lunedì 30 marzo 2009

Mesola al Comcamp

Il 1° ComCamp (Campo della Comunicazione Territoriale), inizierà venerdì 17 aprile alle ore 11,00, ad Ottava Presa (Caorle), sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione, nella splendida cornice dell'Hotel Villa dei Dogi. Sorta in un'antica proprietà dei Dogi di Venezia, sulle rive del Livenza ed alle porte del centro balneare di Caorle, l'Hotel Villa dei Dogi conserva, tra gli ampi spazi adibiti a soggiorno o alle camere, l'antica sobrietà di quei tempi.
L'unità tematica 'Mare & Storia' metterà a confronto esperienze di località di mare, che fondano le loro iniziative di valorizzazione anche sul patrimonio culturale, storico ed artistico: insomma località 'non solo spiaggia''.
Oltre a Caorle racconteranno le loro iniziative: Termoli (tramite la voce dell'AADI, Associazione Amici dell'Italia), Santa Flavia (Palermo, il luogo del sito archeologico di Solunto, grazie alla voce di Rete Mediterraneo); Ancona, con le iniziative dell'Accademia dello stoccafisso all'anconetana presentate dal giornalista e scrittore Bruno Bravetti; Marano Lagunare (comunità di lingua veneta in terra friulana); le terre di mare della provincia di Teramo (Abruzzo); Mesola (Ferrara e l'ambiente del Parco del Delta del Po); Ravenna; Sibari (Calabria); Metaponto (Basilicata), Tarquinia (Lazio).
L'obiettivo concreto è quello di realizzare un circuito permanente delle terre d'acqua all'interno della rete dei Borghi Europei del gusto.
Lo stesso toponimo di Mesola, "media insula", indica come l'origine e lo sviluppo di questo territorio siano legati al delicato equilibrio tra terra e acqua.vSe si esclude, infatti, la zona più antica al di là dei primitivi allineamenti litoranei, ancor oggi leggibili nelle Dune di Messenzatica di epoca romana, il resto del territorio, condizionato dagli umori del Po e del mare, non costituì insediamenti stabili per la popolazione.
Furono gli Estensi, Signori di Ferrara, ad attuare una valorizzazione di questi luoghi, intraprendendo una grande opera di bonifica ed edificando qui il Castello e la Tenuta.
Purtroppo questo ambizioso progetto si perde insieme alla fortuna della Casa d'Este. Inizia per Mesola un lungo e tormentato periodo. Alla morte di Alfonso II, senza eredi maschi, gli estensi devono lasciare Ferrara.

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