La Trattoria Risorta a Muggia, di tradizione ultrasecolare, è un ambiente raccolto ed elegante, dotato di una splendida terrazza sul mare in cui mangiare nella bella stagione. Stefano e Fulvia continuano ad interpretare la storia del locale e del suo fondatore, il Dante, con la cucina marinara, tendente al creativo, con molte specialità della tradizione friulana. La Trattoria Risorta dispone anche di un’ottima cantina vini molto, con selezione delle migliori etichette regionali.
Ebbene, è proprio da Muggia e dalla Trattoria Risorta che prende l'avvio il Festival Europeo del Gusto, ospitando a convivio i giornalisti e i comunicatori del Comitato Europeo di Certificazione del Gusto.
Verso le 11,30 di venerdì 4 dicembre, verranno presentati i percorsi dell'Olanda Nascosta, della Regione Languedoc Roussillon (Sud della Francia) e dell'Ungheria, alla presenza dei Consoli delle Nazioni invitate. Dopo una simpatica anteprima che privilegerà una selezione di eccellenze locali (il salmone della Val Rosandra, la birra di Campagnolo di Muggia, l'olio di Lenardon e i vini di Kante), dopo un buon bicchiere di spumante dell'azienda agricola Ferrin di Camino al Tagliamento, la cucina de la Risorta incanterà certamente i commensali, con un menù che, saggiamente, include anche la sogliola.
Il Salmone della Val Rosandra viene allevato con metodo artigianale e, per questo, dal gusto particolarmente marcato, rappresenta nelle sue due varianti - Americano ed Europeo - uno dei prodotti emergenti della regione. L’allevamento di Edi Zobec Bagnoli (San Dorligo della Valle - Trieste) sfrutta l’acqua proveniente dal torrente Rosandra, che dà nome alla valle omonima: un canyon affacciato sul mare che presenta molte caratteristiche degli ambienti montani. L’allevamento è realizzato all’interno di una piccola struttura alle pendici del monte Carso e per arrivarci bisogna oltrepassare un caratteristico ponte sul fiume Rosandra.
Angelo e Michele Campagnolo per la denominazione delle loro birre si sono ispirati al famoso vento che contraddistingue la città di Trieste.Nascono così la Bora Ciara (Weizen), Borin (Pils), Bora scura (Speciale Rossa Monaco), el Neverin (Ale doppio malto). Già dall’inizio sono state bandite le parole “filtrare” e “pastorizzare”.Materie prime di qualità, maturazioni lunghe, fermentazione in bottiglia e affinamento a temperatura controllata, sono le tecniche utilizzate per far esprimere al meglio le birre.
Bruno Lenardon è uno dei 28 produttori che puntano a creare un prodotto tipico di valore, rivitalizzando un’antica tradizione, che vedeva i muggesani dei colli coltivare appunto olivi, oltre alle viti per la produzione del vino. Una tradizione che sta rinascendo, infatti il 60 per cento della produzione di olio d'oliva della provincia di Trieste è "made in Muggia e San Dorligo".
Edi Kante è senz'altro uno dei produttori più innovativi d'Italia e un filosofo che trova le sue radici nelle pietre e sacrifici del territorio Carsolino.
Dopo Muggia,il Festival Europeo del Gusto toccherà significativamente la preistorica Buje sulle colline del retroterra, la cittadina di Salvore, porta d’entrata della Croazia e della riviera istriana ed infine, il centro sportivo dell’Istria, Umago.
Tre piccole comunità oltre confine, con una grande storia alle spalle che in ognuna di esse ha lasciato il segno. La Bullea romana, la necropoli slava e la borgata medievale a Buje. Le pregiate ville di cura e sanatori lungo il mare, già noti agli Austroungarici, ed il faro del 1818, il più antico dell’Adriatico, a Salvore. Le originarie residenze estive dei nobili romani e le sfarzose case veneziane del centro storico ad Umago.
domenica 29 novembre 2009
sabato 28 novembre 2009
La Phebo Stufe, qualità artigianale e risparmio
Abbiamo incontrato diverse volte Alessio della Phebo Stufe, ma mai come stavolta ci ha convinta della bontà dei suoi prodotti. La sua azienda si trova a Tarzo, in località Molino di Fratta, una piccola realtà artigianale che comincia a dare soddisfazioni.
La Phebo Stufe progetta e realizza interamente i propri modelli, ricercando continuamente nuove soluzioni per rendere le stufe adattabili alle più svariate esigenze: stufe per corridoi, ad angolo e scarico fumi superiore, sempre artigianalmente.
La linea di stufe è stata concepita per soddisfare le diverse esigenze, estetiche e tecnologiche, con linee classiche e moderne, ed un'ampia e semplice possibilità di programmazione.
Undici modelli di stufe a pellet riescono a soddisfare la maggior parte delle esigenze dei clienti: economica o elemento d'arredo, tinta neutra o colorata, ceramica o metallo, per zona giorno o corridoio.
L'accesso al serbatoio dei pellets è superiore, l'uscita dai fumi è posteriore tranne nei modelli "Calipso", "Penelope", "Asia", "Gaia" ed "Hera" in cui è superiore, con notevole risparmio di spazio.
Sono dotate di scheda elettronica con possibilità di utilizzo in modalità manuale o automatica, con programmazione giornaliera o settimanale anche con più accensioni/spegnimenti al giorno.
Poi, per chi teme il black out e la mancanza di corrente elettrica, ci sono le stufe a legna. Le stufe a legna sono studiate per offrire la massima resa calorica unitamente al gradevole aspetto estetico per rendere questo oggetto al contempo elemento funzionale e di arredo.
E' possibile scegliere la stufa con il cassetto cenere estraibile o la versione a letto di cenere con il vantaggio di una maggior resa calorica. Il rivestimento refrattario garantisce il miglior rilascio di calore.
Le ceramiche, prodotti artigianali italiani, aggiungono valore alla stufa.
Via Molino di Fratta 14
31020 TARZO (TV)
Tel 0438-586726
e-mail: info@phebostufe.com
www.phebostufe.com
La Phebo Stufe progetta e realizza interamente i propri modelli, ricercando continuamente nuove soluzioni per rendere le stufe adattabili alle più svariate esigenze: stufe per corridoi, ad angolo e scarico fumi superiore, sempre artigianalmente.
La linea di stufe è stata concepita per soddisfare le diverse esigenze, estetiche e tecnologiche, con linee classiche e moderne, ed un'ampia e semplice possibilità di programmazione.
Undici modelli di stufe a pellet riescono a soddisfare la maggior parte delle esigenze dei clienti: economica o elemento d'arredo, tinta neutra o colorata, ceramica o metallo, per zona giorno o corridoio.
L'accesso al serbatoio dei pellets è superiore, l'uscita dai fumi è posteriore tranne nei modelli "Calipso", "Penelope", "Asia", "Gaia" ed "Hera" in cui è superiore, con notevole risparmio di spazio.
Sono dotate di scheda elettronica con possibilità di utilizzo in modalità manuale o automatica, con programmazione giornaliera o settimanale anche con più accensioni/spegnimenti al giorno.
Poi, per chi teme il black out e la mancanza di corrente elettrica, ci sono le stufe a legna. Le stufe a legna sono studiate per offrire la massima resa calorica unitamente al gradevole aspetto estetico per rendere questo oggetto al contempo elemento funzionale e di arredo.
E' possibile scegliere la stufa con il cassetto cenere estraibile o la versione a letto di cenere con il vantaggio di una maggior resa calorica. Il rivestimento refrattario garantisce il miglior rilascio di calore.
Le ceramiche, prodotti artigianali italiani, aggiungono valore alla stufa.
Via Molino di Fratta 14
31020 TARZO (TV)
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mercoledì 25 novembre 2009
Il Festival Europeo del Gusto parte da Trieste, pensando alla Grecia
Il Festival Europeo del Gusto, ideato ed organizzato dalla Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, prende il via giovedì 3 dicembre, a Trieste, con un incontro all'Albergo Ristorante Filoxenia.
Posizionato fronte mare, nel cuore del centro storico, l'Albergo consente ai suoi ospiti di raggiungere in cinque minuti Piazza Unità d'Italia, il Teatro d'opera "Verdi" ed il Centro Congressi. Il ristorante Filoxenia offre una cucina tradizionale greca in un ambiente accogliente ed ospitale. Immersi in una calda atmosfera ellenica, si possono gustare le diverse specialità curate con grande professionalità da uno chef greco. Squisiti i dolci e i vini greci.
In questo contesto i giornalisti e i comunicatori del Comitato Europeo di Certificazione del Gusto, potranno conoscere la storia della presenza della Comunità Greca Orientale a Trieste.
La liberalizzazione dei traffici in Adriatico sancita con patente da Carlo VI del 1717, il trattato di Passorowitz con cui furono sviluppati i commerci attraverso Trieste tra l'Austria e l'impero ottomano, che comprendeva la Nazione greca (lo Stato greco non esisteva ancora), ma soprattutto l'editto dello stesso Carlo VI del 1719 col quale si dichiarava Trieste porto franco, posero le premesse per lo sviluppo dei commerci e l'insediamento di colonie di popoli di altre nazionalità presso la nostra città. Particolare rilevanza assunsero i negozianti di borsa, commercianti marittimi e molti benestanti bottegai provenienti da numerose regioni della Grecia.Uno dei primi greci fu Nicolò Mainati da Zante (1734): assieme ad altri venne a formare un'unica comunità dei greci ortodossi con una presenza minoritaria di illirici, oggi serbi.
Accompagnerà il 'racconto', la presentazione dei Borghi Europei del Gusto e del giornale online Paesaggi Ritrovati.it (che opera con il Patrocinio dell'Ente Nazionale Ellenico per il Turismo).
Un invito è stato rivolto anche al Consolato di Grecia di Trieste.
Toccherà poi alla buona cucina del Filoxenia interpretare i racconti.
Nell'occasione l'azienda Mythos di Muggia presenterà anche l'olio e le olive di Creta. Mythos Srl è una società nata per commercializzare prodotti alimentari provenienti dalla Grecia, in modo rapido e a prezzi eccezionali. I suoi fondatori si occupano degli stessi prodotti dal 1975, ed ora, con l’avvento di internet si vuole intraprendere una nuova strada per far conoscere i prodotti della terra greca ad una fascia più ampia di consumatori.
www.italiadelgusto.com
Posizionato fronte mare, nel cuore del centro storico, l'Albergo consente ai suoi ospiti di raggiungere in cinque minuti Piazza Unità d'Italia, il Teatro d'opera "Verdi" ed il Centro Congressi. Il ristorante Filoxenia offre una cucina tradizionale greca in un ambiente accogliente ed ospitale. Immersi in una calda atmosfera ellenica, si possono gustare le diverse specialità curate con grande professionalità da uno chef greco. Squisiti i dolci e i vini greci.
In questo contesto i giornalisti e i comunicatori del Comitato Europeo di Certificazione del Gusto, potranno conoscere la storia della presenza della Comunità Greca Orientale a Trieste.
La liberalizzazione dei traffici in Adriatico sancita con patente da Carlo VI del 1717, il trattato di Passorowitz con cui furono sviluppati i commerci attraverso Trieste tra l'Austria e l'impero ottomano, che comprendeva la Nazione greca (lo Stato greco non esisteva ancora), ma soprattutto l'editto dello stesso Carlo VI del 1719 col quale si dichiarava Trieste porto franco, posero le premesse per lo sviluppo dei commerci e l'insediamento di colonie di popoli di altre nazionalità presso la nostra città. Particolare rilevanza assunsero i negozianti di borsa, commercianti marittimi e molti benestanti bottegai provenienti da numerose regioni della Grecia.Uno dei primi greci fu Nicolò Mainati da Zante (1734): assieme ad altri venne a formare un'unica comunità dei greci ortodossi con una presenza minoritaria di illirici, oggi serbi.
Accompagnerà il 'racconto', la presentazione dei Borghi Europei del Gusto e del giornale online Paesaggi Ritrovati.it (che opera con il Patrocinio dell'Ente Nazionale Ellenico per il Turismo).
Un invito è stato rivolto anche al Consolato di Grecia di Trieste.
Toccherà poi alla buona cucina del Filoxenia interpretare i racconti.
Nell'occasione l'azienda Mythos di Muggia presenterà anche l'olio e le olive di Creta. Mythos Srl è una società nata per commercializzare prodotti alimentari provenienti dalla Grecia, in modo rapido e a prezzi eccezionali. I suoi fondatori si occupano degli stessi prodotti dal 1975, ed ora, con l’avvento di internet si vuole intraprendere una nuova strada per far conoscere i prodotti della terra greca ad una fascia più ampia di consumatori.
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martedì 24 novembre 2009
Ristorante Porto di Salvore
Savudrija (Salvore), con il suo faro, conosciuta anche come il punto piu estremo ad ovest della Croazia, e la prima destinazione turistica che incontrerete entrando nella parte croata dell’Istria.
L’attività turistica dell’area di Buje (Buie) affonda le proprie radici proprio in questa regione. Gli Austroungarici elessero Savudrija a loro stazione climatica e di villeggiatura preferita, cosa testimoniata dalle numerose ville e residenze per la villeggiatura sorte lungo la costa, e nelle quali, allora come oggi, trovano alloggio tanti turisti.
In una giornata un po’ balorda visto il tempo, abbiamo visitato Salvore e siamo finiti al ristorante Porto.
L’attuale gestione è lì da otto anni, e si può dire che il loro punto di forza è la freschezza del pesce, direttamente dal pescatore al consumatore, visto che loro possiedono una barca.
La loro esperienza, abbiamo parlato con la moglie, dura ormai da 20 anni: lei ha iniziato questo lavoro perché le piaceva il pesce, ed allora si sono specializzati. I clienti sono soprattutto italiani, austriaci e sloveni.
Dice di essere molto contenta perché sono fidelizzati, specialmente gli italiani: ritornano perché qui trovano sempre il pesce fresco.
Noi abbiamo preso un piccolo assaggino, e devo dire che hanno proprio ragione!
APP-RESTAURANT PORTO
Proprietari: Livio & Anka
Indirizzo: Luka 52475 Savudrija
Telefono: +385 52 759 213
E-Mail: ljanko@inet.hr
http://www.porto-salvore.com/
L’attività turistica dell’area di Buje (Buie) affonda le proprie radici proprio in questa regione. Gli Austroungarici elessero Savudrija a loro stazione climatica e di villeggiatura preferita, cosa testimoniata dalle numerose ville e residenze per la villeggiatura sorte lungo la costa, e nelle quali, allora come oggi, trovano alloggio tanti turisti.
In una giornata un po’ balorda visto il tempo, abbiamo visitato Salvore e siamo finiti al ristorante Porto.
L’attuale gestione è lì da otto anni, e si può dire che il loro punto di forza è la freschezza del pesce, direttamente dal pescatore al consumatore, visto che loro possiedono una barca.
La loro esperienza, abbiamo parlato con la moglie, dura ormai da 20 anni: lei ha iniziato questo lavoro perché le piaceva il pesce, ed allora si sono specializzati. I clienti sono soprattutto italiani, austriaci e sloveni.
Dice di essere molto contenta perché sono fidelizzati, specialmente gli italiani: ritornano perché qui trovano sempre il pesce fresco.
Noi abbiamo preso un piccolo assaggino, e devo dire che hanno proprio ragione!
APP-RESTAURANT PORTO
Proprietari: Livio & Anka
Indirizzo: Luka 52475 Savudrija
Telefono: +385 52 759 213
E-Mail: ljanko@inet.hr
http://www.porto-salvore.com/
sabato 21 novembre 2009
Villa Rosetta, l’incanto della sogliola
A Salvore, Zambrattia, fuori da tutte le rotte ma vicino a tutto ciò che conta come: il verde dei pini marittimi, l`azzurro del mare Adriatico, la tranquillità per chi la cerca e lo svago per chi lo vuole. Vacanza, mare, spiaggia, Istria, Croazia e ospitalità sono i termini per esprimere ciò che questo piccolo hotel rappresenta.
Il nuovissimo hotel Villa Rosetta a 50 m dalla spiaggia, costruito e gestito dai proprietari Rosetta e Marko e' aperto nel gennaio 2007. E' una piccola struttura di charme con 23 stanze e 1 suite di lusso. Forse, nonostante loro si lamentino, il fatto che siano in una strada secondaria rende questo posto speciale.
All’interno dell`hotel trovate il ristorante gestito direttamente dai proprietari, che danno così un seguito alla tradizione gastronomica familiare.
Oggi il nuovo ristorante, il ristorante Maruzza, dal nome della nonna, sinonimo di “mangiare bene“ e di cura e rispetto per gli ingredienti genuini, propone piatti di cucina creativa mediterranea e piatti di cucina tradizionale della costa istriana con particolare attenzione per gli ingredienti rigorosamente genuini e del territorio. Naturalmente specializzato in pesce, sforna prodotti propri come il pane casereccio, i dolci, la pasta artigianale, l`olio extravergine d’oliva, ed il famoso liquore nocino di Rosetta.
La lista vini è basata su vini del territorio istriano con una selezione dei migliori e alcuni stranieri. Sono a disposizione per colazioni di lavoro, matrimoni (per 70 persone), cresime, comunioni, battesimi e anniversari.
Quando ci siamo stati, abbiamo voluto onorare la fatica di Rosetta, un libro dedicato alle ricette di sogliola, ed abbiamo deciso di assaggiare. Io ho preso la sogliola cotta nel burro, una vecchia ricetta che si usava la vigilia di Natale, accompagnata da verdurine e bagnata da una malvasia che ci ha consigliato il maitre, Una favola.
Ricordatevi che hanno offerte per le feste e anche last minute: in questo periodo non c’è davvero calca.
HOTEL VILLA ROSETTACrvena Uvala 31, Zambratija 52475 SAVUDRIJA (SALVORE) – CROATIA TEL +385 52 725710FAX +385 52 725720 E-mail: mailto:info@villarosetta.hr
http://www.villarosetta.hr/index.html
Il nuovissimo hotel Villa Rosetta a 50 m dalla spiaggia, costruito e gestito dai proprietari Rosetta e Marko e' aperto nel gennaio 2007. E' una piccola struttura di charme con 23 stanze e 1 suite di lusso. Forse, nonostante loro si lamentino, il fatto che siano in una strada secondaria rende questo posto speciale.
All’interno dell`hotel trovate il ristorante gestito direttamente dai proprietari, che danno così un seguito alla tradizione gastronomica familiare.
Oggi il nuovo ristorante, il ristorante Maruzza, dal nome della nonna, sinonimo di “mangiare bene“ e di cura e rispetto per gli ingredienti genuini, propone piatti di cucina creativa mediterranea e piatti di cucina tradizionale della costa istriana con particolare attenzione per gli ingredienti rigorosamente genuini e del territorio. Naturalmente specializzato in pesce, sforna prodotti propri come il pane casereccio, i dolci, la pasta artigianale, l`olio extravergine d’oliva, ed il famoso liquore nocino di Rosetta.
La lista vini è basata su vini del territorio istriano con una selezione dei migliori e alcuni stranieri. Sono a disposizione per colazioni di lavoro, matrimoni (per 70 persone), cresime, comunioni, battesimi e anniversari.
Quando ci siamo stati, abbiamo voluto onorare la fatica di Rosetta, un libro dedicato alle ricette di sogliola, ed abbiamo deciso di assaggiare. Io ho preso la sogliola cotta nel burro, una vecchia ricetta che si usava la vigilia di Natale, accompagnata da verdurine e bagnata da una malvasia che ci ha consigliato il maitre, Una favola.
Ricordatevi che hanno offerte per le feste e anche last minute: in questo periodo non c’è davvero calca.
HOTEL VILLA ROSETTACrvena Uvala 31, Zambratija 52475 SAVUDRIJA (SALVORE) – CROATIA TEL +385 52 725710FAX +385 52 725720 E-mail: mailto:info@villarosetta.hr
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venerdì 20 novembre 2009
Zigante, un mostro di bontà
La terra grigia e argillosa dell'entroterra istriano, l'ombroso e umido bosco di Montona sugli argini del fiume Quieto e il clima mite senza oscillazioni di temperature hanno offerto un posto ideale per lo sviluppo di un frutto molto esigente, il "Tuber magnatum pico", più comunemente conosciuto come "tartufo bianco", il più pregiato e stimato di tutti i tartufi. Abbiamo avuto diverse occasioni di assaggiare i tartufi, e dobbiamo dire che hanno ragione a servire questa delizia.
L'azienda "CEA trade S.r.l." e la prima e l'unica azienda in Istria e in Croazia che si occupa della conservazione, preparazione e vendita dei tartufi.
Si tratta di una produzione artigianale di alta qualità che fa uso di tecnologie avanzate e presenta un prodotto altamente accurato e sottoposto a severi controlli.
Vengono commercializzati allo stato fresco e lavorati, il tartufo bianco autunnale e il tartufo nero estivo provenienti dalle boscose vallate della regione istriana. Il clima favorevole e la particolare composizione dei terreni contribuiscono allo sviluppo di esemplari molto pregiati per profumo e sapore. La qualità di tutta la gamma dei prodotti è garantita dal marchio registrato "ZIGANTE TARTUFI".
Il tartufo bianco (Tuber Magnatum Pico) è la qualità più pregiata e raggiunge le maggiori dimensioni.
Si tratta di un tartufo dai colori giallo-marrone, verde o grigioverde. Il suo odore e il suo aroma, che sono più intensi che nelle altre specie, dipende della pianta con la quale vive in simbiosi.
Viene estratto nel periodo tra ottobre e la fine di dicembre (stagione del tartufo bianco) quando può venir acquistato allo stato fresco. I posti d'estrazione del tartufo in Istria sono situati attorno alla località di Levade, precisamente nei pressi del bosco di Montona e nella valle del fiume Quieto.
Questa specie di tartufo esige un clima specifico, un terreno di qualità e una determinata specie di piante con le quali vive in simbiosi. Cresce sotto la superficie del terreno e in superficie non lascia alcuna traccia. Viene estratto ad una profondità di circa 15 centimetri e lo si cerca, come le altre specie di tartufi, per mezzo di cani appositamente addestrati. La grandezza del tartufo bianco varia dalle dimensioni di una ciliegia a quelle di una mela.
Il tartufo più grande al mondo pesava 1,310 chilogrammi e come tale e stato iscritto nel libro Guinness dei record. E' stato estratto dal signor Giancarlo Zigante il 2 novembre 1999 nei pressi di Levade.
C.E.A. TRADE srl
Portoroska 15, Plovanija
52460 Buje – Istria – Croazia
office@zigantetartufi.comtel. ++385 52 777 409/410fax. ++385 52 777 111
http://www.zigantetartufi.com/ita/index.php3
L'azienda "CEA trade S.r.l." e la prima e l'unica azienda in Istria e in Croazia che si occupa della conservazione, preparazione e vendita dei tartufi.
Si tratta di una produzione artigianale di alta qualità che fa uso di tecnologie avanzate e presenta un prodotto altamente accurato e sottoposto a severi controlli.
Vengono commercializzati allo stato fresco e lavorati, il tartufo bianco autunnale e il tartufo nero estivo provenienti dalle boscose vallate della regione istriana. Il clima favorevole e la particolare composizione dei terreni contribuiscono allo sviluppo di esemplari molto pregiati per profumo e sapore. La qualità di tutta la gamma dei prodotti è garantita dal marchio registrato "ZIGANTE TARTUFI".
Il tartufo bianco (Tuber Magnatum Pico) è la qualità più pregiata e raggiunge le maggiori dimensioni.
Si tratta di un tartufo dai colori giallo-marrone, verde o grigioverde. Il suo odore e il suo aroma, che sono più intensi che nelle altre specie, dipende della pianta con la quale vive in simbiosi.
Viene estratto nel periodo tra ottobre e la fine di dicembre (stagione del tartufo bianco) quando può venir acquistato allo stato fresco. I posti d'estrazione del tartufo in Istria sono situati attorno alla località di Levade, precisamente nei pressi del bosco di Montona e nella valle del fiume Quieto.
Questa specie di tartufo esige un clima specifico, un terreno di qualità e una determinata specie di piante con le quali vive in simbiosi. Cresce sotto la superficie del terreno e in superficie non lascia alcuna traccia. Viene estratto ad una profondità di circa 15 centimetri e lo si cerca, come le altre specie di tartufi, per mezzo di cani appositamente addestrati. La grandezza del tartufo bianco varia dalle dimensioni di una ciliegia a quelle di una mela.
Il tartufo più grande al mondo pesava 1,310 chilogrammi e come tale e stato iscritto nel libro Guinness dei record. E' stato estratto dal signor Giancarlo Zigante il 2 novembre 1999 nei pressi di Levade.
C.E.A. TRADE srl
Portoroska 15, Plovanija
52460 Buje – Istria – Croazia
office@zigantetartufi.comtel. ++385 52 777 409/410fax. ++385 52 777 111
http://www.zigantetartufi.com/ita/index.php3
Ristorante Toni, un posto dove si insegna a cucinare bene
Abbiamo incontrato in una mattina di pioggia Paolo Paoletic, in quel di Zambrattia di Salvore, praticamente sulla strada che da Umago porta a Punta Salvore. Un tipo molto particolare ed interessante, che val la pena di conoscere.
Lui ha aperto il ristorante negli anni ’70 e già allora si fece un nome, ed adesso continua il figlio Ivan, perché Paolo ha deciso di insegnare la sua tecnica particolare di cucina, sia mostrando in pratica come fa (in questi giorni sta andando a Zagabria e poi a Vienna, per cui è difficilino riuscire a parlarci), che mettendo per iscritto in un libro la sua esperienza e le sue idee. Detto in parole povere, la sua è una cucina semplice, personalizzata, che utilizza materie prime personalmente scelte e non fa nessuna confusione di gusti. Tutto ciò non ne fa un solone, anzi è aperto al confronto ed alla discussione, perché saggiamente dice che non si finisce mai di imparare. E poi trova anche il tempo per dipingere.
Ora che il testimone del ristorante è passato ad Ivan, si nota l’impronta paterna, ma anche il figlio non scherza: ne sono testimoni i diversi riconoscimenti ottenuti.
La cucina del Ristorante Toni si basa, com’è logico, sul pesce (crudo, cotto, marinato) e su una cucina tradizionale e rivisitata in modo creativo per adattarsi ai tempi moderni ed agli insegnamenti del grande genitore. Il tutto orgogliosamente accompagnato dai vini locali e regionali ben scelti.
Il ristorante è aperto tutto l’anno, a parte qualche settimana di ferie che serve a far mandare in vacanza i dipendenti. Pensiamo che sia una buona cosa farci una puntatina, e, per chi ha tempo, ci sono disponibili anche alcune camere.
Paolo, per la sua maestria, è stato invitato al Festival Europeo del Gusto che si terrà in Istria.
RISTORANTE TONI, VL. IVAN PAOLETIĆ
SIPARSKA 8, ZAMBRATIJA
52475 Savudrija (Salvore)Tel/Fax:052 / 759570
Mobitel:091 / 1759597
E-mail: toni@pu.t-com.hr
Lui ha aperto il ristorante negli anni ’70 e già allora si fece un nome, ed adesso continua il figlio Ivan, perché Paolo ha deciso di insegnare la sua tecnica particolare di cucina, sia mostrando in pratica come fa (in questi giorni sta andando a Zagabria e poi a Vienna, per cui è difficilino riuscire a parlarci), che mettendo per iscritto in un libro la sua esperienza e le sue idee. Detto in parole povere, la sua è una cucina semplice, personalizzata, che utilizza materie prime personalmente scelte e non fa nessuna confusione di gusti. Tutto ciò non ne fa un solone, anzi è aperto al confronto ed alla discussione, perché saggiamente dice che non si finisce mai di imparare. E poi trova anche il tempo per dipingere.
Ora che il testimone del ristorante è passato ad Ivan, si nota l’impronta paterna, ma anche il figlio non scherza: ne sono testimoni i diversi riconoscimenti ottenuti.
La cucina del Ristorante Toni si basa, com’è logico, sul pesce (crudo, cotto, marinato) e su una cucina tradizionale e rivisitata in modo creativo per adattarsi ai tempi moderni ed agli insegnamenti del grande genitore. Il tutto orgogliosamente accompagnato dai vini locali e regionali ben scelti.
Il ristorante è aperto tutto l’anno, a parte qualche settimana di ferie che serve a far mandare in vacanza i dipendenti. Pensiamo che sia una buona cosa farci una puntatina, e, per chi ha tempo, ci sono disponibili anche alcune camere.
Paolo, per la sua maestria, è stato invitato al Festival Europeo del Gusto che si terrà in Istria.
RISTORANTE TONI, VL. IVAN PAOLETIĆ
SIPARSKA 8, ZAMBRATIJA
52475 Savudrija (Salvore)Tel/Fax:052 / 759570
Mobitel:091 / 1759597
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giovedì 19 novembre 2009
Trattoria Da Sergio a Buie
Eravamo in quel di Buie, in Istria, accompagnati da Walter Bassanese dell’Ufficio Turistico, cui avevamo chiesto di una trattoria alla buona, senza pretese ma dove si mangiasse bene. Poche volte come stavolta dobbiamo dire che l’apparenza inganna.
Su internet abbiamo trovato:
“Ambiente accogliente, cucina di ottimo livello (sia di terra che di mare) - consigliati i fusi con gamberoni e funghi - il sig. Sergio è una persona squisita - prezzi nella media, ma qualità e presentazione dei piatti veramente sopra la media!”
In un primo momento il pensiero è stato “Che Dio ce la mandi buona!”, e sbagliavamo di grosso. Il commento su riportato possiamo sottoscriverlo senza remore.
Noi abbiamo mangiato un antipasto di pesce istriano (alici, sardee in saor, bacalà mantecato, e dell’altro squisito ma non ricordo il nome). Poi l’entrata trionfale: sampietro al forno con tartufo bianco d’Istria, accompagnato da erbette di campo e patate lesse.
