Il 1° ComCamp (Campo della Comunicazione Territoriale), inizierà venerdì 17 aprile alle ore 11,00, ad Ottava Presa (Caorle), sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione, nella splendida cornice dell'Hotel Villa dei Dogi. Sorta in un'antica proprietà dei Dogi di Venezia, sulle rive del Livenza ed alle porte del centro balneare di Caorle, l'Hotel Villa dei Dogi conserva, tra gli ampi spazi adibiti a soggiorno o alle camere, l'antica sobrietà di quei tempi.
L'unità tematica 'Mare & Storia' metterà a confronto esperienze di località di mare, che fondano le loro iniziative di valorizzazione anche sul patrimonio culturale, storico ed artistico: insomma località 'non solo spiaggia''.
Oltre a Caorle racconteranno le loro iniziative: Termoli ( tramite la voce dell'AADI, Associazione Amici dell'Italia), Santa Flavia (Palermo, il luogo del sito archeologico di Solunto, grazie alla voce di Rete Mediterraneo); Ancona, con le iniziative dell'Accademia dello stoccafisso all'anconetana presentate dal giornalista e scrittore Bruno Bravetti; Marano Lagunare (comunità di lingua veneta in terra friulana); le terre di mare della provincia di Teramo (Abruzzo); Mesola (Ferrara e l'ambiente del Parco del Delta del Po); Ravenna; Sibari (Calabria); Metaponto (Basilicata), Tarquinia (Lazio).
L'obiettivo concreto è quello di realizzare un circuito permanente delle terre d'acqua all'interno della rete dei Borghi Europei del gusto.
Termoli è una città costiera di circa 32.331 abitanti del Molise in provincia di Campobasso. Si caratterizza per la presenza di un promontorio sul quale sorge l'antico borgo marinaro, delimitato da un muraglione che cade a picco sul mare. La città si estende oggi sulla costa e verso l'interno, ma il suo centro propulsore è il promontorio sul mare Adriatico, sede del caratteristico Borgo Antico, topograficamente diviso dal resto della città dalle mura di contenimento e dal Castello. In regione è uno dei comuni di maggior importanza, e secondo per numero di abitanti. La città avrebbe origini greche; questa tesi è avvalorata dalla vicinanza della costa molisana con la Grecia. Le attestazioni di vita più antiche risalgono però all'età preistorica e romana e sono documentate dai ritrovamenti di necropoli preistoriche, nonché da attestazioni ricognitive di villae romane.
lunedì 30 marzo 2009
Mesola al Comcamp
Il 1° ComCamp (Campo della Comunicazione Territoriale), inizierà venerdì 17 aprile alle ore 11,00, ad Ottava Presa (Caorle), sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione, nella splendida cornice dell'Hotel Villa dei Dogi. Sorta in un'antica proprietà dei Dogi di Venezia, sulle rive del Livenza ed alle porte del centro balneare di Caorle, l'Hotel Villa dei Dogi conserva, tra gli ampi spazi adibiti a soggiorno o alle camere, l'antica sobrietà di quei tempi.
L'unità tematica 'Mare & Storia' metterà a confronto esperienze di località di mare, che fondano le loro iniziative di valorizzazione anche sul patrimonio culturale, storico ed artistico: insomma località 'non solo spiaggia''.
Oltre a Caorle racconteranno le loro iniziative: Termoli (tramite la voce dell'AADI, Associazione Amici dell'Italia), Santa Flavia (Palermo, il luogo del sito archeologico di Solunto, grazie alla voce di Rete Mediterraneo); Ancona, con le iniziative dell'Accademia dello stoccafisso all'anconetana presentate dal giornalista e scrittore Bruno Bravetti; Marano Lagunare (comunità di lingua veneta in terra friulana); le terre di mare della provincia di Teramo (Abruzzo); Mesola (Ferrara e l'ambiente del Parco del Delta del Po); Ravenna; Sibari (Calabria); Metaponto (Basilicata), Tarquinia (Lazio).
L'obiettivo concreto è quello di realizzare un circuito permanente delle terre d'acqua all'interno della rete dei Borghi Europei del gusto.
Lo stesso toponimo di Mesola, "media insula", indica come l'origine e lo sviluppo di questo territorio siano legati al delicato equilibrio tra terra e acqua.vSe si esclude, infatti, la zona più antica al di là dei primitivi allineamenti litoranei, ancor oggi leggibili nelle Dune di Messenzatica di epoca romana, il resto del territorio, condizionato dagli umori del Po e del mare, non costituì insediamenti stabili per la popolazione.
Furono gli Estensi, Signori di Ferrara, ad attuare una valorizzazione di questi luoghi, intraprendendo una grande opera di bonifica ed edificando qui il Castello e la Tenuta.
Purtroppo questo ambizioso progetto si perde insieme alla fortuna della Casa d'Este. Inizia per Mesola un lungo e tormentato periodo. Alla morte di Alfonso II, senza eredi maschi, gli estensi devono lasciare Ferrara.
L'unità tematica 'Mare & Storia' metterà a confronto esperienze di località di mare, che fondano le loro iniziative di valorizzazione anche sul patrimonio culturale, storico ed artistico: insomma località 'non solo spiaggia''.
Oltre a Caorle racconteranno le loro iniziative: Termoli (tramite la voce dell'AADI, Associazione Amici dell'Italia), Santa Flavia (Palermo, il luogo del sito archeologico di Solunto, grazie alla voce di Rete Mediterraneo); Ancona, con le iniziative dell'Accademia dello stoccafisso all'anconetana presentate dal giornalista e scrittore Bruno Bravetti; Marano Lagunare (comunità di lingua veneta in terra friulana); le terre di mare della provincia di Teramo (Abruzzo); Mesola (Ferrara e l'ambiente del Parco del Delta del Po); Ravenna; Sibari (Calabria); Metaponto (Basilicata), Tarquinia (Lazio).
L'obiettivo concreto è quello di realizzare un circuito permanente delle terre d'acqua all'interno della rete dei Borghi Europei del gusto.
Lo stesso toponimo di Mesola, "media insula", indica come l'origine e lo sviluppo di questo territorio siano legati al delicato equilibrio tra terra e acqua.vSe si esclude, infatti, la zona più antica al di là dei primitivi allineamenti litoranei, ancor oggi leggibili nelle Dune di Messenzatica di epoca romana, il resto del territorio, condizionato dagli umori del Po e del mare, non costituì insediamenti stabili per la popolazione.
Furono gli Estensi, Signori di Ferrara, ad attuare una valorizzazione di questi luoghi, intraprendendo una grande opera di bonifica ed edificando qui il Castello e la Tenuta.
Purtroppo questo ambizioso progetto si perde insieme alla fortuna della Casa d'Este. Inizia per Mesola un lungo e tormentato periodo. Alla morte di Alfonso II, senza eredi maschi, gli estensi devono lasciare Ferrara.
Marano Lagunare al ComCamp
Il 1° ComCamp (Campo della Comunicazione Territoriale), inizierà venerdì 17 aprile alle ore 11,00, ad Ottava Presa (Caorle), sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione, nella splendida cornice dell'Hotel Villa dei Dogi. Sorta in un'antica proprietà dei Dogi di Venezia, sulle rive del Livenza ed alle porte del centro balneare di Caorle, l'Hotel Villa dei Dogi conserva, tra gli ampi spazi adibiti a soggiorno o alle camere, l'antica sobrietà di quei tempi.
L'unità tematica 'Mare & Storia' metterà a confronto esperienze di località di mare, che fondano le loro iniziative di valorizzazione anche sul patrimonio culturale, storico ed artistico: insomma località 'non solo spiaggia''.
