giovedì 31 dicembre 2009

I percorsi di informazione di Borgo delle Oche


L’azienda agricola “Borgo delle Oche”, a Valvasone proprio nel centro medievale di questo borgo della pianura friulana occidentale, è costituita da circa 10 ettari di proprietà in zona Friuli Doc Grave, alcuni dei quali di recente impianto. L’azienda è strettamente a conduzione familiare.


Nel 1997 vengono vinificati con mezzi molto rudimentali alcuni quintali di uve normalmente destinate alla vendita, Merlot e Cabernet Sauvignon per provare a farne un vino rosso da affinamento in legno. A tal scopo vengono acquistati due barriques, una nuova ed una di seconda mano; il risultato è talmente incoraggiante che anche negli anni successivi l’esperienza viene ripetuta e, successivamente, allargata anche alla vinificazione di uve Traminer e Chardonnay.

Lentamente dalle prove iniziali si passa alla attività vinicola vera e propria che nasce ufficialmente nel 2004 insieme alla nuova denominazione aziendale: “Borgo delle oche” Azienda agricola.

Luisa Menini, laureata in Tecnologie alimentari nel 1994, segue da sempre per una personale passione, la parte viticola e burocratica dell’azienda di famiglia e Nicola Pittini il marito, Agronomo dal 1990 ed Enologo dal 1991, segue ovviamente la parte enologica.

Luisa Menini è stata invitata dalla rete di informazione l'Italia del Gusto a presentare i propri vini a Camino al Tagliamento, presso l'azienda agricola Ferrin, nella manifestazione che ha lanciato il progetto MedioFriuli con gusto.

La degustazione dei vini 'di casa' ha convinto i giornalisti e i comunicatori, ed ha fatto 'scattare' la partecipazione di Borgo delle Oche al Festival Europeo del Gusto che si è tenuto in Istria nella prima settimana del mese di dicembre.

E' iniziato così un percorso informativo, che prevede delle altre tappe nel 2010, soprattutto per il ComCamp, Il Campo della Comunicazione Territoriale, che porterà a Valvasone l'unità tematica sulle terre della storia.

Nel frattempo il rosato di Borgo delle Oche (una felice esperienza!), verrà presentato ad Ancorano (Slovenia), nel corso di Gustofilosofia, la speciale rassegna internazionale che 'svela' gli inediti del gusto di dieci terre europee.



BORGO DELLE OCHE di Menini Luisa

Borgo Alpi, 5 33098-VALVASONE-PN

cell. 333-2176936 cell. 339-5225759

tel. 0434-840640 0434-938020 fax 0434-899211



E-mail: info@borgodelleoche.it

www.borgodelleoche.it

martedì 29 dicembre 2009

I serramenti di BM, qualità che continua


La azienda BM snc inizia la propria attività nel 1969 come azienda artigiana che produce serramenti in legno e prodotti collegati che il mercato di allora richiedeva.


Grazie ai soci fondatori Carlo Buffon e Gianni Minutello, che tuttora la dirigono, l’azienda progressivamente è cresciuta in numero di addetti specializzandosi nella produzione di finestre, portefinestre, portoncini, scuri e relativi accessori.

In quaranta anni di attività, è passata da azienda artigiana a piccola industria di riferimento regionale nella produzione di serramenti in legno: questa in estrema sintesi l’evoluzione che la BM snc ha avuto e che la porta, chiaramente, a puntare ad ambiziosi traguardi futuri.

Da una attività diversificata, utilizzando da sempre il legno come materia prima, ad una specializzazione nella produzione e commercializzazione dei serramenti in legno da essa prodotti.

La crescita aziendale non ha fatto trascurare i fattori principali del successo aziendale, quali:

• un buon prodotto;

• il contatto diretto con i clienti;

• la garanzia di intervenire anche dopo diversi anni per rimuovere difetti, anche se non imputabili all’azienda.

Attenta cura dei particolari, delle novità tecniche, del servizio ai clienti, anche post-vendita ben oltre le garanzie che la legge richiede, questa è stata la “pubblicità” che ha permesso lo sviluppo dell'azienda che ha sempre puntato a soddisfare la clientela anteponendo la serietà di comportamento a logiche di guadagno a breve.

Questo è il motivo per cui, pur essendo una delle aziende leader del Friuli Venezia Giulia nella produzione di serramenti in legno, sono conosciuti a livello di addetti ai lavori ma poco, per così dire, dal grande pubblico.

Il legno è una materia prima rinnovabile “viva” e “calda” per un serramento di classe, che muta nel tempo insieme a noi... che trasmette sensazioni di calore ed empatia con il nostro vissuto, che ci accompagna nella nostra vita che con semplici accorgimenti rinnoviamo nel tempo come fosse sempre il primo giorno.

Brevi e semplici manutenzioni mantengono nel tempo, anche più di quarant’anni, il fascino del legno, sensazioni che altre materie prima non riescono a dare.

Un’azienda in crescita, che ha deciso di sostenere l’attività dei Borghi Europei del Gusto, visto che questi ultimi si rivolgono anche a Slovenia, Croazia, Austria.



