vivere più consapevolmente l’incontro con i nettari dalle infinite sfaccettature.
Passeggiare nel vigneto accompagnati dal vinificatore che con passione esercita la sua attività, assaporare il vino in un’antica cantina scavata nella viva roccia o in una moderna sala di degustazione, ascoltando le spiegazioni sulle diverse fasi della lavorazione e più tardi gustare lo stesso vino a una tavola apparecchiata magari all’aperto, davanti ai filari digradanti. Questo e’ il fascino dell’enoturismo, una forma incantevole di viaggio che unisce il piacere dei sensi all’arricchimento culturale. Abbiamo scelto di presentare un loro vino, l’Akacia Malvasia, ottimo se accompagnato con antipasti, pesce e crostacei crudi, superbo servito con primi piatti a base di pasta o con formaggi molli
Le caratteristiche sono colore giallo dorato, intenso, cristallino e molto consistente, profumo spiccato di miele di acacia, speziato molto fine e gradevole, in bocca si presenta secco, caldo, con una giusta freschezza e sapidità', molto armonico ed equilibrato. Alla fine molto persistente.
Grazie alle iniziative dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, quest’azienda è stata invitata a partecipare in dicembre al Festival Europeo del Gusto, che si terrà in Istria (Croazia) a Buie, Salvore ed Umago.


Gianfranco Kozlivić
Valle 78, Momjan
00385 52 779 177
kozlovic@pu.t-com.hr
http://www.kozlovic.hr/

mercoledì 21 ottobre 2009

Frozza e Prosecco, un connubio inscindibile


Da molte generazioni la famiglia Frozza si tramanda l'ostinato orgoglio di produrre Prosecco genuino e sincero che trova da sempre il favore dei clienti che amano la gioia che questo vino allegro sa così bene trasmettere.
Una storia che comincia da lontano e che negli anni si è mantenuta integra giorno dopo giorno con la stessa passione con cui la bisnonna Anna serviva ai clienti della sua osteria il Prosecco di sua produzione.
Il frutto di tanto lavoro non può che essere un'autentico Prosecco di VAldobbiadene Doc.
Caratterizzato dal colore paglierino con riflessi solari, dai profumi tipicamente fruttati e dalle note floreali.
E' il vino che si accompagna ai momenti di convivialità, splendido per un aperitivo e ideale per accompagnare i piatti leggeri della cucina nostrana.
Probabilmente in questa famiglia il prosecco ce l’hanno nel DNA. Ormai da molte generazioni in questa famiglia si tramanda un orgoglio giustamente ottenuto, quello di produrre un prosecco genuino che trova riscontri positivi sia in Italia che all’estero, tanto da farne anche motivo di viaggio e di soggiorno.
Questa non è piaggeria, nel modo più assoluto. Abbiamo avuto modo di incontrare padre e figlio, e zio, durante diversi incontri, ed hanno dimostrato di essere persone alla mano, capaci di discutere con serenità anche di argomenti che magari disturbava affrontare. Si capiva che la loro passione è il prosecco, e che erano soddisfatti dei frutti del loro lavoro. Hanno dimostrato di essere dei veri professionisti quando hanno apprezzato, senza mettersi in mostra o peggio in cattedra, i vini di altri produttori, confrontandosi ed apprezzando gli sforzi di tutti.
La loro ospitalità è proverbiale. Capitati piùdi una volta lì a casa loro alle 10 di mattina, in quel di Colbertaldo, subito è stato offerto un bicchiere del loro vino, e ci hanno fatto visitare la cantina, senza badare al fatto che si stava lavorando per imbottigliare, ed anzi mettendo in risalto i loro sforzi per mostrare che veramente la qualità, in tutti i particolari, era attentamente e religiosamente perseguita
La loro onestà e le loro capacità ci hanno quasi intimidito, ma poi ci ha risollevato il fatto che, da veri e coscienziosi professionisti, non avevano paura di rispondere alle domande, anzi quasi le sollecitavano.
In più un’occasione hanno dimostrato di possedere anche un’altra qualità, ossia la passione per il territorio. Più volte hanno ospitato una delegazione di giornalisti nella loro bella sala degustazione ed hanno affrontato volentieri, soprattutto Giovanni, domande e telecamere. Queste delegazioni volevano valorizzare i personaggi ed i produttori meno noti, quelli che difficilmente salgono alla ribalta, e loro, ossia la famiglia Frozza, hanno accettato la sfida di parlare del loro territorio e del prodotto principe della terra di queste colline, senza personalismi e campanilismi.
Abbiamo anche scoperto che esiste un gruppo di fans su facebook, e questo dimostra che non saremo tantissimi come estimatori, ma siamo entusiasti del risultato del loro lavoro.