Oltre a Caorle racconteranno le loro iniziative: Termoli ( tramite la voce dell'AADI, Associazione Amici dell'Italia), Santa Flavia (Palermo, il luogo del sito archeologico di Solunto, grazie alla voce di Rete Mediterraneo); Ancona, con le iniziative dell'Accademia dello stoccafisso all'anconetana presentate dal giornalista e scrittore Bruno Bravetti; Marano Lagunare (comunità di lingua veneta in terra friulana); le terre di mare della provincia di Teramo (Abruzzo); Mesola (Ferrara e l'ambiente del Parco del Delta del Po); Ravenna; Sibari (Calabria); Metaponto (Basilicata), Tarquinia (Lazio).
L'obiettivo concreto è quello di realizzare un circuito permanente delle terre d'acqua all'interno della rete dei Borghi Europei del gusto.
Secondo molti studiosi la nascita di Marano, e di conseguenza il nome, si ricollega alle origini di Aquileia. Aquileia fu fondata nell'anno 181 a. C. da una colonia di 300 soldati romani ai quali si sono aggiunte più tardi nel 169 circa 1300 famiglie romane, mandate in questa zona per impedire le invasioni barbariche. Ad alcune di queste famiglie vennero assegnate le località più importanti e strategiche da presidiare. Dal nome di queste famiglie derivarono alcuni nomi di paesi friulani come Cervignano («Ceveniano»), Ontagnano («Antoniano»), Clauiano («Claudio»)..
Oggi, Marano conserva nella lingua il suo legame con Venezia. L'aver resistito e non essersi lasciati massificare, superando critiche e sensi di compatimento, è stato certamente un grande merito, che ha permesso di conservare un'identità della quale, man mano che il tempo passa, non solo la Comunità locale va fiera, ma anche dall'esterno ne vien riconosciuta ed apprezzata la specificità.
L'unità tematica 'Mare & Storia' metterà a confronto esperienze di località di mare, che fondano le loro iniziative di valorizzazione anche sul patrimonio culturale, storico ed artistico: insomma località 'non solo spiaggia''.
Oltre a Caorle racconteranno le loro iniziative: Termoli ( tramite la voce dell'AADI, Associazione Amici dell'Italia), Santa Flavia (Palermo, il luogo del sito archeologico di Solunto, grazie alla voce di Rete Mediterraneo); Ancona, con le iniziative dell'Accademia dello stoccafisso all'anconetana presentate dal giornalista e scrittore Bruno Bravetti; Marano Lagunare (comunità di lingua veneta in terra friulana); le terre di mare della provincia di Teramo (Abruzzo); Mesola (Ferrara e l'ambiente del Parco del Delta del Po); Ravenna; Sibari (Calabria); Metaponto (Basilicata), Tarquinia (Lazio).
L'obiettivo concreto è quello di realizzare un circuito permanente delle terre d'acqua all'interno della rete dei Borghi Europei del gusto.
Secondo molti studiosi la nascita di Marano, e di conseguenza il nome, si ricollega alle origini di Aquileia. Aquileia fu fondata nell'anno 181 a. C. da una colonia di 300 soldati romani ai quali si sono aggiunte più tardi nel 169 circa 1300 famiglie romane, mandate in questa zona per impedire le invasioni barbariche. Ad alcune di queste famiglie vennero assegnate le località più importanti e strategiche da presidiare. Dal nome di queste famiglie derivarono alcuni nomi di paesi friulani come Cervignano («Ceveniano»), Ontagnano («Antoniano»), Clauiano («Claudio»)..
Oggi, Marano conserva nella lingua il suo legame con Venezia. L'aver resistito e non essersi lasciati massificare, superando critiche e sensi di compatimento, è stato certamente un grande merito, che ha permesso di conservare un'identità della quale, man mano che il tempo passa, non solo la Comunità locale va fiera, ma anche dall'esterno ne vien riconosciuta ed apprezzata la specificità.
