11.11.2010 - 14.11.2010
La Festa tradizionale è dedicata al santo protettore della città: San Martino. Si organizzano degustazioni di vini del momianese. Una vetrina del Moscato, doveaccanto a quello momianese , saranno esposti anche i vini provenienti da diverse zone dell’Istria, della Slovenia e dell’Italia
La degustazione del vino e la Vetrina del Moscato rimarranno aperte al pubblico durante tutta la durata dell’evento in alcune cantine di Momiano.
Verranno organizzati inoltre diversi eventi sportivi, raduni di motociclisti e di fisarmonicisti.
“II Moscato di Momiano lo beveva l'Imperatore d'Austria Francesco Giuseppe. Lo voleva per i suoi pranzi importanti. Lo sceglieva per il suo inconfondibile profumo, per il colore, il sapore, tant'è che lo insignì di diverse medaglie d'oro. Ma che cos'ha di eccezionale Momiano? La posizione giusta, a 250 metri sul livello del mare, la terra buona, l'aria frizzante, resa tale dall'incontro di correnti che salgono dal mare e scendono dalle montagne. Da Oscurus a San Mauro a Merischie si possono già vedere le viti piantate solo qualche anno fa. Sono molto delicate. Una pioggia più forte o una grandinata possono compromettere il lavoro di una stagione. Tutta l'arte del fare il moscato sta proprio nel portare a giusta maturazione il loro frutto. L'acino è molto delicato, basta un niente e si svuota del succo.
Prima dell'esodo, Momiano aveva novanta numeri civici sulle rispettive case. Gli edifici, tuttora esistenti, erano a più piani e quindi di gente ce n'era. Dopo gli anni Cinquanta rimasero qui soltanto sette famiglie: Bassa, Giurgevich, Pelin, Biloslavo, Scaramello, Orlando e Salich. I campi incolti, la migrazione verso le industrie e le aziende sociali di chi era rimasto, hanno contribuito a far sparire usi e costumi, o a trasformarli in riti da consumarsi soltanto all'interno della famiglia.
Ad un certo punto, i giovani della zona si sono resi conto che c'era una strada sicura da percorrere: quella della tradizione. Tornare al lavoro dei campi, con l'impegno di tutta la tecnologia necessaria e la presentazione, qualificata e qualificante, dei prodotti sul mercato.
A spronare la generazione dei trentenni a produrre ed imbottigliare i vini sono stati anche i riconoscimenti ottenuti in occasione della Festa di San Martino, tornata in auge dopo anni di silenzio. Da qualche anno, infatti, l'11 novembre si premiano i vini migliori di tutta la zona. È una sagra che dura diversi giorni e che riassume in questo periodo dell'anno tutti i contenuti e gli appuntamenti che, una volta, avevano luogo nei paesetti del Buiese. Si svolgono incontri di bocce, si balla in piazza e per le strade, si beve vino in una generale, inevitabile, euforia.”
(Tratto da: Rosanna T. Giuricin & Stefano de Franceschi, Mangiamoci L'Istria, MGS Press (Trieste, 2001), "La Polenta" [Da Abbazia a Grobnico], p. 164-91.)
Per Informazioni:
TZ Buje
T/F. +385 (0)52 773353
info@istria-buje-buie.com
lunedì 4 ottobre 2010
La Festa di San Martino a Momiano di Buie in Istria
Etichette:
croazia,
feste tradizionali,
istria,
mauroriotto,
moscato,
vino
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento