Il 1° ComCamp (Campo della Comunicazione Territoriale), inizierà venerdì 17 aprile alle ore 11,00, ad Ottava Presa (Caorle), sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione, nella splendida cornice dell'Hotel Villa dei Dogi. Sorta in un'antica proprietà dei Dogi di Venezia, sulle rive del Livenza ed alle porte del centro balneare di Caorle, l'Hotel Villa dei Dogi conserva, tra gli ampi spazi adibiti a soggiorno o alle camere, l'antica sobrietà di quei tempi.
L'unità tematica 'Mare & Storia' metterà a confronto esperienze di località di mare, che fondano le loro iniziative di valorizzazione anche sul patrimonio culturale, storico ed artistico: insomma località 'non solo spiaggia''.
Oltre a Caorle racconteranno le loro iniziative: Termoli (tramite la voce dell'AADI, Associazione Amici dell'Italia), Santa Flavia (Palermo, il luogo del sito archeologico di Solunto, grazie alla voce di Rete Mediterraneo); Ancona, con le iniziative dell'Accademia dello stoccafisso all'anconetana presentate dal giornalista e scrittore Bruno Bravetti; Marano Lagunare (comunità di lingua veneta in terra friulana); le terre di mare della provincia di Teramo (Abruzzo); Mesola (Ferrara e l'ambiente del Parco del Delta del Po); Ravenna; Sibari (Calabria); Metaponto (Basilicata), Tarquinia (Lazio).
L'obiettivo concreto è quello di realizzare un circuito permanente delle terre d'acqua all'interno della rete dei Borghi Europei del gusto.
Il toponimo Caorle deriva probabilmente dal latino "Caprulae", forse perché l'isola era abitata da capre prima dell'insediamento dell'uomo oppure perché i primi abitanti veneravano la dea pagana Capris. In epoca romana l'isola aveva sicuramente un ruolo fondamentale quale porto situato quasi a metà fra Venezia e Trieste e alla foce del fiume Livenza da cui si raggiungeva l'importante centro romano di Opitergium. La città viveva di intensi traffici sia marittimi sia fluviali grazie a questa posizione strategica. Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e i conseguenti attacchi dei popoli barbari provenienti dal nord Europa, Caorle visse lo stesso destino di tutte le isole della laguna che divennero rifugio di intere popolazioni che dall'entroterra fuggivano verso zone più protette. Caorle divenne sede provvisoria del vicino vescovado di Julia Concordia (l'attuale Concordia Sagittaria).
lunedì 30 marzo 2009
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