Commento dell’esperto: “Un equilibrio splendido nel degustare il secondo piatto, in cui Sergio ha abbinato mare e terra in un connubio tra il tartufo ed un pesce che già da solo fa piatto, veramente delicato.” Gianni dixit.
Il tutto con un filo d’olio d’oliva di Bursic di Villanova e vini regionali, perché Sergio ci tiene ad usare e far apprezzare i sapori territoriali, e poi soliti caffè ed una grappa che abbiamo veramente apprezzato. Signorine carine e veramente alla mano.
Insomma, un posto da tener ben presente.
Ristorante SERGIO
Sergij Urbac
Indirizzo: Digitronska 21, 52460 Buje
T. +385 (0)52 772005
Su internet abbiamo trovato:
“Ambiente accogliente, cucina di ottimo livello (sia di terra che di mare) - consigliati i fusi con gamberoni e funghi - il sig. Sergio è una persona squisita - prezzi nella media, ma qualità e presentazione dei piatti veramente sopra la media!”
In un primo momento il pensiero è stato “Che Dio ce la mandi buona!”, e sbagliavamo di grosso. Il commento su riportato possiamo sottoscriverlo senza remore.
Noi abbiamo mangiato un antipasto di pesce istriano (alici, sardee in saor, bacalà mantecato, e dell’altro squisito ma non ricordo il nome). Poi l’entrata trionfale: sampietro al forno con tartufo bianco d’Istria, accompagnato da erbette di campo e patate lesse.
Commento dell’esperto: “Un equilibrio splendido nel degustare il secondo piatto, in cui Sergio ha abbinato mare e terra in un connubio tra il tartufo ed un pesce che già da solo fa piatto, veramente delicato.” Gianni dixit.
Il tutto con un filo d’olio d’oliva di Bursic di Villanova e vini regionali, perché Sergio ci tiene ad usare e far apprezzare i sapori territoriali, e poi soliti caffè ed una grappa che abbiamo veramente apprezzato. Signorine carine e veramente alla mano.
Insomma, un posto da tener ben presente.
Ristorante SERGIO
Sergij Urbac
Indirizzo: Digitronska 21, 52460 Buje
T. +385 (0)52 772005
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tartufo
L’agriturismo San Mauro di Libero Sinkovic
Appena sopra Momiano, si trova l’Agriturismo Sinkovic, la cui specialità è fare tantissimo prodotti in quantità non rilevanti e di assoluto livello.
Tanto per iniziare, appena entrati vi accolgono due maiali, uno di razza vietnamita avuto grazie a Moira Orfei, e uno di razza messicana, piuttosto voluminosi. Come guardiani sono inoffensivi e docili (ho notato che ubbidiscono in modo particolare alla padrona), e dicono siano piuttosto bravi come “cani” da tartufo.
Poi trovate Libero e la moglie, che ci hanno fatto fare il giro dell’azienda. Il primo spettacolo è lo scaffale pieno di marmellate di ogni tipo, composte, sottaceti, liquori, miele, sciroppi (ne ho visto uno di rape rosse), olio, birra. Perché pur producendo ottimi vini si fanno anche la birra in casa.
Poi c’è la cantina, non troppo grande in sintonia con la filosofia di casa. Il top della produzione è indubbiamente il Moscato di Momiano, ma anche la Malvasia istriana, il Terrano… La specialità è senza dubbio il Passito di Moscato di Momiano, che abbiamo assaggiato quasi religiosamente. Secondo l’esperto, una favola.
Questo nel ristorante, dove la signora ci ha spiegato che cucina i prodotti locali, soprattutto la carne, per i clienti che spesso si prenotano per essere sicuri di trovarla.
E poi c’è la distilleria, dove i due figli stavano allegramente travasando grappa: c’era un profumo di sentori floreali che sarei rimasto volentieri ad aiutarli. Non ho mai visto una cosa del genere, allegra ed accattivante.
C’è ancora da dire che per fortuna Libero e sua moglie ha trovato un valido aiuto nei figli, uno dei quali ha studiato a San Michele all’Adige, contribuendo a modernizzare tutto l’ambaradan di famiglia.
Anche Sinkovic è stato prescelto dall’Associazione Borghi Europei del Gusto ed è stato invitato a partecipare al Festival Europeo del Gusto che si terrà in Istria.
Agriturismo San Mauro
proprietario: Libero Sinković
San Mauro 157
52462 Momiano – Istria – Croazia
Tel. 00385 (0)52 779 033
Fax 00385 (0)52 721 380
e-mail: sinkovic@sinkovic.hr
www.sinkovic.hr/
Tanto per iniziare, appena entrati vi accolgono due maiali, uno di razza vietnamita avuto grazie a Moira Orfei, e uno di razza messicana, piuttosto voluminosi. Come guardiani sono inoffensivi e docili (ho notato che ubbidiscono in modo particolare alla padrona), e dicono siano piuttosto bravi come “cani” da tartufo.
Poi trovate Libero e la moglie, che ci hanno fatto fare il giro dell’azienda. Il primo spettacolo è lo scaffale pieno di marmellate di ogni tipo, composte, sottaceti, liquori, miele, sciroppi (ne ho visto uno di rape rosse), olio, birra. Perché pur producendo ottimi vini si fanno anche la birra in casa.
Poi c’è la cantina, non troppo grande in sintonia con la filosofia di casa. Il top della produzione è indubbiamente il Moscato di Momiano, ma anche la Malvasia istriana, il Terrano… La specialità è senza dubbio il Passito di Moscato di Momiano, che abbiamo assaggiato quasi religiosamente. Secondo l’esperto, una favola.
Questo nel ristorante, dove la signora ci ha spiegato che cucina i prodotti locali, soprattutto la carne, per i clienti che spesso si prenotano per essere sicuri di trovarla.
E poi c’è la distilleria, dove i due figli stavano allegramente travasando grappa: c’era un profumo di sentori floreali che sarei rimasto volentieri ad aiutarli. Non ho mai visto una cosa del genere, allegra ed accattivante.
C’è ancora da dire che per fortuna Libero e sua moglie ha trovato un valido aiuto nei figli, uno dei quali ha studiato a San Michele all’Adige, contribuendo a modernizzare tutto l’ambaradan di famiglia.
Anche Sinkovic è stato prescelto dall’Associazione Borghi Europei del Gusto ed è stato invitato a partecipare al Festival Europeo del Gusto che si terrà in Istria.
Agriturismo San Mauro
proprietario: Libero Sinković
San Mauro 157
52462 Momiano – Istria – Croazia
Tel. 00385 (0)52 779 033
Fax 00385 (0)52 721 380
e-mail: sinkovic@sinkovic.hr
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mercoledì 18 novembre 2009
Salvore, la punta estrema del territorio istriano
Il faro di Salvore protagonista del Festival Europeo del Gusto 2009
Il primo paese turistico che si incontra arrivando in Croazia dalla Slovenia, esattamente nella punta più occidentale della regione dell’Istria, è Salvore. Secondo un’antica leggenda, il nome della cittadina nasce nel 1177, anno in cui Otto, figlio dell’imperatore tedesco Barbarossa, combatté una battaglia navale contro le truppe del Papa Alessandro III a largo delle sue coste. Il giovane re, per sopravvivere, decise di nascondersi dentro una cisterna. “Salvo re” divenne così il toponimo di Salvore.
II paesaggio salvorino è ancora oggi conosciuto per la presenza di numerose “stanzie” nell’entroterra e per la presenza delle gru per le barche lungo la costa. Le prime sono piccoli centri abitati che già dai tempi antichi disponevano di capienti stalle ed altri edifici annessi. Spesso d'inverno vi soggiornavano i pastori della Cicceria. Nell'ambito delle locali stanzie oggi ci sono molti edifici che conservano i caratteri delle costruzioni di un tempo e ne ricordano i modi di vivere.
Le gru, invece, sono tanto diffuse a Salvore da far parte dello stemma della società turistica, accanto all’immagine del faro. Si tratta di strutture originariamente in legno, ma oggi presenti anche in ferro, su cui vengono appese le piccole imbarcazioni non ormeggiate in un porto sicuro, in modo tale da ripararle dalle mareggiate provocate dal libeccio, che da queste parti rappresenta il nemico numero uno dei pescatori. Per alzare le barche sopra il livello del mare, poi, si ricorre al sistema delle corde che girano su delle carrucole.
Oltre alla pastorizia e alla pesca, Salvore è però una cittadina che sviluppa la sua economia essenzialmente attorno al settore del turismo, sin dai secoli scorsi ed esattamente intorno al 1818, anno in cui venne messo in funzione il faro, la costruzione più occidentale dell’Istria, alto ben 36 metri. Gli Austroungarici fecero di questo luogo la loro stazione climatica e di villeggiatura preferita, costruendo ville e residenze lungo tutta la costa, dove ancora oggi possono trovare alloggio visitatori di ogni luogo.
Il clima che si può godere in questa regione infatti è unico. Tagliata in due dal quarantacinquesimo parallelo, che ne enfatizza la posizione geografica ideale, le quattro stagioni sono equamente spartite. Le primavere rigogliosamente verdi e gli autunni vermigli, le estati piacevoli e gli inverni miti. Le svariate strutture ricettive, i ristoranti, i luoghi di divertimento, le specialità enogastronomiche, come il pesce che qui è di casa, accompagnato inoltre dallo squisito vino istriano, completano questo attraente luogo di villeggiatura.
Per il turista curioso Salvore offre delle vere e proprie oasi di buona cucina. Villa Rosetta (00385 52 725710) offre le delizie di mare e di terra del suo ristorante, il Maruzza ( Rosetta ha appena scritto un libro di ricette sulla sogliola!). Nella piacevole atmosfera della Taverna Maruzzella, (00385 52 759147), circondati da legno, pietra ferro battuto e vecchie fotografie di famiglia che illustrano la tradizione della taverna vecchia 70 anni, potrete godere dei piatti di pesce preparati in modo tradizionale nel camino. Il Ristorante da Toni (00385 52 759570), da anni si evidenzia per la sua cucina d'acqua raffinata e creativa.
Al ristorante Porto (00385 52 759213) Livio Janko vi saprà 'coccolare' con la sua cucina di pesce e le sue specialità di mare (Calamari ripieni con asparagi e polenta - Pesce al forno - Capesante gratinate al forno, ecc.).Villa Vilola (00385 52 759940) è a pochi passi dal mare, nei pressi dell'affascinante borgo peschereccio di Zambratija. Qui vi delizierete con la cucina di terra e di mare, e anche con la pizza, degustata nella splendida cornice della taverna. A Salvore potrete visitare anche la Cantina di Moreno Degrassi (00385 52 759259) o lo spaccio del Prosciuttificio Pitip ( 00385 52 737013).
Il primo paese turistico che si incontra arrivando in Croazia dalla Slovenia, esattamente nella punta più occidentale della regione dell’Istria, è Salvore. Secondo un’antica leggenda, il nome della cittadina nasce nel 1177, anno in cui Otto, figlio dell’imperatore tedesco Barbarossa, combatté una battaglia navale contro le truppe del Papa Alessandro III a largo delle sue coste. Il giovane re, per sopravvivere, decise di nascondersi dentro una cisterna. “Salvo re” divenne così il toponimo di Salvore.
II paesaggio salvorino è ancora oggi conosciuto per la presenza di numerose “stanzie” nell’entroterra e per la presenza delle gru per le barche lungo la costa. Le prime sono piccoli centri abitati che già dai tempi antichi disponevano di capienti stalle ed altri edifici annessi. Spesso d'inverno vi soggiornavano i pastori della Cicceria. Nell'ambito delle locali stanzie oggi ci sono molti edifici che conservano i caratteri delle costruzioni di un tempo e ne ricordano i modi di vivere.
Le gru, invece, sono tanto diffuse a Salvore da far parte dello stemma della società turistica, accanto all’immagine del faro. Si tratta di strutture originariamente in legno, ma oggi presenti anche in ferro, su cui vengono appese le piccole imbarcazioni non ormeggiate in un porto sicuro, in modo tale da ripararle dalle mareggiate provocate dal libeccio, che da queste parti rappresenta il nemico numero uno dei pescatori. Per alzare le barche sopra il livello del mare, poi, si ricorre al sistema delle corde che girano su delle carrucole.
Oltre alla pastorizia e alla pesca, Salvore è però una cittadina che sviluppa la sua economia essenzialmente attorno al settore del turismo, sin dai secoli scorsi ed esattamente intorno al 1818, anno in cui venne messo in funzione il faro, la costruzione più occidentale dell’Istria, alto ben 36 metri. Gli Austroungarici fecero di questo luogo la loro stazione climatica e di villeggiatura preferita, costruendo ville e residenze lungo tutta la costa, dove ancora oggi possono trovare alloggio visitatori di ogni luogo.
Il clima che si può godere in questa regione infatti è unico. Tagliata in due dal quarantacinquesimo parallelo, che ne enfatizza la posizione geografica ideale, le quattro stagioni sono equamente spartite. Le primavere rigogliosamente verdi e gli autunni vermigli, le estati piacevoli e gli inverni miti. Le svariate strutture ricettive, i ristoranti, i luoghi di divertimento, le specialità enogastronomiche, come il pesce che qui è di casa, accompagnato inoltre dallo squisito vino istriano, completano questo attraente luogo di villeggiatura.
Per il turista curioso Salvore offre delle vere e proprie oasi di buona cucina. Villa Rosetta (00385 52 725710) offre le delizie di mare e di terra del suo ristorante, il Maruzza ( Rosetta ha appena scritto un libro di ricette sulla sogliola!). Nella piacevole atmosfera della Taverna Maruzzella, (00385 52 759147), circondati da legno, pietra ferro battuto e vecchie fotografie di famiglia che illustrano la tradizione della taverna vecchia 70 anni, potrete godere dei piatti di pesce preparati in modo tradizionale nel camino. Il Ristorante da Toni (00385 52 759570), da anni si evidenzia per la sua cucina d'acqua raffinata e creativa.
Al ristorante Porto (00385 52 759213) Livio Janko vi saprà 'coccolare' con la sua cucina di pesce e le sue specialità di mare (Calamari ripieni con asparagi e polenta - Pesce al forno - Capesante gratinate al forno, ecc.).Villa Vilola (00385 52 759940) è a pochi passi dal mare, nei pressi dell'affascinante borgo peschereccio di Zambratija. Qui vi delizierete con la cucina di terra e di mare, e anche con la pizza, degustata nella splendida cornice della taverna. A Salvore potrete visitare anche la Cantina di Moreno Degrassi (00385 52 759259) o lo spaccio del Prosciuttificio Pitip ( 00385 52 737013).
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Taverna Maruzzella, una saga che viene da lontano
A Zambrattia, vicino Salvore, in Istria, la Taverna Maruzzella si nota subito, anche per nome decisamente partenopeo. E invece è una miscela veneto-croata di una dinastia di ristoratori di tutto rispetto.