L’AADI al ComCamp
Il 1° ComCamp (Campo della Comunicazione Territoriale), inizierà venerdì 17 aprile alle ore 11,00, ad Ottava Presa (Caorle), sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione, nella splendida cornice dell'Hotel Villa dei Dogi. Sorta in un'antica proprietà dei Dogi di Venezia, sulle rive del Livenza ed alle porte del centro balneare di Caorle, l'Hotel Villa dei Dogi conserva, tra gli ampi spazi adibiti a soggiorno o alle camere, l'antica sobrietà di quei tempi.
L'unità tematica 'Mare & Storia' metterà a confronto esperienze di località di mare, che fondano le loro iniziative di valorizzazione anche sul patrimonio culturale, storico ed artistico: insomma località 'non solo spiaggia''.
Oltre a Caorle racconteranno le loro iniziative: Termoli ( tramite la voce dell'AADI, Associazione Amici dell'Italia), Santa Flavia (Palermo, il luogo del sito archeologico di Solunto, grazie alla voce di Rete Mediterraneo); Ancona, con le iniziative dell'Accademia dello stoccafisso all'anconetana presentate dal giornalista e scrittore Bruno Bravetti; Marano Lagunare (comunità di lingua veneta in terra friulana); le terre di mare della provincia di Teramo (Abruzzo); Mesola (Ferrara e l'ambiente del Parco del Delta del Po); Ravenna; Sibari (Calabria); Metaponto (Basilicata), Tarquinia (Lazio).
L'obiettivo concreto è quello di realizzare un circuito permanente delle terre d'acqua all'interno della rete dei Borghi Europei del gusto.
L'AADI (Associazione Amici Dell'Italia), è una associazione internazionale senza fini di lucro formata da cittadini molisani e stranieri uniti dalla passione per il Molise e intenzionati a promuovere all'estero, in particolare nel Nord Europa, i valori culturali, naturalistici e gastronomici della regione. L'AADI ha già avviato con successo un flusso turistico tra il Molise e il Nord Europa, che gestisce con passione e dedizione. L'AADI tende una mano al turista che voglia scoprire i tanti lati di questa generosa terra e viverla nel modo migliore.Per questo L'AADI permette di entrare in contatto con un ampia gamma di servizi turistici e di accoglienza di qualità, tra i quali il turista possa scegliere quello che più lo aggrada, come in un ricco menù dei migliori ristoranti. L'AADI, inoltre, promuove i prodotti tipici locali e la cultura della cucina tradizionale molisana.
L'unità tematica 'Mare & Storia' metterà a confronto esperienze di località di mare, che fondano le loro iniziative di valorizzazione anche sul patrimonio culturale, storico ed artistico: insomma località 'non solo spiaggia''.
Oltre a Caorle racconteranno le loro iniziative: Termoli ( tramite la voce dell'AADI, Associazione Amici dell'Italia), Santa Flavia (Palermo, il luogo del sito archeologico di Solunto, grazie alla voce di Rete Mediterraneo); Ancona, con le iniziative dell'Accademia dello stoccafisso all'anconetana presentate dal giornalista e scrittore Bruno Bravetti; Marano Lagunare (comunità di lingua veneta in terra friulana); le terre di mare della provincia di Teramo (Abruzzo); Mesola (Ferrara e l'ambiente del Parco del Delta del Po); Ravenna; Sibari (Calabria); Metaponto (Basilicata), Tarquinia (Lazio).
L'obiettivo concreto è quello di realizzare un circuito permanente delle terre d'acqua all'interno della rete dei Borghi Europei del gusto.
L'AADI (Associazione Amici Dell'Italia), è una associazione internazionale senza fini di lucro formata da cittadini molisani e stranieri uniti dalla passione per il Molise e intenzionati a promuovere all'estero, in particolare nel Nord Europa, i valori culturali, naturalistici e gastronomici della regione. L'AADI ha già avviato con successo un flusso turistico tra il Molise e il Nord Europa, che gestisce con passione e dedizione. L'AADI tende una mano al turista che voglia scoprire i tanti lati di questa generosa terra e viverla nel modo migliore.Per questo L'AADI permette di entrare in contatto con un ampia gamma di servizi turistici e di accoglienza di qualità, tra i quali il turista possa scegliere quello che più lo aggrada, come in un ricco menù dei migliori ristoranti. L'AADI, inoltre, promuove i prodotti tipici locali e la cultura della cucina tradizionale molisana.