Via Martiri, 31 - 31020 - VIDOR – Colbertaldo
Telefono: 0423 987069
Fax: 0423 987069

Da Marino, vini e piatti istriani di qualità


Ci troviamo nella parte nord-ovest della penisola istriana, a 275 metri al disopra del livello del mare, da dove si stende un incantevole panorama sulle Alpi e sulle Dolomiti, da una parte, e sulla rigogliosa area boschiva ed il mare splendido, dall' altra.
Il paese è Kremenje (Cremegne). Siamo a 3 km dal valico di frontiera sloveno-croata Kaštel (Castelvenere), a 3 km dalla cittadina di Buie, a 8 km dal mare, a 18 km da Koper (Capodistria) e a soltanto 29 km da Trieste (Italia).
La storia di di questo paese risale al lontano anno 1035 e ne' e' testimonianza il vecchio castello con le sue rovine. Il paese conta 70 abitanti circa ed e' collocato in un'area boschiva lungo la strada che porta verso i paesi ed i centri piu' grandi dell'Istria interna. Nelle vicinanze scorre il ruscello Argilla su cui si trovano i resti di 7 mulini ad acqua. Queste terre sono prevalentemente conosciute per la coltivazione dell'uva e per la produzione di buoni vini autoctoni, quali la malvasia, il refosco ed il rinomato moscato bianco di Momiano
La famiglia di Marino proviene dal paese Oskoruš (Oscorus), distante 4 km. Gli antenati si occupavano prevalentemente di agricoltura e dell'allevamento di bestiame. Venti anni fa la madre Irene e suo marito Mario hanno deciso di cominciare a preparare cibi prelibati, dai prodotti da loro coltivati, e di offrirli assieme ai loro vini agli ospiti della taverna. Tutto veniva cucinato secondo le secolari ricette, rispettando la tradizione istriana. Gli ospiti, sempre piu' numerosi, lo hanno apprezzato moltissimo.
Alcuni anni fa, la trattoria e' stata restaurata ed attrezzata, offrendo agli ospiti tutti i comforts. Ancor oggi la madre Irene prepara i cibi con la massima cura, secondo le stesse ricette antiche (usando gli ingredienti genuini come il prosciutto istriano, il tartufo, i funghi boscherecci, la selvaggina ed altro). Marino ha scelto di seguire l'esempio del padre ed ha continuato con la produzione dei vini di alta qualità. Qui potete assaggiarli a un buon prezzo, mentre vi godete l'accogliente atmosfera.
La lista dei cibi abbonda di specialità tipicamente istriane. Gli ospiti possono scegliere tra diverse prelibatezze a base di funghi, selvaggina e carne, ma soprattutto vengono per il tartufo. I tartufi sono preparati in svariati modi, sul pane tostato fatto a casa, con gli gnocchi e le lasagne preparate in casa, con le uova strapazzate, sul filetto cotto al fuoco del camino, che dona all'ambiente un'atmosfera oltremodo familiare. La madre di Marino, Irene, prepara i cibi genuini ed autentici istriani, trasformandoli in vere specialità culinarie. Patrizia, la moglie di Marino preferisce dedicarsi ai dolci, da quelli tradizionali (crostoli, fritole) ai più moderni e sofisticati (semifreddi ed altri).
Naturalmente, ad esaltare i sapori di questi cibi squisiti ci sono i vini Kabola - moscato, malvasia, refosco ..., lavorati nella cantina della casa e riconosciuti per la qualità.
Il moscato di Momiano, però e qualcosa di veramente speciale. E' una varietà' bianca che si coltiva in un'area limitata attorno a Momiano. Cresce bene su terreni ricchi di marna, a 200 - 300 metri al disopra del livello del mare. La coltivazione del moscato in questo paese risale al XVII secolo. Si suppone che vi sia stato portato dagli immigrati venuti da Carnia e Friuli. Nel corso dei secoli, grazie alle condizioni particolari del terreno e del clima, ha acquisito caratteristiche singolari.
Grazie alle iniziative dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, quest’azienda è stata invitata a partecipare in dicembre al Festival Europeo del Gusto, che si terrà in Istria (Croazia) a Buie, Salvore ed Umago.

Kabola – Marino Markežić,
Kremenje bb, Momjan
00385 52 770 047
mmarkezic@inet.hr
http://www.konoba-marino-kremenje.hr/

martedì 20 ottobre 2009

Agriturismo al Col, un gioiello rustico


Bepi Carlet è uno che non sta ancora fermo. Profondamente convinto che la sua zona, quella di Follina, sia una terra che merita maggiore considerazione e valorizzazione, continua a partecipare ai convegni di valorizzazione del territorio, e dell’azienda agricola intestata alla moglie..
Il suo impegno è duplice, privatamente nella conduzione della sua azienda agricola Il Col e dell’agriturismo annesso, e pubblicamente, forte della sua esperienza materiale, nelle istituzioni che si occupano del suo settore.. Tra l’altro, ha appena ultimato la nuova cantina e chissà quali migliorie si propone di apporre al suo agriturismo.
Pezzo forte sono i prodotti, con l’aiuto del figlio enologom e la cucina, condotta dalla moglie Domizia.
Prodotti tipici dell”’Azienda al Col” sono: il vino (prosecco, verdiso, cabernet) ottenuto dai vigneti circostanti l’azienda; i salumi (tra i quali l’introvabile investida); le carni (polli “rustichello”, anatre, conigli allevati in loco). Possibilità di passeggiate seguendo i facili e dolci sentieri collinari o i più impegnativi “itinerari delle vie d’acqua”, escursioni in mountain bike nel vicino Passo di Praderadego; piacevoli gite in barca nel lago di Revine. Ad un solo chilometro è possibile visitare a Follina l’abbazia cistercense di S. Maria del sec.XII-XIII. Il ristoro, aperto da venerdì a domenica e festivi, offre 60 coperti con cucina tipica veneta. L’Agriturismo è aperto da marzo a dicembre, offre ospitalità con prima colazione e 14 posti letto organizzati in 5 camere doppie con servizio annesso in camera e 2 mini alloggi con cucina.

AgriTurismo AL COL di Stella Carlet DomiziaLocalità Col 11 I-31051 FOLLINA TVTel./Fax +39 0438 970658
e-mail: info@alcol.tv
http://www.alcol.tv/

lunedì 19 ottobre 2009

Petrognola, un birrificio che deriva da un sogno


Le birre della Petrognola sono nate dall'amore per la Garfagnana, un territorio bellissimo, per la sua natura, per i suoi paesaggi e soprattutto per i suoi prodotti.
Uno fra i più conosciuti ed apprezzati è il farro, riconosciuto nella sua qualità dall'Unione Europea che lo ha marchiato I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta)
Roberto Giannarelli dice che, vivendo in questa meravigliosa e poetica terra, culla del farro, ha pensato di utilizzare questo cereale per produrre le sue birre.
Tutto questo è dovuto sinceramente alla passione ed all'amore per certe cose, che se dovesse spiegarlo con parole chiare non ne sarebbe in grado, ma sa con certezza che sono scaturite dall'interno di sè stesso.
“Spero di trasmettere al meglio con queste birre ciò che provo ogni volta che le produco". In realtà il suo era un sogno messo in un cassetto, che poco a poco è riuscito a realizzare.
Il farro è il capostipite di tutti i frumenti oggi conosciuti, compresi il grano tenero e il grano duro, la sua coltivazione documentata risale al 7000 a.C. in Siria e Mesopotamia, dove veniva utilizzato per la preparazione di polenta e focacce.
Il farro è stato l'alimento base degli Assiri, degli Egizi e di tutti i popoli antichi del Medio Oriente e del Nord Africa: con la farina di farro i Romani preparavano la puls, una polenta morbida di cui si cibavano i soldati e le plebi. Con la comparsa del grano, il farro ha subito un "momento di crisi", ma non in Garfagnana dove è stato sempre coltivato e tutt'oggi è brillato negli antichi mulini a pietra.
Il farro della Garfagnana che ha ottenuto dall'unione Europea il riconoscimento dell'indicazione geografica protetta (IGP) nel 1996, deve essere coltivato su terreni idonei, poveri di elementi nutritivi, in una fascia altimetrica fra i 300 e 1000m s.l.m.
La produzione di farro della Garfagnana, secondo la normale consuetudine della zona, deve avvenire senza l'impiego di concimi chimici, fitofarmaci e diserbanti: data l'elevata rusticità della pianta, il farro coltivato con la tecnica tradizionale risulta di fatto un prodotto biologico.
La raccolta del farro avviene in estate, con le normali mietitrebbiatrici da grano. Il legame geografico del farro con la Garfagnana forma un binomio inscindibile e presenta requisiti peculiari tali da renderlo perfettamente distinguibile rispetto al farro prodotto in altre zone.
Il farro della Garfagnana è stato riscoperto oggi per le sue eccellenti proprietà dietetiche e per le sue fibre benefiche per l'apparato digerente.
Il birrificio La Petrognola, utilizza questo pregiato farro al fine di produrre una birra completamente artigianale.
Tutto nacque nel 2002 in un piccolissimo paese dal nome Petrognola, a pochissimi minuti da Piazza a Serchio.
A quel tempo la birra veniva fatta in un grosso paiolo e il consumo era riservato ai soli fortunati amici, che subito ne apprezzarono il sapore.
Pochi mesi dopo la sua nascita ecco la prestigiosa ribalta del Salone del Gusto di Torino, con la birra, ad accompagnare le specialità alimentari garfagnine.
Dal successo ottenuto, all'interno di una ex-stalla, nacque il piccolo birrificio che tutt'oggi produce, per esempio, due tipologie di birra al farro: la nera e l'ambrata.
Nel 2006 questa birra è stata premiata dall'UnionBirrai come "Miglior Birra Artigianale dell'anno" nella categoria birre prodotte con altri cereali.

http://www.lapetrognola.com/
Birrificio La Petrognola
Via Felice, 1
55035 Piazza al Serchio LU

domenica 18 ottobre 2009

Casa di Pasta, prodotti artigianali alpini per professionisti


Abbiamo trovato un produttore di eccellenza bellunese, Mario Dal Pan di Casa di Pasta. Eravamo già andati a trovarlo nel laboratorio, ma si era trattato di una visita lampo. Lo abbiamo trovato alla Fiera di Longarone, e ha potuto parlare un po’ senza l’assillo solito.
Il fiore all’occhiello di Casa di Pasta è la pasta fatta in casa e surgelata, che conserva intatta la genuinità, integri i sapori, inalterati il gusto e la predilezione per i primi piatti d'altri tempi. Non sto scherzando: oltre il 50% del prodotto è fatto rigorosamente a mano, per poter fornire le specialità tipiche che esprimono la vera cultura alimentare alpina.
Mario ci tiene a dire che Casa di Pasta significa prodotti d'alta qualità artigianale, quelli legati profondamente al loro territorio d'origine. Dal 1999 Casa di Pasta offre ai professionisti della cucina tutta la freschezza della pasta fatta "come si deve". Casa di Pasta si rivolge soprattutto agli utilizzatori professionali, HORECA per intenderci, con una piccola percentuale fornita ai negozi per la vendita al consumatore, presenti soprattutto, per adesso, in provincia di Belluno.
Sono prodotti di alta qualità, rivolto ad un pubblico di palato fine. Non gioca con il prodotto per vendere di più. La carta vincente dell’azienda è òa qualità e la ricercatezza degli ingredienti.
Per fare un esempio, produce gli gnocchi di melanzane, o di zucchine, senza utilizzare patate o succedanei. Gli gnocchi sono proprio fatti con le melanzane.

http://www.casadipasta.it/

32035 Santa Giustina (Belluno)Stabilimento di produzione: via XX Settembre, 34/A - T. 0437 858643 F. 0437 857175Ufficio commerciale: T. 0437 806121 F. 0437 806161

venerdì 16 ottobre 2009

Agriturismo ai Casoni, nella vera campagna


Questo agriturismo si trova a Codognè, in provincia di Treviso, nel cuore della Sinistra Piave, vicinissimo alla frazione di Roverbassso. Mi è piaciuto subito perché ero contento che qui fosse stata creata una bella struttura, nel paese di mio padre e di mio nonno, teatro delle loro gesta. Passiamo a descriverlo.
L'agriturismo quindi è immerso nel verde di un semplice comune di campagna, Codognè (il cui nome deriva dalla mela cotogna, molto usata in cucina per marmellate e mostarde). L'azienda agricola è composta da 8 ettari di terreni usati per la coltivazione di mais, verdure , cereali e vigne, nel cuore dei quali sorge un casale ristrutturato nel 2001 adibito ad agriturismo ed alloggi, con il comfort di una struttura rustica e allo stesso tempo moderna.
All'agriturismo “Ai Casoni” si trova una cucina che si ispira alla tradizione della civiltà contadina, dai sapori semplici e gustosi, senza l'uso di conservanti e insaporitori.
Lo “chef” propone piatti tipici della cucina Regionale, con prodotti esclusivamente stagionali avendo sempre un occhio di riguardo per le materie prime, che al 60% circa vengono prodotte nella nostra azienda agricola.
La scaletta dei sapori inizia con degli affettati, formaggi e dei sottolio e sottaceto, passando alle paste, gli gnocchi ed ai ravioli, il tutto sempre fatto in casa.
Lo spiedo e il “pollo al raboso” antica ricetta sono i piatti forti dell'agriturismo; non sono da meno il brasatino di manzo e lo spezzatino con pere e radicchio e per finire i dolci secchi ed al cucchiaio, il tutto rigorosamente seguito dai titolari e dallo chef Andrea.
Rimarchevole è la collaborazione con altre aziende del territorio, aziende agricole e non, che punta ad offrire sempre una buona qualità. Lo possiamo dire con certezza perché abbiamo conosciuto alcune di queste aziende.