Paolo Prodan, chef e patron, aveva aperto una pizzeria con questo nome, e l’ha mantenuto per il ristorante. La nonna si chiamava Maruzza, nome mantenuto per il locale di sua madre, e da qui il nome. Perché Paolo è la quarta generazione che si occupa di cucina, dal bisnonno in poi, che si tramanda nel tempo la tradizione, in questo caso aiutato anche dalla moglie..
Qui troviamo una cucina tradizionale, non troppo elaborata, soprattutto istriana a base di pesce (circa l’80%) e cucina dell’interno (tartufo, carne alla brace, paste fatte in casa, pane casareccio). Naturalmente ci sono influenze mediterranee, dovute alla vicinanza delle Venezie. Fa bella mostra di sé in sala un grande camino che viene utilizzato per cucinare sia la carne che il pesce.
L’ambiente è caldo ed accogliente (immaginatevi in una mattinata di pioggia e vento), e il titolare, seppur un poco riservato, è un tipo socievole ed alla mano.
La genuinità e la freschezza delle materie prime anche qui sono i punti basilari, con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Il tutto con un’ottima qualità e presentazione dei piatti. D’altronde, se il sangue non è acqua, la ristorazione di livello Paolo ce l’ha nel DNA. Si capisce anche solo guardando in depliant di presentazione, signorile ed accattivante.
Sono aperti tutto l’anno, salvo qualche breve periodo di vacanza dopo l’Epifania.
Per la loro bravura e la loro storia, sono stati invitati al Festival Europeo del Gusto che si terrà in Istria.
Konoba - Taverna - Maruzzella
Indirizzo : Ungarija 2, 52475 Zambratija
Telefono : +385 52 759 147
Fax : +385 52 759 147
Mobile : +385 91 543 0753
E-mail : info@maruzzella-istra.com
Sito: http://www.maruzzella.hr/
Paolo Prodan, chef e patron, aveva aperto una pizzeria con questo nome, e l’ha mantenuto per il ristorante. La nonna si chiamava Maruzza, nome mantenuto per il locale di sua madre, e da qui il nome. Perché Paolo è la quarta generazione che si occupa di cucina, dal bisnonno in poi, che si tramanda nel tempo la tradizione, in questo caso aiutato anche dalla moglie..
Qui troviamo una cucina tradizionale, non troppo elaborata, soprattutto istriana a base di pesce (circa l’80%) e cucina dell’interno (tartufo, carne alla brace, paste fatte in casa, pane casareccio). Naturalmente ci sono influenze mediterranee, dovute alla vicinanza delle Venezie. Fa bella mostra di sé in sala un grande camino che viene utilizzato per cucinare sia la carne che il pesce.
L’ambiente è caldo ed accogliente (immaginatevi in una mattinata di pioggia e vento), e il titolare, seppur un poco riservato, è un tipo socievole ed alla mano.
La genuinità e la freschezza delle materie prime anche qui sono i punti basilari, con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Il tutto con un’ottima qualità e presentazione dei piatti. D’altronde, se il sangue non è acqua, la ristorazione di livello Paolo ce l’ha nel DNA. Si capisce anche solo guardando in depliant di presentazione, signorile ed accattivante.
Sono aperti tutto l’anno, salvo qualche breve periodo di vacanza dopo l’Epifania.
Per la loro bravura e la loro storia, sono stati invitati al Festival Europeo del Gusto che si terrà in Istria.
Konoba - Taverna - Maruzzella
Indirizzo : Ungarija 2, 52475 Zambratija
Telefono : +385 52 759 147
Fax : +385 52 759 147
Mobile : +385 91 543 0753
E-mail : info@maruzzella-istra.com
Sito: http://www.maruzzella.hr/
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martedì 17 novembre 2009
I Violini di Umago, per gli amici i Violin de Umago
Abbiamo girovagato intorno a Salvore, in una giornata piovosa e ventosa, e all’interno siamo capitati al salumificio Pitip. Parlando col titolare, abbiamo scoperto una autentica miniera di gemme.
Il salumificio è stato fondato una quindicina di anni fa, ma attualmente è gestito da un italiano, per la precisione un bisiacco, che ha dato una spinta nuova, sia in termini di idee che di tecnologia. Ha ancora diverso lavoro da fare, anche se attualmente è in regola con le norme europee, ma lui vuole ancora migliorare perché gli eurocrati sono difficilmente prevedibili.
Sul fronte della materia prima, ha selezionato dei maiali austriaci per assicurarsi qualità e continuità di fornitura per avere una quantità economicamente lavorabile. L’allevamento è affidato a coltivatori locali, ma si nota ancora una certa diversità sui risultati ottenuti, perché ognuno pratica l’allevamento in modo diverso. Quindi la standardizzazione è molto al di là dall’essere ottenuta.
Il fiore all’occhiello sono i prosciutti, ed in particolar modo i Violini di Umago, che abbiamo avuto occasione di apprezzare a Verona, stagionati secondo disciplinare 18 mesi, con un massimo di 24.
Ultima novità, il Saluto Istriano, un nuovo salume ottenuto utilizzando le parti nobili non diversamente utili: ne viene fuori un insaccato, a forma di cuore, di due diverse dimensioni, lavorato sul tipo della sopressa veneta.
E poi, pancetta, salami, salsicce….
E’ importante far notare che il lavoro qui è impostato sulla ripresa della tradizione locale che si stava perdendo, ed infatti i risultati sono ottimi, sia dal punto qualitativo che di soddisfazione commerciale.
Proprio perché sono bravi, quelli del Pitip sono stati invitati al Festival Europeo del Gusto che si tiene proprio in Istria.
Prosciuttificio PITIP
Franèeskija 52, 52475 Salvore - Croazia
TEL./FAX UFFICIO: +385 52 / 737 - 013
CELLULARE: +385 91 / 1737 - 015
VENDITA: +385 91 /5171 - 113
PER ORDINI DOPO L 'ORARIO DI LAVORO : +385 91/1737 - 014
e-mail: info@pitip.hr
http://www.pitip.hr/
Il salumificio è stato fondato una quindicina di anni fa, ma attualmente è gestito da un italiano, per la precisione un bisiacco, che ha dato una spinta nuova, sia in termini di idee che di tecnologia. Ha ancora diverso lavoro da fare, anche se attualmente è in regola con le norme europee, ma lui vuole ancora migliorare perché gli eurocrati sono difficilmente prevedibili.
Sul fronte della materia prima, ha selezionato dei maiali austriaci per assicurarsi qualità e continuità di fornitura per avere una quantità economicamente lavorabile. L’allevamento è affidato a coltivatori locali, ma si nota ancora una certa diversità sui risultati ottenuti, perché ognuno pratica l’allevamento in modo diverso. Quindi la standardizzazione è molto al di là dall’essere ottenuta.
Il fiore all’occhiello sono i prosciutti, ed in particolar modo i Violini di Umago, che abbiamo avuto occasione di apprezzare a Verona, stagionati secondo disciplinare 18 mesi, con un massimo di 24.
Ultima novità, il Saluto Istriano, un nuovo salume ottenuto utilizzando le parti nobili non diversamente utili: ne viene fuori un insaccato, a forma di cuore, di due diverse dimensioni, lavorato sul tipo della sopressa veneta.
E poi, pancetta, salami, salsicce….
E’ importante far notare che il lavoro qui è impostato sulla ripresa della tradizione locale che si stava perdendo, ed infatti i risultati sono ottimi, sia dal punto qualitativo che di soddisfazione commerciale.
Proprio perché sono bravi, quelli del Pitip sono stati invitati al Festival Europeo del Gusto che si tiene proprio in Istria.
Prosciuttificio PITIP
Franèeskija 52, 52475 Salvore - Croazia
TEL./FAX UFFICIO: +385 52 / 737 - 013
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PER ORDINI DOPO L 'ORARIO DI LAVORO : +385 91/1737 - 014
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sabato 14 novembre 2009
Olanda nascosta
Hidden Holland, l'Olanda nascosta quella che non conosciamo, è il tema lanciato per il 2008 dall'Ente Olandese per Turismo e Congressi, attraverso il sito istituzionale www.holland.com.
Piccole chicche, luoghi nascosti spesso sconosciuti agli stessi olandesi, contro gli stereotipi - zoccoli, tulipani, i grandi maestri della pittura e le città - che ne caratterizzano la personalità nell'immaginario comune.
Le molte cose che all'Olanda resta da svelare sono state selezionate e suddivise nel sito in tre temi principali: Cultura e Storia, Terra e Acqua, Gastronomia e Alloggio. La prima categoria comprende notizie su su luoghi di particolare interesse per la cultura o la storia del paese, come musei e siti architettonici. Di Terra e Acqua fanno parte informazioni sulle regioni legate a questi elementi più insolite d'Olanda. Infine, ristoranti e alloggi le particolarità gastronomiche e dell'accoglienza di questo paese.
Le 'perle' d'Olanda, sono tesori nascosti, per nulla familiari al turista medio. Qualche anticipazione: dormire all'interno di una botte di vino, cenare in una serra, raggiungere a piedi le isole della Frisia durante la bassa marea, un tuffo nel fiume Maas di Rotterdam... in bus e infine, una visita al centro più piccolo d'Olanda, Bronkhorst.
Zuid-Holland
Formaggi, mulini, polders, tulipani e una costa che sembra prolungarsi all'infinito. La provincia del Zuid-Holland offre tutto ciò che è tipicamente olandese. Rilassarsi in spiaggia, passeggiare lungo i canali storici o visitare uno dei numerosi musei e luoghi di interesse. Tutto questo è possibile. Godetevi i colori del famoso giardino floreale primaverili Keukenhof, il mercato del formaggio di Gouda, le ceramiche blu di Delft e i mulini a vento di Kinderdijk. Gli amanti della cultura verranno deliziati da una visita alle antiche città olandesi, con i loro musei e le bellissime attrazioni da abbinare al "Cuore Verde" delle cittadine costiere.
Noord-Holland
La provincia del Noord-Holland non smette mai di sorprendere chi la visita. Che siate attratti dalla pace e la quiete, dalle spiagge, dagli splendidi paesaggi, le cittadine storiche e i loro porti, è chiaro ovunque qui che l'acqua in questa provincia gioca un ruolo fondamentale e lega tra loro le varie attrazioni della provincia.
Flevoland
Vi servirà più di un giorno per scoprire le bellezze della regine Flevoland. Fatevi viziare in uno degli hotel della provincia dopo una giornata di scoperte, navigazione, shopping o dopo esservi tuffati nella straordinaria offerta culturale. In primavera vi raccomandiamo un hotel situato nel Noordoost Polder, dove potrete percorrere e ammirare la più lunga strada di tulipani d'Olanda. Se invece preferite soggiornare in un B&B nelle vicinanze dell' Oostvaardersplassen, sarete vicini alla zona dei laghi dove potete vedere moltissimi animali. In estate la costa è il posto perfetto. Scegliete uno dei numerosi parchi vacanza nei pressi del lago IJsselmeer o del piacevole lago Veluwemeer Lake.
Anche l’Olanda è stata invitata al Festival Europeo del gusto, che si terrà in Istria in dcembre.
www.holland.com/it
Piccole chicche, luoghi nascosti spesso sconosciuti agli stessi olandesi, contro gli stereotipi - zoccoli, tulipani, i grandi maestri della pittura e le città - che ne caratterizzano la personalità nell'immaginario comune.
Le molte cose che all'Olanda resta da svelare sono state selezionate e suddivise nel sito in tre temi principali: Cultura e Storia, Terra e Acqua, Gastronomia e Alloggio. La prima categoria comprende notizie su su luoghi di particolare interesse per la cultura o la storia del paese, come musei e siti architettonici. Di Terra e Acqua fanno parte informazioni sulle regioni legate a questi elementi più insolite d'Olanda. Infine, ristoranti e alloggi le particolarità gastronomiche e dell'accoglienza di questo paese.
Le 'perle' d'Olanda, sono tesori nascosti, per nulla familiari al turista medio. Qualche anticipazione: dormire all'interno di una botte di vino, cenare in una serra, raggiungere a piedi le isole della Frisia durante la bassa marea, un tuffo nel fiume Maas di Rotterdam... in bus e infine, una visita al centro più piccolo d'Olanda, Bronkhorst.
Zuid-Holland
Formaggi, mulini, polders, tulipani e una costa che sembra prolungarsi all'infinito. La provincia del Zuid-Holland offre tutto ciò che è tipicamente olandese. Rilassarsi in spiaggia, passeggiare lungo i canali storici o visitare uno dei numerosi musei e luoghi di interesse. Tutto questo è possibile. Godetevi i colori del famoso giardino floreale primaverili Keukenhof, il mercato del formaggio di Gouda, le ceramiche blu di Delft e i mulini a vento di Kinderdijk. Gli amanti della cultura verranno deliziati da una visita alle antiche città olandesi, con i loro musei e le bellissime attrazioni da abbinare al "Cuore Verde" delle cittadine costiere.
Noord-Holland
La provincia del Noord-Holland non smette mai di sorprendere chi la visita. Che siate attratti dalla pace e la quiete, dalle spiagge, dagli splendidi paesaggi, le cittadine storiche e i loro porti, è chiaro ovunque qui che l'acqua in questa provincia gioca un ruolo fondamentale e lega tra loro le varie attrazioni della provincia.
Flevoland
Vi servirà più di un giorno per scoprire le bellezze della regine Flevoland. Fatevi viziare in uno degli hotel della provincia dopo una giornata di scoperte, navigazione, shopping o dopo esservi tuffati nella straordinaria offerta culturale. In primavera vi raccomandiamo un hotel situato nel Noordoost Polder, dove potrete percorrere e ammirare la più lunga strada di tulipani d'Olanda. Se invece preferite soggiornare in un B&B nelle vicinanze dell' Oostvaardersplassen, sarete vicini alla zona dei laghi dove potete vedere moltissimi animali. In estate la costa è il posto perfetto. Scegliete uno dei numerosi parchi vacanza nei pressi del lago IJsselmeer o del piacevole lago Veluwemeer Lake.
Anche l’Olanda è stata invitata al Festival Europeo del gusto, che si terrà in Istria in dcembre.
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venerdì 13 novembre 2009
L’Albania, questa sconosciuta
Scrive Marjola Rukaj :
“L'Albania diventa una meta turistica, non solo per gli stessi albanesi, ma anche per gli stranieri. Punti di forza: infrastrutture migliorate, prezzi low cost e nuove politiche sui visti. Ancora assenti, però, adeguata promozione e politiche votate allo sviluppo del turismo
L'Albania inizia a diventare una meta turistica. E' questa la conclusione delle autorità albanesi e degli esperti di marketing turistico. Una volta uscita dalla cronaca nera dei media europei, mentre gli stereotipi negativi vengono consegnati al passato, l'Albania ritorna a essere una sconosciuta alle porte dell'Unione Europea, e come in molti amano definirla “l'ultimo mistero” di questa parte del mondo. L'estate 2008 si è conclusa con un bilancio positivo in ambito turistico, notevolmente superiore a quello degli anni scorsi.