Grado al ComCamp
Il 1° ComCamp (Campo della Comunicazione Territoriale), inizierà venerdì 17 aprile alle ore 11,00, ad Ottava Presa (Caorle), sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione, nella splendida cornice dell'Hotel Villa dei Dogi. Sorta in un'antica proprietà dei Dogi di Venezia, sulle rive del Livenza ed alle porte del centro balneare di Caorle, l'Hotel Villa dei Dogi conserva, tra gli ampi spazi adibiti a soggiorno o alle camere, l'antica sobrietà di quei tempi.
L'unità tematica 'Mare & Storia' metterà a confronto esperienze di località di mare, che fondano le loro iniziative di valorizzazione anche sul patrimonio culturale, storico ed artistico: insomma località 'non solo spiaggia''.
Oltre a Caorle racconteranno le loro iniziative: Termoli (tramite la voce dell'AADI, Associazione Amici dell'Italia), Santa Flavia (Palermo, il luogo del sito archeologico di Solunto, grazie alla voce di Rete Mediterraneo); Ancona, con le iniziative dell'Accademia dello stoccafisso all'anconetana presentate dal giornalista e scrittore Bruno Bravetti; Marano Lagunare (comunità di lingua veneta in terra friulana); le terre di mare della provincia di Teramo (Abruzzo); Mesola (Ferrara e l'ambiente del Parco del Delta del Po); Ravenna; Sibari (Calabria); Metaponto (Basilicata), Tarquinia (Lazio).
L'obiettivo concreto è quello di realizzare un circuito permanente delle terre d'acqua all'interno della rete dei Borghi Europei del gusto.
Il destino di Grado fu di nascere e vivere in relazione alla più grande e più antica città di Aquileia. Grado nacque infatti come parte estrema del sistema portuale di Aquileia, come primo scalo per le navi che dall'Adriatico per giungere ad Aquileia dovevano risalire il corso del Natisone, che parzialmente avvolgeva la grande metropoli altoadriatica e le offriva difesa in caso di pericolo ma anche facile collegamento verso il mare.
Il Natisone infatti ben più ricco d'acque dell'attuale Natissia, che scorre pressapoco nel letto del Natisone antico, giungeva anticamente al mare e probabilmente si ramificava attraversando la bassa campagna per confondersi con la laguna. Grado si affaccia all’eta' contemporanea come un borgo veramente isolato, con sue tradizioni peculiari, con suoi ordinamenti e con una parlata che riflette un'arcaica e nobilissima cultura.
L'unità tematica 'Mare & Storia' metterà a confronto esperienze di località di mare, che fondano le loro iniziative di valorizzazione anche sul patrimonio culturale, storico ed artistico: insomma località 'non solo spiaggia''.
Oltre a Caorle racconteranno le loro iniziative: Termoli (tramite la voce dell'AADI, Associazione Amici dell'Italia), Santa Flavia (Palermo, il luogo del sito archeologico di Solunto, grazie alla voce di Rete Mediterraneo); Ancona, con le iniziative dell'Accademia dello stoccafisso all'anconetana presentate dal giornalista e scrittore Bruno Bravetti; Marano Lagunare (comunità di lingua veneta in terra friulana); le terre di mare della provincia di Teramo (Abruzzo); Mesola (Ferrara e l'ambiente del Parco del Delta del Po); Ravenna; Sibari (Calabria); Metaponto (Basilicata), Tarquinia (Lazio).
L'obiettivo concreto è quello di realizzare un circuito permanente delle terre d'acqua all'interno della rete dei Borghi Europei del gusto.