BM snc

Via I.Castellarin, 14

33050 Ronchis ( Udine )

Tel. 0431 56145

Fax 0431 56549

e-mail: info@bminfissi.it

http://www.bminfissi.it/

lunedì 28 dicembre 2009

Brda, un sogno


La favolosa, interessante e suggestiva regione chiamata Brda, in italiano Collio, si estende all' estremo ovest della Slovenia su un territorio di 72 kmq.. A limitarla sono a sudest il fiume verde smeraldo Soča (Isonzo), a nord-ovest il fiume confinario Idrija (Judrio) oltre il quale il Collio si espande solo in piccola parte anche sul territorio italiano, ad est il Monte Sabotino e a nord il Monte Corada. Il mondo collinare del Collio con i circa seimila abitanti che vivono in case assestate in borghi generalmente serrati alla chiesa in cima ai colli, digrada nel sud dolcemente verso la Pianura Friulana. La sera, è possibile vedere in lontananza le luci di Udine, e verso sudovest, quelle verso il mare fino ad Aquileia. Qui , quando fa bel tempo, si apre un nuovo orizzonte – il mare, il cui gradevole influsso mediterraneo rende la terra sullo strato di Flysch ancora più fertile. Le ottime condizioni naturali ed il contributo delle mani diligenti degli abitanti del Collio, denominati Brici, consentono una ricca raccolta di succosi frutti di ciliege, pesche, albicocche, olive, fichi e delle castagne. Da non dimenticare la rinomata vite, i cui frutti il giorno di San Martino vengono maturati in generoso vino.


Il Collio è un paese dal passato burrascoso e degli avvenimenti attuali molto interessanti. Ricordiamo che una volta c’era il confine con la Repubblica Veneta, e non sempre i rapporti erano amichevoli. Proseguendo da villaggio in villaggio s' incontrano le ricchezze dei beni storico-culturali e tante curiosità naturali degne di rilievo. È pure e un paese dei castelli e delle chiese bianche (di queste ultime se ne sono conservate quasi trenta) costruite generalmente in cima ai colli. La natura è stata molto generosa nei confronti del Collio: in primavera ci offre un' innumerevole quantità di fiori più incantevoli, in estate gustosi frutti ed in autunno un divertente gioco di colori arricchito con il più importante lavoro degli abitanti del luogo – la vendemmia. Poi , tardi in autunno ed inverno, la natura si mette a riposo, alle volte il paesaggio viene addirittura coperto di neve. I contadini – viticoltori in quel periodo si intrattengono nelle cantine, ed e proprio merito loro che viene alla luce un vino cosi generoso.

I Brici vi offriranno volentieri “un nappo di questo dolcissimo bacco” (Monti). Visitate il paese dei momenti più suggestivi! Per pernottare o divertirvi, ricordiamo l’hotel Venko, con annesso casinò, e Belica, un bellissimo agriturismo.



TIC Brda (Ufficio informazioni turistiche)

Grajska cesta 10, 5212 Dobrovo

Tel.: +386 5 395 95 94

Fax: +386 5 395 95 95

E-mail: tic@obcina-brda.si

www.brda.si

domenica 27 dicembre 2009

La lavanda di Eleonora


La sua è la Società agricola Cosolo, un’azienda che si occupa principalmente di zootecnia. Ma lei, Eleonora, ha strutturato i terreni vuoti ed inoperosi, realizzando il suo sogno, in quel di San Canzian d’Isonzo.


Su questi terreni ha cominciato a mettere dapprima piante officinale, e poi la lavanda. Ne ricava principalmente olio essenziale, ed acqua di lavanda.

Ma lei offre anche i sacchetti di fiori, che servono a profumare i cassetti ed sono efficaci come anti tarme.

Chi desidera un'acqua di lavanda fatta in casa deve porre 30 grammi di fiori appena raccolti in mezzo litro d'alcool a 32°e lasciarli macerare per un mese, quindi filtrare il tutto.

Il profumo della lavanda attira le api, che producono un ottimo miele aromatico, mentre non piace alle zanzare che ne vengono infastidite: è consigliabile dunque, nelle afose sere estive, frizionarsi con acqua di lavanda per rinfrescarsi e nello stesso tempo evitare fastidiose punture. L'infuso di fiori di lavanda (10 grammi di fiori posti per tre minuti in infusione in una tazza da 200 millilitri) allevia le emicranie originate da digestione lenta, ha inoltre azione rilassante e antisettica per cui giova in caso di laringiti, alitosi e flatulenze.

L'olio essenziale purissimo di lavanda ha moltissime proprietà curative: analgesico, antisettico, sedativo, ipotensivo, cardiotonico, cicatrizzante, fungicida. Negli ambienti, il profumo di lavanda è sempre discreto e delicato; ha effetto equilibrante, tonificante e calmante al tempo stesso, antidepressivo e stimolante delle difese dell’organismo.

La Scuola Fioristi Friuli Venezia Giulia


La Scuola Fioristi FVG è l' unico esempio in Friuli Venezia Giulia in provincia di Gorizia ed il primo in Italia di Scuola d' Arte Floreale con una dimensione permanente: un centro che opera lungo tutto l' arco dell' anno con un utenza proveniente dall' Italia e dall' Estero.


Immersa nel verde di Isola Morosini è situata sul percorso turistico-archeologico di Grado/Aquileia/San Canzian d'Isonzo e a pochi passi dalla Riserva Naturale Isola della Cona.

La sede offre uno spazio di circa 1000 mq. destinati ad aule didattiche, laboratori, bar e sala congressi ed un giardino di circa 1000 mq destinato a concerti e manifestazioni culturali durante tutta la stagione estiva.

L' obiettivo principale della Scuola Fioristi FVG è quello di dare a tutti la possibilità di frequentare corsi di alto livello qualitativo e mirato, per ottenere una completa preparazione nel campo dell' arte floreale.

Nel corsodi decorazione della tavola è previsto l'intervento di tre insegnanti; le lezioni iniziano con un'introduzione sul bon ton della tavola e sulle problematiche legate alla decorazione floreale nel mondo della ristorazione.

Si passa poi allo studio di tre o quattro tipologie di tavole, progettazione, disegno, ricerca di materiali e realizzazione degli allestimenti. Durante le lezioni è previsto il lavoro di gruppo. Proprio per l’importanza della preparazione il Sindaco ha ritenuto opportuno farli partecipare all’incontro dei produttori locali. Bisogna dire che ne è giustamente fiera.



San Canzian D'Isonzo via Palazzatto 4 (Isola Morosini) Friuli Venezia Giulia

Tel. e Fax. 0481/711868 cel. 3492293984

info@scuolafioristifvg.it

http://www.scuolafioristifvg.it/

Hotel Venko, fortuna e gusto

Abbiamo intervistato Valentina Sibav, responsabile dell’Hotel Venko, in occasione dell’incontro con alcuni produttori locali.


L’hotel si trova a Dobrovo, a poche centinaia di metri dal confine con l’Italia, sulle colline di Brda, vicino a Cormons.

Il centro turistico Neblo, che riprende il nome dal villaggio in cui si trova, offre relax e tranquillità, circondato com’è dalla natura, una splendida visione di vigne. Il Collio sloveno è magnifico e tranquillo, ed i paesini sono anche affascinanti.

Valentina ci ricorda che qui ci sono almeno due modi di divertimento e svago, ossia la possibilità di tentare la fortuna al Casinò, che funziona 24 ore al giorno, e gustare le specialità del ristorante.

L’hotel offre 32 camere, di cui 2 suite, agli ospiti, che così hanno la possibilità di svagarsi sia in montagna che al mare poco distanti. Vi è la possibilità di fare alcune gite per le colline, sia andando a visitare le cantine, oppure andando a Smartno e simili, oppure di fare passeggiate nel verde.

Il personale è cordiale e professionale, e tutti parlano correntemente l’italiano. I prezzi sono più bassi rispetto all’Italia, ma ciò che veramente stordisce è essere immersi nel verde, in una tranquillità che da noi è veramente difficile trovare.



TRINE d.o.o.

Neblo 11

5212 Dobrovo v Brdih

tel: 05 39 88 750

fax: 05 39 88 778

E-mail: info@venko.si

http://www.venko.si/


sabato 26 dicembre 2009

Carga, un nome che viene dalla Storia


Abbiamo incontrato il signor Erzetic all’albergo Venko, dove la direzione ha voluto presentare il meglio della produzione locale, a Dobrovo, sul Collio Sloveno.


Carga è un nome con una lunga storia. In conformità con la tradizione slovena, l'azienda ha mantenuto il nome del suo primo proprietario, Adam Carga, il cui primo cognome appare sui documenti ufficiali dal 1767, quando Adamo battezzato suo figlio. Adam Carga acquistato la tenuta da Conti Thurn-Taxis (Torre).

L’azienda di Edbin Erzetic si trova nel villaggio di Pristavo a circa 150 metri sul livello del mare. La famiglia coltiva da quattro a cinque ettari (su 12,4 ettari) di vigneti,da ben 10 generazioni. Il tradizionale Ribolla è il vitigno dominante, e di Tokaj, Chardonnay, Sivi Pinot, Sauvignon e sono anche cresciuti. La produzione annua varia da duecento a quattrocento ettolitri, di cui la metà del vino è nel range di qualità, metà in alta qualità. Edbin Erzetic ha vinto il suo primo premio nel 1988, quando il suo Tokaj 1987 è stato premiato con la medaglia d'argento al Ljubljana Wine Fair.

L’azienda Carga produce principalmente vini freschi, fermentato in vasche di acciaio inox. La qualità è molto costante.

Tra i bianchi, Ribolla, tra i rossi (circa un 20%) Merlot e Carmenere.

Edbin Erzetic è orgogliosa di offrire due specialità. Egli è uno dei rari viticoltori Brda per mantenere le uve Chardonnay sulla pianta fino a quando sono stramature, il vino che ne risulta è semi-secco, con un aroma molto ricco. Ed infatti la Ribolla gialla che abbiamo assaggiato aveva un gusto equilibrato, piacevole e facile alla degustazione, pieno ed intenso.



Edbin Erzetič, Pristava 2

5212 Dobrovo

+386 (0)41 692 292

www.carga.si

info@carga.si

Continuano a chiamarlo “Bepi Meo“


Era questo il soprannome, a S. Canzian d’Isonzo, del nonno materno di Bruno Tirel che in quella che era la casa contadina dei suoi, con tanto di stalla, ha aperto un locale dandogli proprio il nome del suo ben noto parente. Un ritorno alle origini che Bruno, assieme alla moglie Paola, ha fortemente voluto dopo venticinque anni “in giro a cucinare” in ristoranti importanti.


Un ritorno così sentito che nei suoi progetti è entrata anche la decisione di realizzare, accanto allo spazio dedicato alla cultura gastronomica, un museo della civiltà contadina bisiaca. Su questo attaccamento alla propria terra, Bruno Tirel ha anche ispirato la sua cucina, attenta ai sapori di una volta, ma di un casalingo comunque rivisitato per dare quel tocco di differenza proprio di una ristorazione con una precisa identità.

Una possibilità offerta anche dal fatto che l’Osteria da Bepe Meo serve al massimo una cinquantina di coperti e quindi c’è modo di curare il cibo all’interno di una ampia e comoda cucina. I legami dei sapori sono anche quelli con la storia e le usanze ed ecco quindi le serate a tema che Bruno propone nel corso dell’anno, magari per una cena austriaca a ricordo di quando S. Canzian era sotto Francesco Giuseppe.

Mitico lo spadone: non sapevo cosa fosse, e mi ritrovai davanti uno spiedone gigantesco. Ovviamente non riuscii a finirlo, e Bruno mi fece portare a casa il resto.



Osteria da “Bepi Meo”

tel. 0481 70195 - fax 0481 708077

Via Romana, 46

San Canzian d' Isonzo (GO) – 34075

venerdì 25 dicembre 2009

San Canzian d'Isonzo apre a gennaio 2010 le manifestazioni nazionali de i Borghi Europei del Gusto



L'inserimento del comune di San Canzian d'Isonzo nella rete dei Borghi Europei del Gusto,ha conosciuto nel mese di dicembre due importanti appuntamenti : la partecipazione al Festival Europeo del gusto in Istria e l'incontro con i produttori locali presso il Palazzo del Marchese de Fabris in Begliano,in occasione della festa 'Pace e Solidarietà sotto l'albero'.