Tra le mete preferite del turismo albanese al primo posto si trovano la natura e il mare, e per i vacanzieri del fine settimana anche le città d'arte. Le spiagge più frequentate sono state, come al solito, quelle di Durazzo, meta preferita dal "turismo patriottico" kosovaro, e tutta la costa meridionale, da Valona a Saranda. Molto meno frequentate le spiagge dell'Albania settentrionale. Questa parte del paese, nonostante le splendide montagne, rimane la meno frequentata e la meno esplorata anche dagli stessi albanesi. Tra le città d'arte la più visitata è stata Kruja, che ospita il castello dell'eroe nazionale Skanderbeg, poi Berat, da poco diventata patrimonio culturale dell'Unesco, Argirocastro, Butrint e Apollonia. Numerosi sono stati i turisti che hanno incluso un breve itinerario albanese durante le loro vacanze in Grecia o in Montenegro.
Secondo dati ufficiali l'Albania, tenendo conto di tutti i suoi punti di frontiera, è stata visitata nel periodo giugno-agosto da un milione e mezzo di persone, di cui 942 mila di nazionalità albanese e il resto di provenienza straniera. Tra gli stranieri un ventaglio di nazionalità, in particolar modo nord-europei ed est-europei dell'ex blocco socialista. Ma la cifra, molto ottimistica, rischia di venir confusa con quegli albanesi che, ormai cittadini degli stati di adozione, si recano in Albania per le vacanze di routine nel proprio paese. Bisogna considerare anche l'imprecisione delle statiche albanesi, un vero tallone d'Achille del paese, che indiscriminatamente calcolano tra i turisti anche gli albanesi entrati o usciti nel paese in questo periodo per diversi motivi e che trascorrono in Albania anche il resto dell'anno. Al tempo stesso, non si è in grado di dichiarare quanto sia valso alle casse albanesi il turismo degli ultimi mesi, e tanto meno di specificare quanto è stato speso al giorno da determinate categorie di turisti. Tuttavia, nonostante le critiche che gli esperti del turismo hanno fatto per la mancanza di una classificazione statistica, rimane il fatto che il turismo in Albania segna una notevole crescita rispetto al passato.
Spiaggia di Valona La novità di quest'anno è stato il fatto di essere riusciti ad andare oltre il turismo patriottico, proveniente dal Kosovo e dalle località albanofone della Macedonia. Per la prima volta l'Albania è stata inclusa nelle offerte di vacanza delle agenzie turistiche serbe, mentre quelli che si incontravano più spesso nelle spiagge del sud albanese, e in particolar modo a Valona e dintorni, erano macedoni slavi. I media albanesi hanno dedicato numerosi reportage ai macedoni che hanno scoperto quest'anno le spiagge del sud. Le opinioni sono state delle migliori, sia sulla qualità delle spiagge che sul servizio e sull'accoglienza albanese, tanto da far promettere a molti il ritorno; c'è stato invece da ridire sulla parte mancante dell'autostrada Fier – Valona, e sulle difficoltà linguistiche dei macedoni in un paese non slavo.
Secondo le opinioni degli esperti, espresse in vari dibattiti televisivi, risulta che anche gli albanesi iniziano a preferire le vacanze nel proprio paese, dimostrando che la smania degli anni passati di vacanze turche o croate sta leggermente diminuendo.
Tra le cause della notevole crescita del turismo In Albania ci sono naturalmente le infrastrutture notevolmente migliorate, che rappresentano però solo i primi risultati di quell'enorme cantiere che è oggi l'Albania. Altri motivi sono stati di tipo economico, la recessione degli ultimi mesi, e i prezzi molto alti dei paesi vicini hanno fatto sì che l'offerta turistica albanese, decisamente low cost, risultasse più appetibile. Secondo esperti albanesi ha rappresentato un vantaggio anche il fatto che quest'anno dell'Albania si è parlato molto sui media internazionali, in occasione della proclamazione dell'indipendenza del Kosovo, dei negoziati di adesione del paese alla Nato, fatti che hanno aumentato la curiosità per il "Paese delle aquile". Anche gli ultimi sviluppi nei Balcani hanno influenzato l'orientamento dei turisti dei paesi vicini, come la disputa sul nome tra la Macedonia e la Grecia, che ha portato i turisti macedoni ad optare per l'Albania.
C'è davvero poco invece da elogiare nella promozione turistica, che lascia ancora molto a desiderare. Le strategie dello stato albanese per la promozione del turismo sono poco strutturate e molto dispendiose. E' difficile trovare dépliant o informazioni turistiche sul paese, mentre l'unico sforzo internazionale fatto dallo stato albanese è stato uno spot di qualche minuto, molto costoso, trasmesso per un paio di mesi dalla CNN, che mirava a illustrare le attrazioni turistiche albanesi, però in modo molto anonimo e poco convincente. Nel paese mancano centri di informazione, e nonostante il governo abbia più volte dichiarato la priorità del turismo, è evidente che tutte le strutture turistiche sono gestite dall'imprenditoria privata, fuori dai piani regolatori o dalle politiche riguardanti le località turistiche. Ciò fa sì che spesso i turisti si lamentino delle troppe discoteche all'aperto, o di città fatte a misura di giovani, poco accoglienti per le altre fasce d'età.
Ha sicuramente avuto un riscontro positivo la politica dell'abolizione dei visti, definitiva o temporanea per il periodo estivo, oltre che per i paesi dell'Unione Europea anche per i vicini balcanici, chiudendo un occhio davanti alle mancate politiche bilaterali.
Proprio la questione dei visti è stata al centro di diverse reazioni dell'ambasciatore russo in Albania, Aleksandr Priscepov, che ha più volte invitato il governo Berisha ad abolire i visti per i cittadini russi, che sono enormemente interessati all'Albania, a visitare le sue attrazioni turistiche e ad investire. I cittadini russi iniziano comunque a visitare il paese, passando per il punto di frontiera tra il Montenegro e l'Albania in cui non è richiesto il visto, mentre nel nord del paese vi sono già dei terreni che sono stati acquistati da cittadini russi.
L'Albania fatica a sbarazzarsi delle conseguenze del suo lungo isolamento e a costruirsi una cultura turistica, lasciata per ora tutta in mano ai privati. Ma secondo le stime dell'Organizzazione mondiale del turismo, il paese è destinato a migliorare velocemente dato il suo enorme potenziale che, se abbinato a politiche adeguate, inserirà il paese nel novero dei vicini "turistici" mediterranei. “
Città da visitare:
TIRANA
Tirana è la capitale dell'Albania dal 1920. È una città relativamente nuova, fondata nel 1614 da Sulejman Bargjini, un proprietario terriere della regione di quel tempo. La città ha cominciato a svilupparsi all'inizio del diciottesimo secolo.
Oggi Tirana non è soltanto la città più popolata dell’Albania, ma anche il centro politico ed economico più importante del paese.
Nel centro di Tirana, nella piazza di Scanderbeg, si trova la moschea di Ethem Bey, costruita durante gli anni 1789 - 1823, e la Torre dell’Orologio, con un’altezza di 35 metri, costruita nel 1830. Anche il Palazzo della Cultura, che alloggia il Teatro del Balletto e dell’Opera e la Biblioteca Nazionale, si trova nella piazza di Scanderbeg.
A Tirana ci sono inoltre altre istituzioni importanti come il Museo Storico Nazionale, il Museo dell’Archeologia, il Museo delle Scienze Naturali, il Museo di Filatelia Albanese, la Galleria Nazionale delle Belle Arti, il Centro di Cultura Internazionale, ecc. Dal “Cimitero dei Martiri” dove si trova il monumento “Nene Shqiperi” ("MadreAlbania") è possibile ammirare una bella vista della città. Anche il Mar Adriatico e la Montagna di Dajti sono vicini alla città. Un gran parco con un lago artificiale è situato nel sud della città. .
VALONA
Valona è una città marittima. Non è solo uno dei principali porti dell'Albania, ma ha anche una grande importanza storica: nel 1912 qui l'Assemblea Nazionale ha proclamato l'indipendenza dell’ Albania e vi ha fondato il primo governo nazionale diretto da Ismail Qemali. Su quest’evento si può sapere di più visitando il Museo dell'Indipendenza. Su una collina sopra la città si trova “Kuz Baba”, un posto religioso, da dove si può vedere la spiaggia e l’intera città.
BERAT
Berati è conosciuta come "la città dalle mille finestre” ed è classificata come città-museo. È costruita di fronte e sulle falde del Monte Tomorr. All'interno dei muri di castello si trovano case d'abitazione e anche il “Museo Onufri”, che contiene oggetti iconografici e pitture religiose di Onufri, uno dei più grandi pittori albanesi del XVI secolo. Nella parte vecchia della città si trovano alcune costruzioni religiose importanti, come chiese e moschee.
DURAZZO
Durazzo è la seconda più grande città dell'Albania. È stata fondata da colonizzatori greci di Corinto e Corfù nel 627 a.C. Nell'antichità era conosciuta col nome di Epidamnos e più tardi fu chiamata Dyrrachion. L’anfiteatro
è il suo più importante monumento; ha una capacità di 15.000 spettatori ed è il più grande dei Balcani; costruito nel secondo secolo D.C., contiene una cripta cristiana e mosaici rari. Fra il primo e il terzo secolo, Durazzo fu un porto importante e un centro commerciale lungo la Via Egnatia, fra Roma e Bisanzio (Costantinopoli). Dopo tantissimi terremoti, una gran parte dell'antica Durazzo è affondata nel mare o è crollata ed è stata successivamente costruita sopra le rovine. Oggi la città è conosciuta per la vicina spiaggia di Durazzo e per le calde acque marine.
KRUJA
Kruja è una città medioevale vicino Tirana. Il nome di Kruja è strettamente collegato con quello dell’eroe nazionale albanese, Giorgio Kastriotta Scanderbeg, che, nel quindicesimo secolo, ha combattuto contro gli ottomani per 25 anni consecutivi, difendendo la civilizzazione europea dalla loro minaccia. In un posto prominente e strategico vicino alla città, c’è il castello, ed il Museo di Scanderbeg (museo nazionale). Lunga la strada che porta al castello, si trova anche un bazar medievale.
KORCA
È la più grande città della zona sud-orientale dell'Albania. È situata sulle falde della montagna di Morava, 800 metri sul livello del mare; è diventata un centro importante dell'artigianato e del commercio nel XVIII secolo, a causa dello sviluppo del commercio con le regioni vicine. A Korça si trova il Museo delle Arti Medioevali, che rappresenta la cultura del popolo albanese. Vi si trovano anche il Museo Nazionale dell'Educazione, dove il 7 Marzo 1887 fu aperta la prima scuola di lingua albanese ed anche il nuovo museo " Collezioni di Bratko", con antiquariati dall'Estremo Oriente
POGRADEC
Pogradec è uno dei più incantevoli siti turistici in Albania, a causa della sua posizione sul Lago d’Ohri, e si caratterizza per la vista panoramica e l’acqua limpida del lago. In questo lago si trova il pesce di koran, simile alla trota. Oltre alla bella spiaggia, le vostre vacanze a Pogradec saranno rese più interessanti dall'escursione al centro turistico in Driloni (5 km verso est), circondato da alberi e piante ornamentali.
ARGIROCÀSTRO
È una delle città più importanti dell'Albania meridionale ed è stata dichiarata "Città Museo". È costruita sul pendio di una montagna ed è conosciuta per le sue caratteristiche vie strette, pavimentate con pietre. Le case hanno un’architettura caratteristica. Il castello svetta come un balcone sopra la città; questa posizione permette ai visitatori di ammirare un paesaggio molto bello. Il Museo Nazionale delle Armi è situato all'interno del castello, e vi sono mostrate le armi prodotte ed usate dagli albanesi nei tempi antichi.
SARANDA
La bella città di Saranda, che si trova nell’estremo sud dell’Albania, offre un'atmosfera particolare ed uno stile unico.
Situata davanti all’isola greca di Corfù, Saranda è visitata per gran parte da turisti che vengono qua a godere delle bellezze di questa località, precedentemente inaccessibili. Questo è, infatti, uno dei luoghi più turistici in Albania, preferito dalle coppie in "luna di miele". Vicino Saranda ci sono le rovine dell'antica città di Butrinti ed il parco con la fonte di “Occhio Blu".
SCUTARI
È una delle più importanti città della parte nord occidentale del paese. È situata vicino al lago omonimo, lungo la strada che conduce a Montenegro. È una città antica, con una ricca storia. Si possono trovare le vecchie case caratteristiche, nelle quali sono usati il legno ed altri motivi tradizionali. Vicino alla città si trova il castello di Rozafa, costruito su una collina rocciosa, da dove potete ammirare attraenti e belle vedute. Durante il vostro soggiorno, potete visitare il Museo Storico della città. Scutari è un buon punto per iniziare il vostro viaggio nelle Alpi albanesi.
Grazie alle iniziative della dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, l’Albania è stata invitata a partecipare in dicembre al Festival Europeo del Gusto, che si terrà in Istria (Croazia) a Buie, Salvore ed Umago.
“L'Albania diventa una meta turistica, non solo per gli stessi albanesi, ma anche per gli stranieri. Punti di forza: infrastrutture migliorate, prezzi low cost e nuove politiche sui visti. Ancora assenti, però, adeguata promozione e politiche votate allo sviluppo del turismo
L'Albania inizia a diventare una meta turistica. E' questa la conclusione delle autorità albanesi e degli esperti di marketing turistico. Una volta uscita dalla cronaca nera dei media europei, mentre gli stereotipi negativi vengono consegnati al passato, l'Albania ritorna a essere una sconosciuta alle porte dell'Unione Europea, e come in molti amano definirla “l'ultimo mistero” di questa parte del mondo. L'estate 2008 si è conclusa con un bilancio positivo in ambito turistico, notevolmente superiore a quello degli anni scorsi.
Tra le mete preferite del turismo albanese al primo posto si trovano la natura e il mare, e per i vacanzieri del fine settimana anche le città d'arte. Le spiagge più frequentate sono state, come al solito, quelle di Durazzo, meta preferita dal "turismo patriottico" kosovaro, e tutta la costa meridionale, da Valona a Saranda. Molto meno frequentate le spiagge dell'Albania settentrionale. Questa parte del paese, nonostante le splendide montagne, rimane la meno frequentata e la meno esplorata anche dagli stessi albanesi. Tra le città d'arte la più visitata è stata Kruja, che ospita il castello dell'eroe nazionale Skanderbeg, poi Berat, da poco diventata patrimonio culturale dell'Unesco, Argirocastro, Butrint e Apollonia. Numerosi sono stati i turisti che hanno incluso un breve itinerario albanese durante le loro vacanze in Grecia o in Montenegro.
Secondo dati ufficiali l'Albania, tenendo conto di tutti i suoi punti di frontiera, è stata visitata nel periodo giugno-agosto da un milione e mezzo di persone, di cui 942 mila di nazionalità albanese e il resto di provenienza straniera. Tra gli stranieri un ventaglio di nazionalità, in particolar modo nord-europei ed est-europei dell'ex blocco socialista. Ma la cifra, molto ottimistica, rischia di venir confusa con quegli albanesi che, ormai cittadini degli stati di adozione, si recano in Albania per le vacanze di routine nel proprio paese. Bisogna considerare anche l'imprecisione delle statiche albanesi, un vero tallone d'Achille del paese, che indiscriminatamente calcolano tra i turisti anche gli albanesi entrati o usciti nel paese in questo periodo per diversi motivi e che trascorrono in Albania anche il resto dell'anno. Al tempo stesso, non si è in grado di dichiarare quanto sia valso alle casse albanesi il turismo degli ultimi mesi, e tanto meno di specificare quanto è stato speso al giorno da determinate categorie di turisti. Tuttavia, nonostante le critiche che gli esperti del turismo hanno fatto per la mancanza di una classificazione statistica, rimane il fatto che il turismo in Albania segna una notevole crescita rispetto al passato.
Spiaggia di Valona La novità di quest'anno è stato il fatto di essere riusciti ad andare oltre il turismo patriottico, proveniente dal Kosovo e dalle località albanofone della Macedonia. Per la prima volta l'Albania è stata inclusa nelle offerte di vacanza delle agenzie turistiche serbe, mentre quelli che si incontravano più spesso nelle spiagge del sud albanese, e in particolar modo a Valona e dintorni, erano macedoni slavi. I media albanesi hanno dedicato numerosi reportage ai macedoni che hanno scoperto quest'anno le spiagge del sud. Le opinioni sono state delle migliori, sia sulla qualità delle spiagge che sul servizio e sull'accoglienza albanese, tanto da far promettere a molti il ritorno; c'è stato invece da ridire sulla parte mancante dell'autostrada Fier – Valona, e sulle difficoltà linguistiche dei macedoni in un paese non slavo.
Secondo le opinioni degli esperti, espresse in vari dibattiti televisivi, risulta che anche gli albanesi iniziano a preferire le vacanze nel proprio paese, dimostrando che la smania degli anni passati di vacanze turche o croate sta leggermente diminuendo.
Tra le cause della notevole crescita del turismo In Albania ci sono naturalmente le infrastrutture notevolmente migliorate, che rappresentano però solo i primi risultati di quell'enorme cantiere che è oggi l'Albania. Altri motivi sono stati di tipo economico, la recessione degli ultimi mesi, e i prezzi molto alti dei paesi vicini hanno fatto sì che l'offerta turistica albanese, decisamente low cost, risultasse più appetibile. Secondo esperti albanesi ha rappresentato un vantaggio anche il fatto che quest'anno dell'Albania si è parlato molto sui media internazionali, in occasione della proclamazione dell'indipendenza del Kosovo, dei negoziati di adesione del paese alla Nato, fatti che hanno aumentato la curiosità per il "Paese delle aquile". Anche gli ultimi sviluppi nei Balcani hanno influenzato l'orientamento dei turisti dei paesi vicini, come la disputa sul nome tra la Macedonia e la Grecia, che ha portato i turisti macedoni ad optare per l'Albania.
C'è davvero poco invece da elogiare nella promozione turistica, che lascia ancora molto a desiderare. Le strategie dello stato albanese per la promozione del turismo sono poco strutturate e molto dispendiose. E' difficile trovare dépliant o informazioni turistiche sul paese, mentre l'unico sforzo internazionale fatto dallo stato albanese è stato uno spot di qualche minuto, molto costoso, trasmesso per un paio di mesi dalla CNN, che mirava a illustrare le attrazioni turistiche albanesi, però in modo molto anonimo e poco convincente. Nel paese mancano centri di informazione, e nonostante il governo abbia più volte dichiarato la priorità del turismo, è evidente che tutte le strutture turistiche sono gestite dall'imprenditoria privata, fuori dai piani regolatori o dalle politiche riguardanti le località turistiche. Ciò fa sì che spesso i turisti si lamentino delle troppe discoteche all'aperto, o di città fatte a misura di giovani, poco accoglienti per le altre fasce d'età.
Ha sicuramente avuto un riscontro positivo la politica dell'abolizione dei visti, definitiva o temporanea per il periodo estivo, oltre che per i paesi dell'Unione Europea anche per i vicini balcanici, chiudendo un occhio davanti alle mancate politiche bilaterali.
Proprio la questione dei visti è stata al centro di diverse reazioni dell'ambasciatore russo in Albania, Aleksandr Priscepov, che ha più volte invitato il governo Berisha ad abolire i visti per i cittadini russi, che sono enormemente interessati all'Albania, a visitare le sue attrazioni turistiche e ad investire. I cittadini russi iniziano comunque a visitare il paese, passando per il punto di frontiera tra il Montenegro e l'Albania in cui non è richiesto il visto, mentre nel nord del paese vi sono già dei terreni che sono stati acquistati da cittadini russi.
L'Albania fatica a sbarazzarsi delle conseguenze del suo lungo isolamento e a costruirsi una cultura turistica, lasciata per ora tutta in mano ai privati. Ma secondo le stime dell'Organizzazione mondiale del turismo, il paese è destinato a migliorare velocemente dato il suo enorme potenziale che, se abbinato a politiche adeguate, inserirà il paese nel novero dei vicini "turistici" mediterranei. “
Città da visitare:
TIRANA
Tirana è la capitale dell'Albania dal 1920. È una città relativamente nuova, fondata nel 1614 da Sulejman Bargjini, un proprietario terriere della regione di quel tempo. La città ha cominciato a svilupparsi all'inizio del diciottesimo secolo.
Oggi Tirana non è soltanto la città più popolata dell’Albania, ma anche il centro politico ed economico più importante del paese.
Nel centro di Tirana, nella piazza di Scanderbeg, si trova la moschea di Ethem Bey, costruita durante gli anni 1789 - 1823, e la Torre dell’Orologio, con un’altezza di 35 metri, costruita nel 1830. Anche il Palazzo della Cultura, che alloggia il Teatro del Balletto e dell’Opera e la Biblioteca Nazionale, si trova nella piazza di Scanderbeg.
A Tirana ci sono inoltre altre istituzioni importanti come il Museo Storico Nazionale, il Museo dell’Archeologia, il Museo delle Scienze Naturali, il Museo di Filatelia Albanese, la Galleria Nazionale delle Belle Arti, il Centro di Cultura Internazionale, ecc. Dal “Cimitero dei Martiri” dove si trova il monumento “Nene Shqiperi” ("MadreAlbania") è possibile ammirare una bella vista della città. Anche il Mar Adriatico e la Montagna di Dajti sono vicini alla città. Un gran parco con un lago artificiale è situato nel sud della città. .
VALONA
Valona è una città marittima. Non è solo uno dei principali porti dell'Albania, ma ha anche una grande importanza storica: nel 1912 qui l'Assemblea Nazionale ha proclamato l'indipendenza dell’ Albania e vi ha fondato il primo governo nazionale diretto da Ismail Qemali. Su quest’evento si può sapere di più visitando il Museo dell'Indipendenza. Su una collina sopra la città si trova “Kuz Baba”, un posto religioso, da dove si può vedere la spiaggia e l’intera città.
BERAT
Berati è conosciuta come "la città dalle mille finestre” ed è classificata come città-museo. È costruita di fronte e sulle falde del Monte Tomorr. All'interno dei muri di castello si trovano case d'abitazione e anche il “Museo Onufri”, che contiene oggetti iconografici e pitture religiose di Onufri, uno dei più grandi pittori albanesi del XVI secolo. Nella parte vecchia della città si trovano alcune costruzioni religiose importanti, come chiese e moschee.
DURAZZO
Durazzo è la seconda più grande città dell'Albania. È stata fondata da colonizzatori greci di Corinto e Corfù nel 627 a.C. Nell'antichità era conosciuta col nome di Epidamnos e più tardi fu chiamata Dyrrachion. L’anfiteatro
è il suo più importante monumento; ha una capacità di 15.000 spettatori ed è il più grande dei Balcani; costruito nel secondo secolo D.C., contiene una cripta cristiana e mosaici rari. Fra il primo e il terzo secolo, Durazzo fu un porto importante e un centro commerciale lungo la Via Egnatia, fra Roma e Bisanzio (Costantinopoli). Dopo tantissimi terremoti, una gran parte dell'antica Durazzo è affondata nel mare o è crollata ed è stata successivamente costruita sopra le rovine. Oggi la città è conosciuta per la vicina spiaggia di Durazzo e per le calde acque marine.
KRUJA
Kruja è una città medioevale vicino Tirana. Il nome di Kruja è strettamente collegato con quello dell’eroe nazionale albanese, Giorgio Kastriotta Scanderbeg, che, nel quindicesimo secolo, ha combattuto contro gli ottomani per 25 anni consecutivi, difendendo la civilizzazione europea dalla loro minaccia. In un posto prominente e strategico vicino alla città, c’è il castello, ed il Museo di Scanderbeg (museo nazionale). Lunga la strada che porta al castello, si trova anche un bazar medievale.
KORCA
È la più grande città della zona sud-orientale dell'Albania. È situata sulle falde della montagna di Morava, 800 metri sul livello del mare; è diventata un centro importante dell'artigianato e del commercio nel XVIII secolo, a causa dello sviluppo del commercio con le regioni vicine. A Korça si trova il Museo delle Arti Medioevali, che rappresenta la cultura del popolo albanese. Vi si trovano anche il Museo Nazionale dell'Educazione, dove il 7 Marzo 1887 fu aperta la prima scuola di lingua albanese ed anche il nuovo museo " Collezioni di Bratko", con antiquariati dall'Estremo Oriente
POGRADEC
Pogradec è uno dei più incantevoli siti turistici in Albania, a causa della sua posizione sul Lago d’Ohri, e si caratterizza per la vista panoramica e l’acqua limpida del lago. In questo lago si trova il pesce di koran, simile alla trota. Oltre alla bella spiaggia, le vostre vacanze a Pogradec saranno rese più interessanti dall'escursione al centro turistico in Driloni (5 km verso est), circondato da alberi e piante ornamentali.
ARGIROCÀSTRO
È una delle città più importanti dell'Albania meridionale ed è stata dichiarata "Città Museo". È costruita sul pendio di una montagna ed è conosciuta per le sue caratteristiche vie strette, pavimentate con pietre. Le case hanno un’architettura caratteristica. Il castello svetta come un balcone sopra la città; questa posizione permette ai visitatori di ammirare un paesaggio molto bello. Il Museo Nazionale delle Armi è situato all'interno del castello, e vi sono mostrate le armi prodotte ed usate dagli albanesi nei tempi antichi.
SARANDA
La bella città di Saranda, che si trova nell’estremo sud dell’Albania, offre un'atmosfera particolare ed uno stile unico.
Situata davanti all’isola greca di Corfù, Saranda è visitata per gran parte da turisti che vengono qua a godere delle bellezze di questa località, precedentemente inaccessibili. Questo è, infatti, uno dei luoghi più turistici in Albania, preferito dalle coppie in "luna di miele". Vicino Saranda ci sono le rovine dell'antica città di Butrinti ed il parco con la fonte di “Occhio Blu".
SCUTARI
È una delle più importanti città della parte nord occidentale del paese. È situata vicino al lago omonimo, lungo la strada che conduce a Montenegro. È una città antica, con una ricca storia. Si possono trovare le vecchie case caratteristiche, nelle quali sono usati il legno ed altri motivi tradizionali. Vicino alla città si trova il castello di Rozafa, costruito su una collina rocciosa, da dove potete ammirare attraenti e belle vedute. Durante il vostro soggiorno, potete visitare il Museo Storico della città. Scutari è un buon punto per iniziare il vostro viaggio nelle Alpi albanesi.
Grazie alle iniziative della dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, l’Albania è stata invitata a partecipare in dicembre al Festival Europeo del Gusto, che si terrà in Istria (Croazia) a Buie, Salvore ed Umago.
mercoledì 11 novembre 2009
La Pasticceria Mariarosa a Bigolino
Abbiamo assaggiato i prodotti della Pasticceria Mariarosa, e dobbiamo dire che ci sono piaciuti.
La pasticceria era stata fondata dalla madre, da qui il nome, e ora il figlio continua l’attività.
La sua produzione riguarda i prodotti normali, ripresi dalla tradizione (farina di mais, eccetera), la pasticceria classica.
Ma abbiamo assaggiato anche alcuni prodotti innovativi, la mousse a base di panna montata, al cioccolato bianco, al lampone, crema al mascarpone, mousse al mirtillo, dolci all’amaretto bagnato al curacao.
Insomma, dolci classici, o ai frutti di bosco, o mousse, i suoi prodotti sono sempre buoni ed appetitosi.
Lui si trova all’incrocio della strada che arriva da San Giovanni, proprio all’inizio, dove quasi sfocia sulla piazza di Bigolino.
Pasticceria Maria Rosa Di Dalla Libera Luigi
31049 Valdobbiadene – Bigolino (TV)
7, VIA S. GIOVANNI
tel: 0423 980361
e-mail: pasticceriamariarosa@yahoo.it
La pasticceria era stata fondata dalla madre, da qui il nome, e ora il figlio continua l’attività.
La sua produzione riguarda i prodotti normali, ripresi dalla tradizione (farina di mais, eccetera), la pasticceria classica.
Ma abbiamo assaggiato anche alcuni prodotti innovativi, la mousse a base di panna montata, al cioccolato bianco, al lampone, crema al mascarpone, mousse al mirtillo, dolci all’amaretto bagnato al curacao.
Insomma, dolci classici, o ai frutti di bosco, o mousse, i suoi prodotti sono sempre buoni ed appetitosi.
Lui si trova all’incrocio della strada che arriva da San Giovanni, proprio all’inizio, dove quasi sfocia sulla piazza di Bigolino.
Pasticceria Maria Rosa Di Dalla Libera Luigi
31049 Valdobbiadene – Bigolino (TV)
7, VIA S. GIOVANNI
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Il Friuli Venezia Giulia al Festival Europeo del gusto in Istria
L'Italia del gusto proporrà al Festival Europeo del gusto che si terrà in Istria la prima settimana del mese di dicembre, i 'territori' più 'inediti' del Friuli Venezia Giulia, ove da tempo la rete di informazione sviluppa dei veri e propri piani di comunicazione territoriale con le proprie delegazioni.
'MedioFriuli con gusto' proporrà le eccellenze delle terre d'acqua (Varmo, Camino al Tagliamento, ecc.), partendo dalle esperienze dell'Azienda Agricola Tenuta di Belgrado, dell'Azienda Agricola Ferrin e della gastronomia artigiana L'Angolo dei Sapori.
Il Basso Friuli sarà rappresentato dai vini doc Latisana; l'Alto Livenza 'racconterà' le storie di pianura e di collina toccate dal fiume; la Trattoria Risorta di Muggia presenterà una selezione di eccellenze di mare e di terra (del Carso); l'Ostaria Bepi Meo e la macelleria di Roberto Manera guideranno le degustazioni di San Canzian d'Isonzo (borgo europeo del gusto), e della Bisiacaria; la montagna pordenonese non mancherà di stupire con la petina di Filippo Bier.