Il destino di Grado fu di nascere e vivere in relazione alla più grande e più antica città di Aquileia. Grado nacque infatti come parte estrema del sistema portuale di Aquileia, come primo scalo per le navi che dall'Adriatico per giungere ad Aquileia dovevano risalire il corso del Natisone, che parzialmente avvolgeva la grande metropoli altoadriatica e le offriva difesa in caso di pericolo ma anche facile collegamento verso il mare.
Il Natisone infatti ben più ricco d'acque dell'attuale Natissia, che scorre pressapoco nel letto del Natisone antico, giungeva anticamente al mare e probabilmente si ramificava attraversando la bassa campagna per confondersi con la laguna. Grado si affaccia all’eta' contemporanea come un borgo veramente isolato, con sue tradizioni peculiari, con suoi ordinamenti e con una parlata che riflette un'arcaica e nobilissima cultura.
Caorle al ComCamp
Il 1° ComCamp (Campo della Comunicazione Territoriale), inizierà venerdì 17 aprile alle ore 11,00, ad Ottava Presa (Caorle), sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione, nella splendida cornice dell'Hotel Villa dei Dogi. Sorta in un'antica proprietà dei Dogi di Venezia, sulle rive del Livenza ed alle porte del centro balneare di Caorle, l'Hotel Villa dei Dogi conserva, tra gli ampi spazi adibiti a soggiorno o alle camere, l'antica sobrietà di quei tempi.
L'unità tematica 'Mare & Storia' metterà a confronto esperienze di località di mare, che fondano le loro iniziative di valorizzazione anche sul patrimonio culturale, storico ed artistico: insomma località 'non solo spiaggia''.
Oltre a Caorle racconteranno le loro iniziative: Termoli (tramite la voce dell'AADI, Associazione Amici dell'Italia), Santa Flavia (Palermo, il luogo del sito archeologico di Solunto, grazie alla voce di Rete Mediterraneo); Ancona, con le iniziative dell'Accademia dello stoccafisso all'anconetana presentate dal giornalista e scrittore Bruno Bravetti; Marano Lagunare (comunità di lingua veneta in terra friulana); le terre di mare della provincia di Teramo (Abruzzo); Mesola (Ferrara e l'ambiente del Parco del Delta del Po); Ravenna; Sibari (Calabria); Metaponto (Basilicata), Tarquinia (Lazio).
L'obiettivo concreto è quello di realizzare un circuito permanente delle terre d'acqua all'interno della rete dei Borghi Europei del gusto.
Il toponimo Caorle deriva probabilmente dal latino "Caprulae", forse perché l'isola era abitata da capre prima dell'insediamento dell'uomo oppure perché i primi abitanti veneravano la dea pagana Capris. In epoca romana l'isola aveva sicuramente un ruolo fondamentale quale porto situato quasi a metà fra Venezia e Trieste e alla foce del fiume Livenza da cui si raggiungeva l'importante centro romano di Opitergium. La città viveva di intensi traffici sia marittimi sia fluviali grazie a questa posizione strategica. Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e i conseguenti attacchi dei popoli barbari provenienti dal nord Europa, Caorle visse lo stesso destino di tutte le isole della laguna che divennero rifugio di intere popolazioni che dall'entroterra fuggivano verso zone più protette. Caorle divenne sede provvisoria del vicino vescovado di Julia Concordia (l'attuale Concordia Sagittaria).
L'unità tematica 'Mare & Storia' metterà a confronto esperienze di località di mare, che fondano le loro iniziative di valorizzazione anche sul patrimonio culturale, storico ed artistico: insomma località 'non solo spiaggia''.
Oltre a Caorle racconteranno le loro iniziative: Termoli (tramite la voce dell'AADI, Associazione Amici dell'Italia), Santa Flavia (Palermo, il luogo del sito archeologico di Solunto, grazie alla voce di Rete Mediterraneo); Ancona, con le iniziative dell'Accademia dello stoccafisso all'anconetana presentate dal giornalista e scrittore Bruno Bravetti; Marano Lagunare (comunità di lingua veneta in terra friulana); le terre di mare della provincia di Teramo (Abruzzo); Mesola (Ferrara e l'ambiente del Parco del Delta del Po); Ravenna; Sibari (Calabria); Metaponto (Basilicata), Tarquinia (Lazio).
L'obiettivo concreto è quello di realizzare un circuito permanente delle terre d'acqua all'interno della rete dei Borghi Europei del gusto.
Il toponimo Caorle deriva probabilmente dal latino "Caprulae", forse perché l'isola era abitata da capre prima dell'insediamento dell'uomo oppure perché i primi abitanti veneravano la dea pagana Capris. In epoca romana l'isola aveva sicuramente un ruolo fondamentale quale porto situato quasi a metà fra Venezia e Trieste e alla foce del fiume Livenza da cui si raggiungeva l'importante centro romano di Opitergium. La città viveva di intensi traffici sia marittimi sia fluviali grazie a questa posizione strategica. Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e i conseguenti attacchi dei popoli barbari provenienti dal nord Europa, Caorle visse lo stesso destino di tutte le isole della laguna che divennero rifugio di intere popolazioni che dall'entroterra fuggivano verso zone più protette. Caorle divenne sede provvisoria del vicino vescovado di Julia Concordia (l'attuale Concordia Sagittaria).
Agromania al ComCamp
Il 1° ComCamp (Campo della Comunicazione Territoriale), inizierà venerdì 17 aprile alle ore 11,00, ad Ottava Presa (Caorle), sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione, nella splendida cornice dell'Hotel Villa dei Dogi. Sorta in un'antica proprietà dei Dogi di Venezia, sulle rive del Livenza ed alle porte del centro balneare di Caorle, l'Hotel Villa dei Dogi conserva, tra gli ampi spazi adibiti a soggiorno o alle camere, l'antica sobrietà di quei tempi.L'unità tematica 'Mare & Storia' metterà a confronto esperienze di località di mare, che fondano le loro iniziative di valorizzazione anche sul patrimonio culturale, storico ed artistico: insomma località 'non solo spiaggia''. Oltre a Caorle racconteranno le loro iniziative: Termoli (tramite la voce dell'AADI, Associazione Amici dell'Italia), Santa Flavia (Palermo, il luogo del sito archeologico di Solunto, grazie alla voce di Rete Mediterraneo); Ancona, con le iniziative dell'Accademia dello stoccafisso all'anconetana presentate dal giornalista e scrittore Bruno Bravetti; Marano Lagunare (comunità di lingua veneta in terra friulana); le terre di mare della provincia di Teramo (Abruzzo); Mesola (Ferrara e l'ambiente del Parco del Delta del Po); Ravenna; Sibari (Calabria); Metaponto (Basilicata), Tarquinia (Lazio).L'obiettivo concreto è quello di realizzare un circuito permanente delle terre d'acqua all'interno della rete dei Borghi Europei del gusto. In questi tempi, il consumatore cerca sempre più qualità e prezzo nell’agroalimentare. Sono state numerose le aziende agricole, tutte rigorosamente del territorio, che partecipano al mercato offrendo verdura di stagione: peperoni, pomodori, insalata, finocchi, radicchio, cavolfiori, melanzane, zucchine; poi fiori come pansé, margherite, ciclamini, ecc., marmellate e miele. Poi vino anche in damigiane da 5lt. e insaccati: salame fresco e stagionato, cotechino, salsiccia, soppressa, ossocollo, brasiola, pancetta con filetto, sopressa con filetto.
Nel mercato agricolo del Veneto orientale c’è anche il marchio AGROMANIA, cioè l’associazione che promuove tutta la produzione agroalimentare. Un’organizzazione che si sta espandendo grazie all’impegno dei produttori e alla ricerca della qualità.
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Nel mercato agricolo del Veneto orientale c’è anche il marchio AGROMANIA, cioè l’associazione che promuove tutta la produzione agroalimentare. Un’organizzazione che si sta espandendo grazie all’impegno dei produttori e alla ricerca della qualità.
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