Ambedue le iniziative hanno evidenziato il buon lavoro che è stato svolto da Roberto Manera e Bruno Tirel (Ostaria Bepi Meo),che hanno contribuito anche alla nascita dei 'Cenacolo della Bisiacaria',il cenacolo del gusto dell'Associazione L'AltraTavola che,in collaborazione con la rete di informazione L'Italia del Gusto,affianca le iniziative e i progetti della rete europea.

Nel mese di gennaio si terrà a San Canzian d'Isonzo l'apertura ufficiale dei progetti e delle iniziative per il 2010, con la partecipazione di giornalisti e comunicatori a livello regionale, nazionale ed internazionale. L'incontro si svolgerà presso la Ostaria Bepi Meo.E' anche annunciata la presenza del prosciuttificio Pitip di Umago (con il famoso Violino e il 'saluto' istriano) : il suo titolare, infatti, è originario di Staranzano.

I giornalisti e i comunicatori de il Gusto Italiano,guidati da Giovanni Meneghini, hanno già provveduto a visitare

il territorio ed hanno potuto degustare le eccellenze locali.

All'incontro di Begliano avevano partecipato nel settore dei vini l'azienda agricola Feudi di Romans, l'azienda agricola di Arcangelo Lorenzon, l'azienda vitivinicola di Paolo Zorzet, l'azienda agricola Principato di Bean e Agriturismo La Privata de Roberto: nel settore del latte e dei formaggi la Società agricola Thomas Frate e l’azienda zootecnica Nevio Russi; nel settore del pane il Panificio Pasticceria L'Aquila Reale; il miele di Denis Zorzet; nel settore dell'arte floreale Mondo Fiorito, Centro Commerciale del Verde e la Scuola Fioristi FVG; nel settore dei profumi di lavanda la Società Agricola Cosolo dell'Appo Friuli (ass. produttori piante officinali bio); nel settore del tempo libero il Circolo Ippico Parco dell'Isonzo e il Club Epoca Tractor; nel settore delle carni e dei salumi la Macelleria Manera.

Al Festival Europeo del Gusto in Istria avevano anche partecipato l'azienda agricola di Roberto e Fabio Brumat e la panetteria di Maurizio Clemente di Turriaco.

Feudi di Romans, un’azienda in crescita


Un’esperienza trentennale su terreni diversi: S. Canzian d’Isonzo, Cassegliano, Scodovacca, Villa Vicentina, Romàns D’Isonzo, tutti ben vocati. L’azienda conta in totale 160 ettari di vigneto, ma nel futuro cresceranno. Severino Lorenzon arrivò in Friuli, agli inizi degli anni ‘50, da pioniere, comprando terreno abbandonato in quel’“Isontino che l'emigrazione, tanto selvaggia quanto necessaria, aveva messo alle corde. Con professionalità, serietà imprenditoriale, e passione per il proprio lavoro, Severino e la moglie Maria successivamente coadiuvati dal figlio Enzo e dalla moglie Silvana, hanno portato l’azienda ad essere una delle più belle realtà viticole del Friuli Venezia Giulia. La svolta, con l’acquisto nel 1991 di una vigna di viti americane a Romàns d'Isonzo. La natura aveva conferito a questo habitat qualcosa di diverso rispetto alla media del territorio segnato dagli sbalzi di umore dell’Isonzo, fiume caro alla patria ma pronto a cambiar frequentemente di letto, creando substrati diametralmente opposti. Un color rosso vivo, con frequenti affioramenti di pietrisco irregolare, ti confermano che da queste parti la terra sembra dire “tienimi povera, ti farò ricco”.


Nacquero così i primi 15 ettari del CRU “I Feudi di Romans”. Da questa conquista venne l’esigenza di una cantina nuova, ampia, strutturata in maniera pratica, attrezzata per la produzione di vini di qualità. Enzo ne decise ogni particolare e ne fece una delle più avanzate tecnologicamente.

Nel 1995 arrivò un’altra grande occasione: comprare “l'azienda delle mele”, confinante con il primo vigneto dei “Feudi”. 50 ettari di meleto, 5 ettari di vigneto, casolare e casa rurale. Oggi il CRU “I Feudi di Romàns” è di 50 ettari di vigneto.

E se nel 1977 vennero piantati i primi 7 ettari di vigneto a Cassegliano, oggi gli ettari vitati sono 70 e 40 sono quelli a S. Canzian D’Isonzo intorno ai primi investimenti di Severino. Nel 1996 le prime bottiglie, “I Feudi di Romàns”, il passo decisivo verso la qualità, e da qui ogni anno è una continua crescita. Reimpianti, rinnovamenti in cantina, ricerca. Oggi l’azienda è condotta da Enzo e dai figli, Davide, enotecnico dell’azienda e Nicola, che occupa una parte importante nel marketing, coadiuvati da Michela Sfiligoi, direttore commerciale, Daniele Zimolo e Nicola Vecchiato, responsabili della gestione dei vigneti.



Azienda Agricola Lorenzon

Via Cà del Bosco, 16 - Loc. Pieris

34075 San Canzian d'Isonzo

(Gorizia) Italy

tel +39-0481-76445

fax +39-0481-470000

email: ifeudi@ifeudi.it

http://www.ifeudi.it/

lunedì 21 dicembre 2009

Naturalmix, una delizia al bar


I progetti più ambiziosi partono da lontano ed i risultati migliori nascono da una cura minuziosa di ogni piccolo particolare. Da una esperienza familiare di oltre 50 anni nel commercio di prodotti alimentari nasce nel 1996 la Naturalmix.


La continua ricerca di nuovi prodotti e di nuovi gusti fanno della Naturalmix un'azienda leader in Italia nelle specialità di caffetteria per bar.

Il successo di un'azienda è sempre il frutto di un articolato gioco di tasselli. Il risultato è un corpo unico, equilibrato e agile, abbastanza da adattarsi ad ogni nuova fase di mutamento, niente a che vedere con le enormi fabbriche che appartengono ormai all'archeologia industriale.

Naturalmix che ha scelto la strada dell'espansione e del confronto internazionale non può rinunciare ad importanti investimenti sulle persone che lavorano e collaborano con l'azienda.

Uno staff preparato, ma sopratutto informato e abituato a misurarsi con i risultati, non può che essere uno staff responsabile e affidabile.

Fin dall'inizio Naturalmix è stata attenta alle esigenze del cliente che cerca novità e ricerca prodotti sempre più naturali e di alta qualità. Sempre attenta nel raggiungere i più alti standard di qualità dei suoi prodotti, riduce al minimo l'uso di conservanti e coloranti, e se necessario, utilizza coloranti e conservanti di tipo naturale.

Ogni nuovo prodotto viene accuratamente testato e periodicamente migliorato per ottenere il meglio sul mercato secondo la politica e la filosofia dell'azienda.

Presenza e tempismo è quello che oggi il mercato chiede con maggiore insistenza. Nessuna tappa può essere definitiva in un mercato che muta continuamente proposte e richieste, che preme per soddisfare esigenze sempre diverse.

Se si cerca di definire il futuro con una parola, questa non può che essere "velocità".

L'abbattimento delle principali frontiere politiche e monetarie, l'annullamento delle distanze attraverso le tecnologie informatiche, la globalizzazione dei mercati economici ha impresso un'accelerazione formidabile al nostro modo di pensare e di agire, che oggi devono essere in tempo reale.

Proseguendo nella tradizione di precorrere i tempi, Naturalmix, grazie ad un eccezionale senso del futuro, ha saputo rispondere rapidamente ai continui mutamenti del mercato.

Grazie alla sua struttura flessibile, l'azienda è in grado di offrire i propri servizi con estrema rapidità. La razionalizzazione del magazzino e delle sue funzioni costituisce oggi uno dei punti di forza di Naturalmix e della sua effettiva capacità di servizio ai clienti.

Obbiettivo prossimo dell'azienda, in fase operativa, è la certificazione ISO 9000 ed ISO 14000 unita alla massima informatizzazione dei processi amministrativi, logistici e produttivi.

Le procedure di controllo e riduzione dei rischi di contaminazione degli alimenti sono state introdotte dalla legge italiana secondo le direttive europee e prendono il nome di H.A.C.C.P..

Fin da prima dell'entrata in vigore della legge era presente internamente all'azienda un sistema di controlli secondo la normativa H.A.C.C.P. .



Naturalmix - Via dell'Artigianato, 19 - 31034 Cavaso del Tomba (TV) - Italy

Tel +39 0423 920080 Fax +39 0423 922182 -

e-mail: info@naturalmix.it

www.naturalmix.it

domenica 20 dicembre 2009

I formaggi di San Canzian d’Isonzo


Domenica 13 dicembre il Sindaco ha riunito alcuni produttori, tra i quali alcuni che si dedicano al vino. L’occasione era la festa del gemellaggio con altri paesi, St. Kanzian am Klopeiner See in Austria e Divaca in Slovenia, e l’incontro con i Borghi europei del gusto. Ne è uscito un quadro piuttosto positivo: San Canzian ha diverse particolarità che ne fanno un paese dinamico, che ha voglia di fare e di distinguersi.


Per primo abbiamo incontrato Thomas Frate, dell’azienda frate di Isola Morosini; un giovanissimo casaro che sa il fatto suo. Il settore lattiero caseario è ormai da anni in crisi, lui e la sua famiglia hanno pensato bene di creare un’azienda a ciclo completo. Le loro specialità sono il formaggio speziato, ad esempio con erba cipollina, mozzarelle, crescenze, e così via. La produzione è partita da poco, ma intendono garantire al cliente un prodotto sempre fresco. Ciò è possibile perché con 120 capi in stalla il latte è sempre fresco.

Poi abbiamo Nereo Rossi, socio di Latterie Friulane, con la produzione di latte di alta qualità, e ,fiore all’occhiello, un montasio davvero buono, e poi, latte di bufala friulana. I montasi sono stagionati 3, 5 o 6 mesi, e 10 mesi ed oltre.

Poi c’è stato l’incontro con il Pecorino Istriano diventato una rarità che però, per fortuna, qualche volonteroso e lungimirante allevatore produce ancora. Una meta sicura, poco distante da Grisignana: è l'agriturismo "Goli Vrh" (Montenudo), poco fuori Materada (il paese di Fulvio Tomizza), sulla strada che da Buia porta a Umago.

Insomma, anche sul fronte lattiero caseario San Canzian può tranquillamente confrontarsi con realtà rinomate. Il Sindaco ha ragione a voler farlo conoscere e a voler mantenere questo paese della Bisiacaria attaccato alle tradizioni.

I vini di S. Canzian d’Isonzo


Domenica 13 dicembre il Sindaco di San Canzian d'Isonzo ha riunito alcuni produttori, tra i quali alcuni che si dedicano al vino, nel Palazzo del Marchese de Fabris a Begliano.


I giornalisti e i comunicatori dell'Associazione Internazionale Borghi Europei del Gusto hanno incontrato alcuni vignaioli di tutto rispetto. Per iniziare, Nicola Lorenzon dei Feudi di Romans. Il vino è considerato Figlio dell’Isonzo, dei terreni che bagna man mano che si allontana dalle colline, figlio dell’uomo che ha cura della vite, che pigia l’uva e vigila attento con rinnovata tecnologia e antica passione. La famiglia Lorenzon si è trasferita qui negli anni ’50, e tre generazioni sono bastate a far sì che diventasse un nome importante. Nicola ricorda che la regione Friuli, con l’abbattimento delle frontiere, è diventata una regione di passaggio, ed ha auspicato che anche i Borghi sconosciuti come San Canzian abbiano la visibilità che meritano.

Paolo Zorzet ha dapprima lavorato per l’azienda De Fabris, poi,circa quindici anni orsono, si è messo in proprio. La scelta è stata quella di produrre vini giovani e beverini, di ottima qualità. E il palato se ne accorge......

E poi l’azienda agricola di Arcangelo Lorenzon (anche questo un ceppo della famiglia originaria di Negrisia,sulle rive del Piave).Arrivato anche lui negli anni ’50 ha trasmesso al figlio la passione enoica. Continua così la tradizione: merlot, friulano e prosecco sono i suoi fiori all’occhiello.

Infine il Principato di Bean, Agriturismo di Zorzèt Mersia : vende vino sfuso e in bottiglia. Cabernet franc, Refosco,Tocai friulano o meglio solo Friulano, Pinot bianco,con la possibilità di visita e di degustazioni accompagnate da spuntini freddi e caldi.

Insomma, sul fronte enoico San Canzian può tranquillamente confrontarsi con realtà rinomate. Il Sindaco ha ragione a voler farlo conoscere e a voler mantenere questo paese della Bisiacaria attaccato alle tradizioni.

Carni & Osterie dei paesi tuoi: San Canzian d'Isonzo


Domenica 13 dicembre l'Amministrazione Comunale di San Canzian d'Isonzo in collaborazione con le associazioni del paese ha organizzato la festa 'Pace e Solidarietà sotto l'Albero', che si è tenuta presso il Palazzo dei Marchesi De Fabris a Bergliano.Alla festa hanno partecipato il comune gemellato St. Kanzian am Klopeiner See in Austria e il comune amico Divaca in Slovenia. Ne è uscito un quadro piuttosto positivo: San Canzian ha diverse particolarità che ne fanno un paese dinamico, che ha voglia di fare e di distinguersi.


E qui si sono fatti notare Roberto Manera e Bruno Tirel. Roberto Manera gestisce una macelleria a San Canzian, ereditata dalla famiglia. Lui continua sulla stessa falsariga. Ha aderito alla manifestazione perché ritiene giusto valorizzare il territorio nel quale abita.

Bruno Tirel dell’Osteria Bepi Meo ha curato l’ospitalità, producendosi in due piatti strepitosi: gnocchi di castagne alla lepre e salame all’aceto con polenta.

Presente alla manifestazione anche il prosciuttificio PITIP di Salvore, in Istria, che ha iniziato ad operare verso la fine degli anni ottanta. Il particolare clima della regione è di primaria importanza per la lavorazione dei prodotti. Sulla base dell’antica ricetta Istriana, unita all’attenta osservazione dei fattori atmosferici e della loro influenza sui prodotti, Pitip ha ottenuto risultati eccellenti, con il famoso Violino di Umago.

Insomma, anche sul fronte delle carni e della ristorazione San Canzian può tranquillamente confrontarsi con realtà rinomate. Il Sindaco ha ragione a voler farlo conoscere e a voler mantenere questo paese della Bisiacaria attaccato alle tradizioni.

sabato 19 dicembre 2009

Il Gusto italiano crea la rete dei ‘cenacoli’ del gusto grazie al sostegno di Naturalmix


Giovanni Meneghini, amministratore delegato de Il Gusto Italiano, intervenendo a Malta ad un incontro promosso dalla Camera di Commercio Italo-Maltese, ha annunciato che il Gusto Italiano diventerà il network delle associazioni che con le loro iniziative inseriranno borghi e territori poco conosciuti nella rete dei Borghi Europei del gusto.


Lo Statuto della Associazione Internazionale Borghi Europei del Gusto prevede infatti l’adesione sia di enti locali che di associazioni.

Questa scelta porterà alla costituzione di una fitta rete di ‘cenacoli del gusto’, che si doterà presto di una propria autonoma rivista.

Nel mese di febbraio 2010 la rete si presenterà ad Ancarano (Slovenia), nel corso della seconda edizione di GustoFilosofia, la rassegna informativa dedicata alle identità culturali.

L’iniziativa nasce anche grazie al sostegno attivo di Naturalmix, una dinamica azienda di Cavaso del Tomba.

I progetti più ambiziosi partono da lontano ed i risultati migliori nascono da una cura minuziosa di ogni piccolo particolare. Da una esperienza familiare di oltre 50 anni nel commercio di prodotti alimentari nasce nel 1996 la Naturalmix. La continua ricerca di nuovi prodotti e di nuovi gusti fanno della Naturalmix un’azienda leader in Italia nelle specialità di caffetteria per bar. Naturalmix,che ha scelto la strada dell’espansione e del confronto internazionale, non può rinunciare ad importanti investimenti sulle persone che lavorano e collaborano con l’azienda. Sempre attenta nel raggiungere i più alti standard di qualità dei suoi prodotti, riduce al minimo l’uso di conservanti e coloranti, e se necessario, utilizza coloranti e conservanti di tipo naturale.

Naturalmix - Via dell'Artigianato, 19 - 31034 Cavaso del Tomba (TV) - Italy

Tel +39 0423 920080 Fax +39 0423 922182 -

e-mail: info@naturalmix.it

http://www.naturalmix.it/

mercoledì 16 dicembre 2009

Una simpatica cartolina


Agriturismo San Mauro


proprietario: Libero Sinković

San Mauro 157

52462 Momiano – Istria – Croazia

Tel. 00385 (0)52 779 033

Fax 00385 (0)52 721 380

e-mail: sinkovic@sinkovic.hr

www.sinkovic.hr

martedì 15 dicembre 2009

Un incontro a tavola tra Slovenia, Croazia e Italia


Era un lunedì, ultimo giorno del Festival Europeo del Gusto, e ci siamo trovati Marjana della Cantina Goriska Brda, in pratica la cantina sociale del Collio sloveno, Mateja dell’Ufficio turistico di Dobrovo, Valentina e Jersej del casinò Venko sempre di Brda, e io, che praticamente ho fatto da notaio, La parte istriana era rappresentata da Paolo, patron del Ristorante Toni, a Zambrattia di Salvore. Si tratta va di abbinare ai piatti preparati da Paolo i vini del Collio.


Siamo partiti da un vino frizzante del Collio, seguito via via dal moscato secco istriano, dallo chardonnay insuperabile del Collio, dalla Ribolla Gialla.

In degustazione Paolo ha offerto uno strudel con spinaci e calamari, alici, e poi carpaccio di piovra con rucola condita, tortino di branzino di pere, canestrelli con radicchio dell’orto di casa avvolto nella pancetta croccante maschio,e poi sogliola e tortino d’arancia. Ha fatto bella figura il Malvasia Kozlovic di Momiano,ma i vini sloveni hanno stravinto.

Il perché di tutta questa faccenda è presto detto: Paolo è un maestro, sempre alla ricerca di abbinamenti, e l’abbinamento con i vini del Collio gli è parso ottimale.

Paolo, e il ristorante Toni da lui fondato e condotto oggi dal figlio, è specializzato in pesce, locale e del Quarnero, in modo personalissimo, facendo apprezzare i contrasti ed i sapori tradizionali. Davvero un’esperienza entusiasmante per tutti.



RISTORANTE TONI, VL. IVAN PAOLETIĆ

SIPARSKA 8, ZAMBRATIJA

52475 Savudrija (Salvore)Tel/Fax:052 / 759570

Mobitel:091 / 1759597

E-mail: toni@pu.t-com.hr



Vinska klet "GORIŠKA BRDA" z.o.o., Dobrovo

Zadružna cesta 9

5212 Dobrovo

Slovenia

info@klet-brda.com

http://www.klet-brda.com/



TRINE d.o.o.

Neblo 11

5212 Dobrovo v Brdih

tel: 05 39 88 750

fax: 05 39 88 778

E-mail: info@venko.si

http://www.venko.si/

venerdì 11 dicembre 2009

San Canzian d'Isonzo: continua l'impegno a livello internazionale


Dopo l'intervento del Sindaco di San Canzian d'Isonzo al Festival Europeo del Gusto a Umago, per presentare la propria comunità e la Bisiacaria ai giornalisti e ai comunicatori di oltre 13 paesi europei e di 16 regioni italiane, il Comune propone per domenica 13 dicembre una giornata dedicata alla 'Pace e Solidarietà sotto l'albero', una festa promossa da tutte le associazioni del paese e che conoscerà,presso il Palazzo Marchese de Fabris a Begliano, un'importante anteprima dedicato all'Italia del Gusto, alle 10,30 del mattino, con una degustazione di prodotti ed eccellenze locali.


Parteciperà all'iniziativa una delegazione della Associazione Internazionale Borghi Europei del Gusto, per presentare la rete alla quale anche il comune di San Canzian d'Isonzo ha aderito ed annunciare ufficialmente che le città gemellate ( St.Kanzian am Klopeiner See in Austria e Divaca in Slovenia), potranno entrare di diritto nella rete europea, grazie all'impegno e all'adesione del comune isontino.

La delegazione locale de l'Italia del Gusto, guidata da Roberto Manera e Bruno Tirel dell'Osteria Bepi Meo, sta predisponendo il programma delle iniziative per il 2010.

Sinkovic e Facchin, due maestri nel loro genere


Per la cena siamo andati da Libero Sinkovic, in quel di Momiano, vicino a Buie, in Istria. Con noi c’era Sandro Facchin, il maestro fornaio dii Ciano di Crocetta del Montello. La famiglia Sinković, comprende il signor Libero, sua moglie Dora, ed i figli Patrik e Sergej, che, la sera, sono tuuti occupati nell’agriturismo.


Per le pietanze, nelle diverse portate, sono utilizzati molti ingredienti 'caserecci', quali verdure, frutta e carni; il tutto viene accompagnato da una scelta di vini e di sciroppi fruttati di nostra produzione. Organizziamo pure degustazioni dei vari assortimenti di vini e degli altri prodotti di nostra produzione.

Il Ristorante comprende due sale: la sala da pranzo in spazio coperto con un totale di 50 posti a sedere e la sala per la degustazione, ristrutturata in stile tipicamente istriano, tanto da poter gustare il vino in un ambiente interessante e confortevole. Noi abbiamo mangiato pasta fatta in casa al sugo di capriolo e per secondo cinghiale con polenta. Tutto sicuramente buono.

Al momento del dolce, Sandro ha tirato fuori un panettone variegato al cioccolato, una vera delizia, che ha scatenato la voglia di confrontarsi di Libero su questo argomento. Una particolare battaglia finita in parità, visto che anche i dolci della famiglia Sinkovic sono fatti in casa e deliziosi. La serata era vivacizzata da un complesso di musica popolare croata, cosa che ha riscaldato l’ambiente mentre fuori pioveva e tirava vento. Una bellissima serata, bagnata per di più dalla malvasia istriana e dal famoso moscato di momiano.



Agriturismo San Mauro di Libero Sinković

San Mauro 157 52462 Momiano – Istria – Croazia

Tel. 00385 (0)52 779 033 Fax 00385 (0)52 721 380

e-mail: sinkovic@sinkovic.hr

www.sinkovic.hr

giovedì 10 dicembre 2009

Šmartno, il regalo di Zlatko


Il paese di Šmartno (San Martino di Quisca) si trova proprio nel centro geografico del Collio, attualmente quello sloveno. Un poeta paragona il borgo ad un nido d'aquila da dove lo sguardo può abbracciare tutta la zona circostante, che va dal monte Nanos ad est alle Alpi Carniche a nord-est, e a tutta la Pianura Friulana fino al mare Adriatico. Su questa collina panoramica sorse nella prima metà del XVI secolo sulle rovine di una base militare romana ed intorno alla chiesa, un grande centro abitato – una fortezza medievale, chiamata Tabor, dove all' epoca delle incursioni turche la gente trovò riparo. Il paese sulla sommità di una collina con una cinta muraria e con dei torrioni viene menzionato per la prima volta nel 1317. Non esistono fonti rilevanti sull' origine del muro di cinta, si ritiene però che sia stato costruito all' epoca delle guerre tra gli Asburgo ed i Veneziani fra il 1507 ed il 1519. Alla morte dell' ultimo conte il Goriziano divenne possedimento dell' imperatore Massimiliano I d' Asburgo che ereditò queste terre in cambio dell' appoggio militare contro i Veneziani. Šmartno divenne allora un importantissimo punto strategico sul confine tra l'Austria e Venezia facendo parte della catena delle fortificazioni Števerjan – Kojsko – Šmartno – Vipolže. I Veneziani che tentarono di occupare il Collio ben due volte, furono sconfitti in tutte e due le guerre.


La gente ancora oggi racconta delle storie dei tempi, quando la piazzaforte di Šmartno aveva ancora la funzione per cui era stata costruita. Colui che viveva al di fuori della fortezza, nell'area dove oggi è situato il paese Imenje, in cambio della protezione che gli offriva la cittadella, forniva agli abitanti all' interno del Tabor dei viveri – imenje. Da qui probabilmente l' origine del nome del paese Imenje (imetje = gli averi).

Le case nel centro vero e proprio sono collocate concentricamente intorno alla chiesa di San Martino. Il santo della chiesa parrocchiale più grande del Collio ha anche dato il nome al paese: San Martino – Šmartno. Un torrione di difesa della fortezza oggi funge da campanile dell' imponente chiesa barocca, che si vanta di diversi affreschi del noto pittore Tone Kralj.

Entrando nel riparo della fortezza di Šmartno e passeggiando per le strette vie tra case vecchie e quelle rinnovate, si ha la sensazione di essere entrato in un labirinto medievale, che rinvigorisce, quando si entra nella Casa gotica.

Orbene, Zlatko Mavric ha voluto farci un regalo, facendoci vistare questo gioiello: in parte la proprietà è del Comune, ma tant’è. Ricordiamo che Zlatko è proprietario dell’Agriturismo Belica, che proprio nel paese di Šmartno si è allargato, ristrutturandone una parte. Poi, Zlatko ha anche partecipato al Festival Europeo del Gusto, offrendo una splendida cena il giovedì e venendo a Umago il lunedì successivo.



Curatore / Informazioni

TIC Brda

Grajska cesta 10

5212

Dobrovo v Brdih

Telefono : ++386 5 395 95 94

Fax : ++386 5 395 95 95

E-mail : tic@obcina-brda.si



Sito internet : http://www.brda.si/it



www.belica.net

mercoledì 9 dicembre 2009

Filoxenia, ovvero un pezzo di Grecia a Trieste


La comunità greca a Trieste data ormai tre secoli, che vi arrivò a metà del ‘700: allora la Grecia era dominata dai Turchi, e la avveduta politica dell’Imperatrice Maria Teresa e dei suoi successori fece sì che fossero ben accolti. I Greci svolgevano soprattutto attività marittime, e ciò era congeniale allo sviluppo del porto asburgico. Verso il 1780, ricordiamo che la comunità raggiunse il numero di circa tremila anime, i greci di Trieste si dettero uno Statuto. Nell’800 ci fu il sostegno alla lotta di indipendenza greca. Il ‘900 andò più o meno sullo stesso ritmo fino alla seconda guerra mondiale, quando l’Italia decise di invadere la Grecia. E poi ci fu il dopoguerra, con la decadenza di Trieste, dovuta al blocco delle frontiere e dei suoi naturali sbocchi. Anche la comunità greca ne soffrì. Tanto che attualmente sono circa 700, ed è solo oggi che il numero ricomincia a crescere: essi cercano di mantenere la lingua, la cultura, le tradizioni, e collaborano con le autorità della loro madrepatria.


Uno dei pilastri della comunità è certamente l’albergo e il ristorante Filoxenia, che vuol dire ospitalità. Il Filoxenia, come ci ha detto il direttore Giorgio, vuole diffondere l’enogastronomia greca, e loro prendono ad esempio i piatti semplici e poveri, naturalmente rivisitati in chiave moderna.

Immersi in una calda atmosfera ellenica si possono gustare le diverse specialità curate con grande professionalità da uno chef greco. Squisiti i dolci e i vini greci. Organizza poi feste, banchetti, pranzi, cene di lavoro, serate musicali.

L’albergo ristorante, posizionato fronte mare nel cuore del centro storico, consente ai suoi ospiti di raggiungere in 5 minuti Piazza Unità d'Italia, il teatro d'opera "Verdi" ed il Centro Congressi. Infatti, il Filoxenia è situato nel cuore del centro storico adiacente alla Chiesa di S. Nicolò dei Greci e posizionato tra piazza Unità d'Italia ed il canale di S. Antonio.

Proprio per la sua particolarità è stato scelto per la partenza del Festival Europeo del Gusto, a cui Giorgio e i suoi collaboratori hanno collaborato rappresentando in modo egregio il loro paese.



Filoxenia srl

Via Mazzini, 3

34121 Trieste

Italia

Tel. +39 040 3481644

Fax +39 040 661371

Email info@filoxenia.it

www.filoxenia.it