'MedioFriuli con gusto' proporrà le eccellenze delle terre d'acqua (Varmo, Camino al Tagliamento, ecc.), partendo dalle esperienze dell'Azienda Agricola Tenuta di Belgrado, dell'Azienda Agricola Ferrin e della gastronomia artigiana L'Angolo dei Sapori.
Il Basso Friuli sarà rappresentato dai vini doc Latisana; l'Alto Livenza 'racconterà' le storie di pianura e di collina toccate dal fiume; la Trattoria Risorta di Muggia presenterà una selezione di eccellenze di mare e di terra (del Carso); l'Ostaria Bepi Meo e la macelleria di Roberto Manera guideranno le degustazioni di San Canzian d'Isonzo (borgo europeo del gusto), e della Bisiacaria; la montagna pordenonese non mancherà di stupire con la petina di Filippo Bier.
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martedì 10 novembre 2009
Le Terre del Piave al Festival Europeo del Gusto in Istria
In una serata dedicata al convivio, Terre del Piave de l'Italia del Gusto ha proposto una serata a base di baccalà, a Pieve di Soligo.
La Pescheria Sartor ha 'pensato' alla materia prima: oltre ai vini dell'azienda di casa, si sono degustati un ottimo chardonnay 2009 della Cantina Goriska Brda (Slovenia) e la falanghina delle Cantine Papa di Benevento.
La serata è servita anche e soprattutto per dare gli ultimi ritocchi alla delegazione che parteciperà al Festival Europeo del Gusto in Istria. Faranno parte della 'squadra' il cuoco-macellaio Daniele Barattin (Macelleria Amica di Soligo), la Cantina Progettidivini di Farra di Soligo, l'Agriturismo Al Col di Follina, le Cantina Frozza e la Cantina di Walter Miotto di Colbertaldo di Vidor, la Pasticceria Maria Rosa di Luigi Dalla Libera di Bigolino di Valdobbiadene e il Panificio Piol di Refrontolo.
La Pescheria Sartor ha 'pensato' alla materia prima: oltre ai vini dell'azienda di casa, si sono degustati un ottimo chardonnay 2009 della Cantina Goriska Brda (Slovenia) e la falanghina delle Cantine Papa di Benevento.
La serata è servita anche e soprattutto per dare gli ultimi ritocchi alla delegazione che parteciperà al Festival Europeo del Gusto in Istria. Faranno parte della 'squadra' il cuoco-macellaio Daniele Barattin (Macelleria Amica di Soligo), la Cantina Progettidivini di Farra di Soligo, l'Agriturismo Al Col di Follina, le Cantina Frozza e la Cantina di Walter Miotto di Colbertaldo di Vidor, la Pasticceria Maria Rosa di Luigi Dalla Libera di Bigolino di Valdobbiadene e il Panificio Piol di Refrontolo.
domenica 8 novembre 2009
L’Osteria Posmon, un atto di coraggio
Posmon è un quartiere del comune di Montebelluna, posto a occidente dell'abitato. Il nome deriva da "Pos-Bon", cioè pozzo buono, perché ha la peculiarità di avere una falda acquifera che scorre sotto la sua superficie. La frequentazione del luogo sia ha già parecchi millenni indietro, ma soprattutto dal IX sec. a.C. con la popolazione dei Veneti. Numerosi sono i ritrovamenti archeologi che coprono un arco cronologico che va dal IX se. a.C. al II sec. d.C. Durante la dominazione della Serenissima vi furono erette diverse ville.
Proprio in questo quartiere, vicino all’incrocio fra Schiavonesca e la strada che scende da Mercato Vecchio, un giovane, Nicola Colbertaldo, ha avuto il coraggio di aprire un’osteria, stile di una volta in chiave moderna. Lui è validamente aiutato in questo dalla morosa Eleonora Rocco, perché ha avuto un discreto successo ed il lavoro da fare è tanto. Non parte da zero: qui c’era la vecchia locanda dei bisnonni e nonni, che lui ha pensato bene di risistemare. In pratica ha voluto provare un nuovo mestiere nel vecchio posto, visti i tempi, e sembra ci sia riuscito.
L’atmosfera la prima volta sciocca un poco, per via dei tavoli d’un tempo come nelle vecchie osterie, abbinati ad un banco più moderno.
Offre, e quando sono in mostra è difficile resistere, cicchetti, piatti tradizionali rivisitati a buon prezzo.
Per i vini, si va dalle “ombre” normali ad una carta dei vini ampia, cento etichette, che copre in pratica le Venezie, con la maggioranza del Veneto.
31044 Montebelluna (TV)
2, PIAZZA VERDI GIUSEPPE
tel: 0423 302603
Proprio in questo quartiere, vicino all’incrocio fra Schiavonesca e la strada che scende da Mercato Vecchio, un giovane, Nicola Colbertaldo, ha avuto il coraggio di aprire un’osteria, stile di una volta in chiave moderna. Lui è validamente aiutato in questo dalla morosa Eleonora Rocco, perché ha avuto un discreto successo ed il lavoro da fare è tanto. Non parte da zero: qui c’era la vecchia locanda dei bisnonni e nonni, che lui ha pensato bene di risistemare. In pratica ha voluto provare un nuovo mestiere nel vecchio posto, visti i tempi, e sembra ci sia riuscito.
L’atmosfera la prima volta sciocca un poco, per via dei tavoli d’un tempo come nelle vecchie osterie, abbinati ad un banco più moderno.
Offre, e quando sono in mostra è difficile resistere, cicchetti, piatti tradizionali rivisitati a buon prezzo.
Per i vini, si va dalle “ombre” normali ad una carta dei vini ampia, cento etichette, che copre in pratica le Venezie, con la maggioranza del Veneto.
31044 Montebelluna (TV)
2, PIAZZA VERDI GIUSEPPE
tel: 0423 302603
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sabato 7 novembre 2009
E Cipolotti fa le torte nuziali
In quest’ultimo periodo, anzi si può dire da qualche anno, molti panettieri si lamentano per vari motivi, dalla concorrenza della grande distribuzione alle tasse, alla scarsa propensione alla spesa dei consumatori.
Cipolotti no, perché si è ormai specializzato, oltre naturalmente al pane, nella produzione di pasticceria, specie per quel che riguarda le torte nuziali.
Dal 1956 produce a San Michele di Pive, in comune di Cimadolmo, artigianalmente ogni tipo di pane, antipasti salati per buffet, pasticceria fine, torte personalizzate per matrimoni e compleanni.
Vende al dettaglio in due negozi e offre fornitura per ristoranti, banchetti, feste e ricevimenti.
Sono oltre 50 anni che produce con passione più di quaranta tipi di pane: zoccoletto, ciabatta, baguette, Mantovane, al latte e all’olio d’oliva. La sua specialità e’ il pane casereccio, fragrante e croccante fuori e morbido dentro, ideale da tagliare a fette e servire caldo. E poi il pane Arabo, pan Buffetto e della Nonna, con Farina di Grano duro, con le Olive, la Spiga e il Ferrarese…
La sezione Pasticceria racchiude un assortimento di paste fresche e pasticcini mignon dove l’unicità del prodotto garantisce un sapore davvero genuino.
Ma il top sono le torte nuziali: mette a disposizione della clientela una vasta scelta tra Alzate Classiche o Americane di diverse misure e forme, con decorazioni particolari e sempre più originali. Soffici Pan di Spagna oppure Mille Foglie farciti di crema pasticceria.
Per chi come il sottoscritto ama i dolci sono proposte infine le bellissime Monoporzioni, davvero uniche ed originali, un’idea alternativa davvero originale
CIPOLOTTI SNC Panificio–Pasticceria
Via Garibaldi, 8 31010 – S. Michele di Piave (TV)
Tel 0422/743081 – Fax 0422/803840.
http://www.cipolotti.it/
e-mail: info@cipolotti.it
Cipolotti no, perché si è ormai specializzato, oltre naturalmente al pane, nella produzione di pasticceria, specie per quel che riguarda le torte nuziali.
Dal 1956 produce a San Michele di Pive, in comune di Cimadolmo, artigianalmente ogni tipo di pane, antipasti salati per buffet, pasticceria fine, torte personalizzate per matrimoni e compleanni.
Vende al dettaglio in due negozi e offre fornitura per ristoranti, banchetti, feste e ricevimenti.
Sono oltre 50 anni che produce con passione più di quaranta tipi di pane: zoccoletto, ciabatta, baguette, Mantovane, al latte e all’olio d’oliva. La sua specialità e’ il pane casereccio, fragrante e croccante fuori e morbido dentro, ideale da tagliare a fette e servire caldo. E poi il pane Arabo, pan Buffetto e della Nonna, con Farina di Grano duro, con le Olive, la Spiga e il Ferrarese…
La sezione Pasticceria racchiude un assortimento di paste fresche e pasticcini mignon dove l’unicità del prodotto garantisce un sapore davvero genuino.
Ma il top sono le torte nuziali: mette a disposizione della clientela una vasta scelta tra Alzate Classiche o Americane di diverse misure e forme, con decorazioni particolari e sempre più originali. Soffici Pan di Spagna oppure Mille Foglie farciti di crema pasticceria.
Per chi come il sottoscritto ama i dolci sono proposte infine le bellissime Monoporzioni, davvero uniche ed originali, un’idea alternativa davvero originale
CIPOLOTTI SNC Panificio–Pasticceria
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Tel 0422/743081 – Fax 0422/803840.
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venerdì 6 novembre 2009
Vinoterapia alla grande all’Hotel Kuerschner a Kötschach Mauthen
I primi trattamenti estetici di vinoterapia furono effettuati in Francia, nella zona di Bordeaux. Pioniere della vinoterapia è stata una donna, Mathilde Cathiard Thomas, figlia di viticoltori francesi e fondatrice della Caudalie, una azienda produttrice di creme e cosmetici di grande successo, tutti a base di uva, vinaccioli e foglie di vite.
La ricerca di Mathilde e di suo marito Bertrand parte dai semi dell’ uva, ricchi di polifenoli, ma considerati materia di scarto durante il processo di vinificazione.
Nacque poi una collaborazione con l’ Università di Bordeaux e il suo centro ricerca e si arriva alla scoperta delle proprietà anti-radicali dei polifenoli contenuti nei semi dell’ uva. Addirittura, le ricerche affermano che tali proprietà sarebbero più sviluppate ed efficaci di quelle contenute all’ interno della vitamina E, da sempre alleata della cosmesi e delle cure del corpo. Vino e benessere diviene così un binomio indissolubile.
Si trattava di una novità nel panorama del turismo enogastronomico, che coniuga perfettamente il binomio vino e salute, e rende manifesti una volta di più i benefici provenienti dal succo più amato al mondo divenendo la nuova tendenza cosmetica contro l’ invecchiamento cutaneo.
Tutti sappiamo che un bicchiere di vino rosso durante i pasti aiuta a prevenire le malattie cardiache, ma pochi sanno che alcune sostanze contenute nel vino aiutano a limitare il processo di invecchiamento.
Il segreto della vinoterapia è il polifenolo, una sostanza presente nell'uva che poi attraverso il processo di fermentazione viene estratto e lo si ritrova anche nel vino.
I polifenoli hanno delle potenti capacità antiossidanti, e con i vari trattamenti della vinoterapia quali lo scrub con le bucce dell'uva, i massaggi con l'olio di vinacciolo, le immersioni nel vino o le applicazioni dello stesso sulla pelle liberano quest'ultima dalle cellule morte dandole un aspetto luminoso e giovanile, disintossicano il corpo e stimolano la circolazione.
Kuerschner Vinoterapia
Il buon goccio per corpo e spirito
* 5 pernottamenti in camera doppia Cellon
* ricca prima colazione e cena
* 1 bagno alle vinacce
* 1 impacco alle vinacce
* 1 massaggio con oli aromatici alle vinacce
* 1 degustazione di vino
* Utilizzo del centro Fitness
* Partecipazione alla ginnastica speciale prevista nel programma
Settimanale
Barbara Klauß offre questo pacchetto da dicembre ad aprile inoltrato. Speriamo che basti il vino.
http://www.hotel-kuerschner.at/it-index.htm
info@hotel-kuerschner.at
A-9640 Kötschach-Mauthen . Schlanke Gasse 74
Tel: +43 (0)4715 259 . Fax: +43 (0)4715 349
La ricerca di Mathilde e di suo marito Bertrand parte dai semi dell’ uva, ricchi di polifenoli, ma considerati materia di scarto durante il processo di vinificazione.
Nacque poi una collaborazione con l’ Università di Bordeaux e il suo centro ricerca e si arriva alla scoperta delle proprietà anti-radicali dei polifenoli contenuti nei semi dell’ uva. Addirittura, le ricerche affermano che tali proprietà sarebbero più sviluppate ed efficaci di quelle contenute all’ interno della vitamina E, da sempre alleata della cosmesi e delle cure del corpo. Vino e benessere diviene così un binomio indissolubile.
Si trattava di una novità nel panorama del turismo enogastronomico, che coniuga perfettamente il binomio vino e salute, e rende manifesti una volta di più i benefici provenienti dal succo più amato al mondo divenendo la nuova tendenza cosmetica contro l’ invecchiamento cutaneo.
Tutti sappiamo che un bicchiere di vino rosso durante i pasti aiuta a prevenire le malattie cardiache, ma pochi sanno che alcune sostanze contenute nel vino aiutano a limitare il processo di invecchiamento.
Il segreto della vinoterapia è il polifenolo, una sostanza presente nell'uva che poi attraverso il processo di fermentazione viene estratto e lo si ritrova anche nel vino.
I polifenoli hanno delle potenti capacità antiossidanti, e con i vari trattamenti della vinoterapia quali lo scrub con le bucce dell'uva, i massaggi con l'olio di vinacciolo, le immersioni nel vino o le applicazioni dello stesso sulla pelle liberano quest'ultima dalle cellule morte dandole un aspetto luminoso e giovanile, disintossicano il corpo e stimolano la circolazione.
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* 5 pernottamenti in camera doppia Cellon
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* 1 degustazione di vino
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* Partecipazione alla ginnastica speciale prevista nel programma
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Barbara Klauß offre questo pacchetto da dicembre ad aprile inoltrato. Speriamo che basti il vino.
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Malga Agriturismo VALMENERA, la cucina cimbra nel posto più freddo d’Italia
Il suggerimento ci era stato dato da Paolo Campardi dell'azienda agricola Vigneti Borgo Cristo, che ha voluto presentarci un tipo un poco particolare.
Iniziamo dal luogo. Intanto la malga si trova in Valmenera, sull’altopiano del Cansiglio. Il Cansiglio (Canséi o Canséio in veneto locale) è un vasto altopiano prealpino situato tra le province di Belluno, Treviso e Pordenone.
L'altopiano si eleva rapidamente dalla pianura sottostante oltre i 1.000 m d'altitudine. Si tratta di una conca "coronata" da alcune cime rocciose: ad sud-ovest il Costa, la Cima Valsotta, il Millifret e il Pizzoc, ad est il gruppo del Cavallo, oltre il quale si trova il Piancavallo.