http://www.aicasoni.it/
Via Ferracini, 21
31013 - Codognè (TV)
tel. 0438 794986 - cell. 349 7151214

giovedì 15 ottobre 2009

Tenuta Barbon, Novello e non solo


Abbiamo incontrato Luca Barbon, che rappresenta la terza generazione nella gestione dell’azienda di casa, la Tenuta Barbon. Questa tenuta si trova a Vanturali di Villorba, una zona particolare per la coltivazione della vite. Nel suo millenario girovagare per le pianure dell'alto trevigiano alla ricerca del suo definitivo percorso, il fiume Piave, tra inondazioni e sconvolgimenti d'ogni genere, qui ha infatti dato origine a terreni sciolti di natura alluvionale, ricchi di calcare.
La famiglia Barbon, data la sua lunga esperienza vitivinicola, ha raggiunto una alta qualità nella produzione di vini che brillano per carattere e personalità. Merito anche di Luca, che ha sviluppato l’affinamento dei vini e il loro imbottigliamento.
Questo grazie anche alla sua grande passione che lo spinge a risultati sempre migliori e alla sua alta professionalità, che attinge alle più moderne tecnologie di vinificazione senza distogliere l'attenzione per il recupero e la valorizzazione di antiche tradizioni e di antichi vitigni.
Tra i bianchi, molto apprezzato è lo Chardonnay, che esprime freschezza e fragranza. Tra i rossi, si segnala il cabernet franc, vino tipicamente erbaceo, non eccessivamente tannico.
Appuntamento annuale ormai consolidatosi qui è la festa del Novello. Intendiamo dire il vero Novello, prodotto con macerazione carbonica al 100% (85% merlot, 15% cabernet franc), senza il riciclaggio di vino vecchio. Forse per questo l’avvenimento è sempre più frequentato: l’appuntamento quest’anno è per l’8 novembre.


Tenuta Barbon
Via Venturali 5/2 31050 Villorba (TV) ITALY Tel/ +39 0422.928375
Fax +39 0422.928898
e-mail: info@tenutabarbon.it

http://www.tenutabarbon.it/

mercoledì 14 ottobre 2009

A San Marino, Chocotitano 2009 in Borgo Maggiore


Fondente, amaro, al latte, caldo, ripieno, bianco, speziato, spolverato, cremoso, da bere, da mordere, da spalmare, comunque lo vogliate ci sarà e sarà una goduria. Stiamo parlando del cioccolato, ovvero la delizia più irresistibile che la natura ci abbia dato, vero cibo degli dei.
Per incontrarlo, gustarlo, acquistarlo, vederlo, capirlo, l’occasione giusta è il CHOCOTITANO che si tiene a San Marino il 24 e il 25 ottobre. Due giorni full immersion nella golosità, tra assaggi, giochi, dimostrazioni, persino mostre di quadri in cioccolato, nella cornice accogliente e rilassante di Borgo Maggiore, un paesino dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’umanità, ai piedi del Monte Titano, anch’esso, insieme al Centro storico di San Marino nella lista Unesco.

Il programma, adatto a gente di ogni età, ma soprattutto ai bambini, prevede:

stand di vendita di cioccolato artigianale e industriale, l’area Chocofamiglia, con distribuzione di cioccolata calda, il Chocoparty, momento coinvolgente dedicato al pane e cioccolato;
Degustazioni guidate: brevi seminari sotto la guida di un esperto di degustazione con spiegazioni sulla lavorazione del cacao (occorre iscriversi);
Laboratori di cioccolateria.
Inoltre, un’esposizione di quadri di artisti sammarinesi di cioccolato o ispirati al cioccolato. E per i bambini, Giochi con il cioccolato: comprensivi di materiale e premi di cioccolato, nell’area chococlub, con il Truccabimbi e le Sculture con i palloncini per tutti.

E per una cena particolare e a tema i ristoratori di San Marino hanno preparato menù speciali a base di cacao da degustare negli stand dei “ChocoRistoranti”. Un esempio di piatti? gnocchi di cacao amaro con gorgonzola e noci, stringhetto con ragout d’agnello con salsa leggera al cacao,tagliatelle al cioccolato con burro e salvia, sella di coniglio con salsa di cioccolato fondente e basilico, alici al cioccolato sfumate al brandy, spiedino di coniglio alla cannella e cioccolato fondente, faraona alle castagne e fondente, e, ovviamente, sinfonie di dolci.
Alla fine della festa, una Banca del cioccolato raccoglierà tutto il materiale prodotto in fiera (e altri prodotti di donazioni) che poi distribuirà a bambini ricoverati in strutture ospedaliere (ovviamente non a dieta). Perché il piacere è più grande se lo si può condividere.
L’iniziativa, alla sua quarta edizione, è organizzata dalla Camera di Commercio San Marino in collaborazione con la Giunta di Castello di Borgo Maggiore e il Chococlub – Associazione Italiana Amatori Cioccolato, con il patrocinio delle Segreterie di Stato (Ministeri) per il Turismo, l’Artigianato, il Lavoro e la Cultura e il contributo di San Marino RTV.
L’occasione è delle più ghiotte: unire al piacere del palato, quello di una visita a un sito Unesco, in uno stato indipendente e piccolo, forse il più piccolo del mondo.

Info:
Camera di Commercio di San Marino, P.zza Mercatale 29 - Borgo Maggiore (RSM), Tel. 0549 980380
mail: info@cc.sm
http://www.cc.sm/

lunedì 12 ottobre 2009

Il Centro turistico Neblo, uno spettacolo in mezzo al verde


Tra le meravigliose colline del Collio Sloveno, a due passi dal valico di Vencò, a pochi chilometri da Cormons, è stato aperto il nuovo centro turistico Neblo con il casinò e l’hotel Venko.
L’edificio del centro turistico “Neblo” è costruito nello stile di un castello e si integra perfettamente nel paesaggio del Collio.
Il centro offre all’ospite:
hotel a 4 stelle con 32 camere confortevoli di prima categoria;
ristorante “à la carte” con cucina mediterranea;
sala conferenze audio-video attrezzata con capienza di 100 posti;
casinò Venko con 200 slot machines.
L'hotel è dotato di 32 camere di prima categoria di cui 26 doppie, altre 4 doppie con letto supplementare e 2 suite.
La capacità totale dell’hotel è di 70 posti letto.
Tutte le camere sono climatizzate e dotate di TV, telefono e connessione ad internet.
Il ristorante à la carte con 120 coperti propone alla clientela, visto il luogo, la tipica cucina mediterranea e una vasta scelta di pregiati vini del Collio Sloveno.
Oltre ai piaceri culinari l'atmosfera romantica è creata anche dall’impagabile panorama offerto dal paesaggio collinare che circonda il complesso.

TRINE d.o.o.Neblo 115212 Dobrovo v Brdihtel: 05 39 88 750fax: 05 39 88 778E-mail:mailto:info@venko.si
http://www.venko.si/

Il Collio sloveno, Goriska Brda


Andare in Slovenia non è mai stato così facile, e fare una gita nel Collio o Goriska Brda è davvero riposante. Il viaggio tra i vigneti del Collio sloveno, vi resterà impresso nella memoria per il paesaggio, per lo scarso traffico e per i suoi ottimi vini perché qui l'uva matura con il ricco aiuto del sole.
Il Collio sloveno /Goriška Brda/ si estende all'estremo ovest della Slovenia dove passa il confine di stato tra Slovenia e Italia. Il paesaggio, suggestivo in tutte le stagioni, è limitato al sud-est dal fiume Isonzo e a nord-ovest dal fiume confinario Idrija (Judrio). Il clima è mite, grazie al gradevole influsso mediterraneo, la terra sullo strato di Flysch è fertile e così la raccolta può essere ricca sia nei vigneti che nei frutteti. In primavera c'è la raccolta delle famose ciliege, in estate e autunno, c'è la raccolta di pesche, albicocche, fichi, olive e castagne.
Dobrovo è la sede municipale del comune di Brda. Il simpatico villaggio di Šlovrenc, circondato dai colli vinicoli, invita alla degustazione dei vini pregiati.. Il villaggio di Šmartno e Vipolže incantano il visitatore con i loro monumenti storici.
In Goriška Brda il vino ha davvero tradizioni antiche: coltivato prima dagli Illiri e dai Celti, poi da Romani, oggi si coltiva sui circa 1800 ettari. Viaggiando lungo le strade del Collio si possono assaggiare gli ottimi vini bianchi e rossi, i più conosciuti sono: Ribolla, Tocai, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay e Sauvignon, tra i vini rossi Merlot e Cabernet Sauvignon.
Nonostante tutte le disgrazie che ha dovuto affrontare la gente nel secolo passato, l'amore per la vite come coltura che ha reso possibile la sopravivenza di molti, resta. Sembra non sia stato mai così vivo come lo è oggi, anche perché la ricchezza materiale, che comunque si vede, non ha intristito queste colline.

sabato 10 ottobre 2009

La Cantina Goriška Brda, una cooperativa che ha trasformato il paesaggio


Siamo ancora sul Collio (Brda in lingua locale) sloveno, appena al di là del confine dopo Cormons. E qui troviamo una grossa realtà, la Cantina Goriška Brda. Essa ha il merito di aver in gran parte contribuito allo sviluppo economico nonché alla qualità di vita nell'area di Goriška Brda. Ricordo il paesaggio da queste parti appena dopo l’indipendenza: adesso sembra una qualunque zona collinare delle Venezie, con la gente accogliente e contenta della vita.
La cantina fu costruita nel 1957. Parallelamente all'accelerato rinnovamento dei vigneti, la cantina fu sviluppata in estensione, la cui capacità odierna è di 18 milioni di litri di vino. La cantina è al 100% di proprietà dei membri della cooperativa.
La "Cantina Goriška Brda" è dotata di tecnologie moderne per la lavorazione dell'uva. I suoi esperti, dotati di una ricca conoscenza, ampie esperienze e tanto amore, arricchiscono i frutti della natura e i prodotti ottenuti dalle altrettanto esperte mani dei viticoltori di Goriška Brda. La cantina Goriška Brda, la più grande della Slovenia, alla vigilia della festa comunale di Nova Gorica, ha presentato una novità nella gamma degli eccellenti spumanti prodotti nel Collio sloveno: lo spumante Rosé Quercus. Per far risaltare al palato il gusto, la piacevolezza e l'eleganza, lo spumante Rosé Quercus è stato accompagnato dei piatti tradizionali del Collio sloveno e dalla raffinatezza dei piatti a base di rose, simbolo della città di Nova Gorica.
Lo spumante Rosé Quercus viene prodotto esclusivamente da uve Pinot nero che donano al vino un colore morbido con note rosa e violacee e fruttate fragranze di ciliegie, lamponi e frutti di bosco. Il metodo Charmat lungo contribuisce ad un equilibrato e ricco rilascio di acido carbonico, il che accentua il frizzante e fresco carattere del nuovo spumante. Questo spumante elegante e fruttato non è solo un ottimo aperitivo, ma anche piacevole vino secco, che sarà proposto dai sommelier, cuochi e buongustai anche accompagnando altri piatti.
.Lo spumante Rosé Quercus arricchirà la gamma di quelli già esistenti: spumante di Ribolla e spumante Ribolla Quercus per il quale nel 2007 la Cantina ha ricevuto al Concorso Enologico Internazionale di Verona un importante premio: una grande medaglia d'oro che su scala europea è considerata tra le valutazioni più importanti e autorevoli. Il nuovo spumante Rosé Quercus che con il suo carattere si colloca tra le ultime tendenze vinicole, rimane allo stesso tempo anche tradizionalmente e riconoscibilmente un prodotto del Brda.
Considerati gli andamenti nel mercato vinicolo e il crescente interesse verso gli spumanti, la cantina slovena auspica una grande attenzione verso questa novità. La vendita del nuovo spumante rosè al momento sarà una esclusiva delle vinoteche della cantina Goriška Brda e di alcuni ristoranti selezionati in Slovenia.

Vinska klet "GORIŠKA BRDA" z.o.o., Dobrovo
Zadružna cesta 9
5212 Dobrovo
Slovenia
info@klet-brda.com
http://www.klet-brda.com/

venerdì 9 ottobre 2009

Zlatko Mavric, uno che sa come accogliere


Nel cuore del paesaggio del Collio nel paese di Medana si trova l'agriturismo Belica. Trovarlo è facile, dopo Cormons si supera il confine (si fa per dire) in direzione Dobrovo, e da questo si raggiunge Medana.
Appena arrivati, colpisce la vastità della struttura ricettiva e l’impagabile visto: l’occhio spazia su tutto il Collio, sloveno e italiano, dandone un senso di unità, e poi in lontananza si scorge il mare ed Aquileia, ammesso che sia sereno e limpido.
All’interno, si capisce il perché della vastità. Zlatko era partito da una semplice osteria di paese, neanche tanto grande, e poi ha aggiunto i vari locali. E’ interessante farne il giro: vi si trovano la cantina (notevole la raccolta di bottiglie che gli sono state regalate), la barricaia, la cantina di produzione vera e propria, la sala dove stagiona i formaggi, la sala degustazione, e così via. Al primo piano, accanto alla sala convegni, si trova la sala di stagionatura dei prosciutti: la si vede attraverso due finestre dalla sala convegni, una vista incredibile, che fa venire subito fame. Ho assaggiato il prosciutto ed è davvero delizioso.
Il ristorante puo' ospitare 50 clienti. Per i gruppi e' riservato un posto particolare col focolare.
Dagli inizi della primavera ai primi giorni d'autunno, è disponibile posto nel giardino e sulla terrazza coperta. Non potrete resistere alla appetitosa cucina ,che prende spunto dai tradizionali sapori del Collio, ottimi formaggi e pane casareccio (dal forno a legna). Fanno anche particolare attenzione alle carni prodotte e conservate da loro. Sono orgogliosi dei loro prodotti come il prosciutto, i salami, l’ossocollo, pancetta, salsicce, cotechini..
Veniamo al vino. Zlatko ha iniziato a produrlo nel 1983/84, ed ha iniziato ad imbottigliare più o meno con l’indipendenza. I prodotti di punta sono la Ribolla Gialla e il Tocai. Tra i rossi lui dice che il migliore è il merlot.
La Ribolla, il Tocai, lo Chardonnay, il Pinot Grigio li tiene 18 mesi in botti di acacia, mentre i rossi, Merlot, Cabernet e Pinot nero, li fa stagionare in botti di rovere.
Ultimo appunto, Zlatko dice che il Collio che si trova in territorio sloveno è quello più favorito dall’insolazione.
Per tutti questi motivi, l’agriturismo Belica è stato scelto come una delle tappe del Festival Europeo del Gusto che si terrà a dicembre.