Sull'altopiano sono presenti vari fenomeni di origine carsica, in particolar modo doline e foibe. I più celebri sono il Bus de la Lum, il Bus della Genziana e l'Abisso del Col della Rizza; sono tutti e tre molto profondi, circa 200 m il primo, 585 m il secondo e 794 il terzo. Quasi tutto il suo territorio è ricoperto da selve che prendono nell'insieme il nome di bosco o foresta del Cansiglio.
Vasti spazi, ubicati soprattutto nella conca, sono adibiti a pascolo e ancor oggi vi si pratica la pastorizia (ovini e bovini soprattutto).
Nel 2005, nella parte bellunese del Cansiglio, precisamente nella località detta "Val Menera" è stata misurata la temperatura minima di -27,5 °C all'altitudine di 1028 metri slm., forse una delle temperature più basse mai registrate in Italia. E qui sta la baita, aperta tutto l’anno.
L'azienda è un complesso nuovo con caratteristiche innovative che oltre alla ristorazione offre alloggio in belle camere con servizi.
Offrono specialità della cucina tipica cimbra e i piatti tradizionali cucinati in modo casalingo: SPEZZATINO DI MANZO, lo SFORMATO D'AGNELLO DELL'ALPAGO, spiedo, pastin e formaggi alla piastra. Nella cantina ci sono ottimi vini regionali e del Collio.
Poi ci sono 16 posti letto in 7 camere singole o doppie con servizi (una stanza è attrezzata anche per disabili). Le camere sono tutte mansardate, dotate di servizi e di tutti i confort moderni.
Siccome è una malga, hanno un punto vendita dove si possono trovare insaccati e formaggi.
Poi, e qui c’entra Campardi, sono presenti nei giorni di mercoledì e sabato mattino con un Banco Vendita di prodotti caseari al Mercato di Conegliano Piazzale F.lli Zoppas (Stazione Autobus).
32010 Tambre, Via Pian Osteria, slm 1000
Tel. 0437.432056
http://www.webdolomiti.net/agriturismo/valmenera.htm
Iniziamo dal luogo. Intanto la malga si trova in Valmenera, sull’altopiano del Cansiglio. Il Cansiglio (Canséi o Canséio in veneto locale) è un vasto altopiano prealpino situato tra le province di Belluno, Treviso e Pordenone.
L'altopiano si eleva rapidamente dalla pianura sottostante oltre i 1.000 m d'altitudine. Si tratta di una conca "coronata" da alcune cime rocciose: ad sud-ovest il Costa, la Cima Valsotta, il Millifret e il Pizzoc, ad est il gruppo del Cavallo, oltre il quale si trova il Piancavallo.
Sull'altopiano sono presenti vari fenomeni di origine carsica, in particolar modo doline e foibe. I più celebri sono il Bus de la Lum, il Bus della Genziana e l'Abisso del Col della Rizza; sono tutti e tre molto profondi, circa 200 m il primo, 585 m il secondo e 794 il terzo. Quasi tutto il suo territorio è ricoperto da selve che prendono nell'insieme il nome di bosco o foresta del Cansiglio.
Vasti spazi, ubicati soprattutto nella conca, sono adibiti a pascolo e ancor oggi vi si pratica la pastorizia (ovini e bovini soprattutto).
Nel 2005, nella parte bellunese del Cansiglio, precisamente nella località detta "Val Menera" è stata misurata la temperatura minima di -27,5 °C all'altitudine di 1028 metri slm., forse una delle temperature più basse mai registrate in Italia. E qui sta la baita, aperta tutto l’anno.
L'azienda è un complesso nuovo con caratteristiche innovative che oltre alla ristorazione offre alloggio in belle camere con servizi.
Offrono specialità della cucina tipica cimbra e i piatti tradizionali cucinati in modo casalingo: SPEZZATINO DI MANZO, lo SFORMATO D'AGNELLO DELL'ALPAGO, spiedo, pastin e formaggi alla piastra. Nella cantina ci sono ottimi vini regionali e del Collio.
Poi ci sono 16 posti letto in 7 camere singole o doppie con servizi (una stanza è attrezzata anche per disabili). Le camere sono tutte mansardate, dotate di servizi e di tutti i confort moderni.
Siccome è una malga, hanno un punto vendita dove si possono trovare insaccati e formaggi.
Poi, e qui c’entra Campardi, sono presenti nei giorni di mercoledì e sabato mattino con un Banco Vendita di prodotti caseari al Mercato di Conegliano Piazzale F.lli Zoppas (Stazione Autobus).
32010 Tambre, Via Pian Osteria, slm 1000
Tel. 0437.432056
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mercoledì 4 novembre 2009
La Trattoria Da Ciccio a Caerano di San Marco
Siamo stati una sera per lavoro alla trattoria Da Ciccio a Caerano. Sinceramente c’eravamo già stati, ma eravamo troppo stanchi quella volta per apprezzare questo posto come merita. Era d’estate, ed eravamo contenti di cenare all’aperto, dopo una giornata bollente.
Invece stavolta ci ha ricevuto Pino Spadetto in persona, che è stato prodigo nelle spiegazioni. Lui si trova qui ormai da otto anni, proprio ai confini con Contea, in comune di Montebelluna: trovarlo è semplice: venendo da Castelfranco sulla Caeranese, si prende l’indicazione per Montebelluna, e appena dopo l’incrocio si è arrivati. Qui si è fatto un nome per le carni, ed ora abbiamo capito perché.
Oltre a materie prime eccellenti, lui le cucina sullo spiedo verticale, allontanando le carni dopo cotte per mantenerle belle calde.
Il ristorante è costituito da un'unica sala centrale da circa 140 posti, per banchetti, per colazioni di lavoro e per le vostre cene intime.
La carne (maiale, agnello, manzo, vitella, pollo, tacchino) viene appesa allo spiedo per poi venir messa a ruotare accanto al fuoco. La carne viene cotta attraverso un innovativo metodo di cottura: lo spiedo verticale. La cottura avviene a diretto contatto con il fuoco in modo da rendere la carne straordinariamente saporita, da una parte proprio per la lentissima cottura (la parte più interna arriva ad essere cotta dopo diverse ore...), dall'altra perché i grassi che si sciolgono e, in generale i condimenti, tendono a scivolare lungo la carne donandole sapore e gusto. In seguito viene tagliata a fettine e poi servita.
Noi abbiamo avuto: costicine, coniglio,pollo, picanha di manzo, pancetta, musetto, e in più sullo spiedo c’era un ananas, che ci è stato offerto come dessert. Questo ananas era delizioso, caramellato al fuoco, con un gusto piene di frutta matura.
Via Cal Larga n.2 - 31031, Caerano San Marco (TV)
Tel / Fax 0423 85543
http://www.daciccio.it/
Invece stavolta ci ha ricevuto Pino Spadetto in persona, che è stato prodigo nelle spiegazioni. Lui si trova qui ormai da otto anni, proprio ai confini con Contea, in comune di Montebelluna: trovarlo è semplice: venendo da Castelfranco sulla Caeranese, si prende l’indicazione per Montebelluna, e appena dopo l’incrocio si è arrivati. Qui si è fatto un nome per le carni, ed ora abbiamo capito perché.
Oltre a materie prime eccellenti, lui le cucina sullo spiedo verticale, allontanando le carni dopo cotte per mantenerle belle calde.
Il ristorante è costituito da un'unica sala centrale da circa 140 posti, per banchetti, per colazioni di lavoro e per le vostre cene intime.
La carne (maiale, agnello, manzo, vitella, pollo, tacchino) viene appesa allo spiedo per poi venir messa a ruotare accanto al fuoco. La carne viene cotta attraverso un innovativo metodo di cottura: lo spiedo verticale. La cottura avviene a diretto contatto con il fuoco in modo da rendere la carne straordinariamente saporita, da una parte proprio per la lentissima cottura (la parte più interna arriva ad essere cotta dopo diverse ore...), dall'altra perché i grassi che si sciolgono e, in generale i condimenti, tendono a scivolare lungo la carne donandole sapore e gusto. In seguito viene tagliata a fettine e poi servita.
Noi abbiamo avuto: costicine, coniglio,pollo, picanha di manzo, pancetta, musetto, e in più sullo spiedo c’era un ananas, che ci è stato offerto come dessert. Questo ananas era delizioso, caramellato al fuoco, con un gusto piene di frutta matura.
Via Cal Larga n.2 - 31031, Caerano San Marco (TV)
Tel / Fax 0423 85543
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lunedì 2 novembre 2009
Bacco e Arianna, agriturismo e prodotti autunnali
In provincia di Padova, a Vò Euganeo, immerso nel verde del parco regionale dei Colli Euganei e dei rigogliosi vigneti, si trova l'agriturismo da Bacco e Arianna, un luogo dove ritrovare il piacere del contatto con la natura, il gusto delle cose semplici, l'ospitalità di chi ama le cose genuine. Ci sono ritornato un sabato pomeriggio per una commissione e non ho potuto che constatare la solita accoglienza festosa dei signori Calaon.
Da Bacco e Arianna si possono degustare i migliori vini DOC, da assaggiare il Serprino, assaporare i tipici piatti della cucina veneta, riposarvi in accoglienti e confortevoli stanze, ammirare da vicino tanti meravigliosi animali.
La famiglia Calaon si è posta l'obiettivo di far conoscere, direttamente al consumatore, la propria attività, costituendo all'interno della propria azienda agricola l'enoturismo "Bacco e Arianna".
Qui si possono incontrare tutte le componenti della tradizione euganea: piatti a base di ricette e prodotti tipici del mondo rurale locale come ad esempio salumi di casa, bigoli e tagliatelle, e ancora anatra, faraona, coniglio, dolci della casa. Inoltre si possono assaggiare i vini DOC dei colli Euganei, confetture varie, miele, grappe, amari e l'olio dei Colli Euganei.
Stavolta segnaliamo tre golose serate a tema:
sabato 8 novembre L’oca di San Martino (petto d’oca affumicato, polentina con durei e crostini con patè d’oca, risotto con radicchio rosso ed oca, caserecci con ragù d’oca e funghi, oca al forno, dolci, ecc.);
sabato 21 novembre Il Cinghiale (prosciutto di cinghiale, fegato di cinghiale con polenta, risotto al Fior d’Arancio, lasagne al sugo di cinghiale, spezzatino e porchetta allo spiedo,ecc.);
sabato 15 dicembre Il Maiale (nervetti,cotechino e fegato di maiale con polenta, risotto con tastasale, zuppa rustica, ossetti di maiale con cren e salame ai ferri, ecc.).
Prenotare. Ho già incontrate persone che sono andate all’agriturismo per fissare il posto.
Enoturismo Bacco e AriannaVia Cà Sceriman, 784 - 35030 Vò - Padova - ITALYTel: (+39)049.9940187 - Fax: (+39)049.9944273E-mail:info@baccoearianna.com
http://www.baccoearianna.com/
Da Bacco e Arianna si possono degustare i migliori vini DOC, da assaggiare il Serprino, assaporare i tipici piatti della cucina veneta, riposarvi in accoglienti e confortevoli stanze, ammirare da vicino tanti meravigliosi animali.
La famiglia Calaon si è posta l'obiettivo di far conoscere, direttamente al consumatore, la propria attività, costituendo all'interno della propria azienda agricola l'enoturismo "Bacco e Arianna".
Qui si possono incontrare tutte le componenti della tradizione euganea: piatti a base di ricette e prodotti tipici del mondo rurale locale come ad esempio salumi di casa, bigoli e tagliatelle, e ancora anatra, faraona, coniglio, dolci della casa. Inoltre si possono assaggiare i vini DOC dei colli Euganei, confetture varie, miele, grappe, amari e l'olio dei Colli Euganei.
Stavolta segnaliamo tre golose serate a tema:
sabato 8 novembre L’oca di San Martino (petto d’oca affumicato, polentina con durei e crostini con patè d’oca, risotto con radicchio rosso ed oca, caserecci con ragù d’oca e funghi, oca al forno, dolci, ecc.);
sabato 21 novembre Il Cinghiale (prosciutto di cinghiale, fegato di cinghiale con polenta, risotto al Fior d’Arancio, lasagne al sugo di cinghiale, spezzatino e porchetta allo spiedo,ecc.);
sabato 15 dicembre Il Maiale (nervetti,cotechino e fegato di maiale con polenta, risotto con tastasale, zuppa rustica, ossetti di maiale con cren e salame ai ferri, ecc.).
Prenotare. Ho già incontrate persone che sono andate all’agriturismo per fissare il posto.
Enoturismo Bacco e AriannaVia Cà Sceriman, 784 - 35030 Vò - Padova - ITALYTel: (+39)049.9940187 - Fax: (+39)049.9944273E-mail:info@baccoearianna.com
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domenica 1 novembre 2009
Azienda Agricola Vigneti Borgo Cristo, raboso e verdure stagione di e non solo….
Ho avuto il piacere di poter conversare con Paolo Campardi dell’azienda agricola Vigneti Borgo Cristo, e devo dire che si è dimostrato un tipo poliedrico e piuttosto interessante, e a naso molto indaffarato.
Intanto il Borgo Cristo, località di Tezze di Piave, in comune di Vazzola, deve la sua denominazione alla presenza di un Crocifisso lasciato da un cappellano austro-ungarico durante la Grande Guerra..
Di mestiere, lui fa l’agricoltore, e produce verdura e frutta di stagione, e poi coltiva la vite e produce vino. Ne fa diverse qualità, ma il suo fiore all’occhiello e il suo preferito è senza dubbio il Raboso Piave. Non è aggressivo come ci si potrebbe aspettare, anzi è piacevole e va giù bene.
Due volte la settimana, il mercoledì e il sabato, porta la sua roba al Mercato agricolo di Conegliano.
Poi, ha avuto il tempo di fare sei figli, e questo gli ha dato l’idea di far conoscere agli alunni di una scuola elementare di Conegliano cosa vuol dire lavorare in campagna: l’8 novembre raccoglieranno l’uva e poi la pigeranno con i piedi, una specie di festa sull’aia insomma dedicata ai più piccoli.
31028 Tezze (TV) -
Borgo Cristo, 17
tel:0438 28555vignetiborgocristo@libero.it
Intanto il Borgo Cristo, località di Tezze di Piave, in comune di Vazzola, deve la sua denominazione alla presenza di un Crocifisso lasciato da un cappellano austro-ungarico durante la Grande Guerra..
Di mestiere, lui fa l’agricoltore, e produce verdura e frutta di stagione, e poi coltiva la vite e produce vino. Ne fa diverse qualità, ma il suo fiore all’occhiello e il suo preferito è senza dubbio il Raboso Piave. Non è aggressivo come ci si potrebbe aspettare, anzi è piacevole e va giù bene.
Due volte la settimana, il mercoledì e il sabato, porta la sua roba al Mercato agricolo di Conegliano.
Poi, ha avuto il tempo di fare sei figli, e questo gli ha dato l’idea di far conoscere agli alunni di una scuola elementare di Conegliano cosa vuol dire lavorare in campagna: l’8 novembre raccoglieranno l’uva e poi la pigeranno con i piedi, una specie di festa sull’aia insomma dedicata ai più piccoli.
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