Belica TurizemZlatko MavricMedana 325212 Dobrovo Tel.: 00386 5 30 42104 Fax: 00386 5 39 59109E-Mail: info@belica.net Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
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http://www.belica.net/

lunedì 5 ottobre 2009

Ferrin un’azienda agricola che punta al territorio


L’azienda, situata nel cuore della zona a Denominazione di Origine Controllata “Friuli Grave”, si trova a Camino al Tagliamento, un paese che sorge al centro di un paesaggio silenzioso e riposante, lontano dalle vie di grande traffico. Percorrendolo, si può respirare la sua storia nella natura rigogliosa e nell’antica chiesa medievale di Pieve di Rosa.
Una terra, che fa parte delle “Grave”, da sempre vocate alla coltura della vite ed in cui si producono vini dalle nobili ascendenze, che si ritiene risalgano all’età del bronzo; vini che si affermarono in epoca romana, ma soprattutto in seguito con la Repubblica di Venezia, quando la viticoltura friulana iniziò ad essere considerata tra le migliori.
Questa cantina si fa notare per la divisione dei compiti in famiglia: Paolo si occupa della cantina in modo magistrale, e Fabiola pensa alle Public Relations, organizzando ed ospitando momenti di cultura e riunioni varie nella grande sala di degustazione. E anche lei non scherza.
Tra i prodotti, ricordiamo il Rivus Vino Spumante Extra Dry, di colore giallo paglierino, dai delicati profumi fruttati, di gusto morbido e persistente. Si ottiene da una spumantizzazione lunga, almeno 150 giorni, di Pinot Grigio, Chardonnay e Verduzzo Friulano.
E' ottimo come vino aperitivo, dessert ma anche con primi piatti, carni bianche, pesce e crostacei.
E poi il Verduzzo friulano, vino di colore giallo dorato, dall’ odore delicato e gradevole, vinoso e fruttato, di sapore amabile, lievemente tannico. é un vino da dessert.
Infine il Friulano, il buon vecchio tocai, di colore giallo paglierino tendente al citrico, fine e delicato, dal profumo intenso e caratteristico che ricorda i fiori di campo; di gusto asciutto, con retrogusto aromatico e sapore di mandorla amara. Eccellente come vino aperitivo, ottimo con gli antipasti magri, minestre in brodo e asciutte, con il pesce e le carni bianche.

Località Casali Maione, 833030 Camino al TagliamentoUdineTel. +39.0.432.919106Fax +39.0.432.919949info@ferrin.it
http://www.ferrin.it/

venerdì 2 ottobre 2009

Progettidivini, qualità a tutto tondo


Nel nostro girovagare, abbiamo incontrato a Soligo uno dei titolari di Progettidivini, un’azienda che produce prosecco. La differenza l’abbiamo capita subito, appena entrati. Intanto, non si tratta del solito coltivatore che si mette ad imbottigliare, senza nulla togliere alle brave persone che lo fanno.
Paolo Pellizzato ci ha detto: “Siamo una cantina e abbiamo voluto costruire una cantina per avere maggiore capacità di poter produrre i nostri spumanti al meglio.”
Qui si tratta di un progetto imprenditoriale ben preciso, che si fonda su un’esperienza professionale commerciale nel settore di tutto rispetto.
Per prima cosa, sono concentrati sulla qualità del prodotto, senza compromessi. Qualità significa avere la libertà di creare i prodotti migliori, osando fare quello in cui credono. Non a caso, qui si parla di progetti, ognuno dei quali rivolto ad un prodotto ben preciso. E tutto questo sembra essere in cima ai loro pensieri.
Col primo progetto si intende creare uno spumante elegante, extra dry, riprendendo la tipicità più classica del Prosecco di Valdobbiadene, utilizzando uve selezionate nel territorio di questo comune,
Il secondo progetto si propone di esaltare con la versione brut l’equilibrio tra profumi e gusto, al fine di ottenere un calice di bollicine fini, estremamente coinvolgente.
Poi, ci ha colpito l’estrema serietà e capacità commerciale: attenzione al prodotto ed al mercato, senza cadere nelle mode che durano una notte. Abbiamo capito che si vuole creare qualcosa di duraturo, senza scorciatoie.
Quasi un ferreo progetto industriale.
In questo momento di crisi, una tale serietà di intenti ed operativa deve essere premiata e valorizzare.

PROGETTIDIVINI S.r.l. Via 1° Settembre, 20 Soligo di Farra di Soligo, TV 31010Tel: 0438 983151Fax: 0438 983151 http://www.progettidivini.it/