Il faro di Salvore protagonista del Festival Europeo del Gusto 2009
Il primo paese turistico che si incontra arrivando in Croazia dalla Slovenia, esattamente nella punta più occidentale della regione dell’Istria, è Salvore. Secondo un’antica leggenda, il nome della cittadina nasce nel 1177, anno in cui Otto, figlio dell’imperatore tedesco Barbarossa, combatté una battaglia navale contro le truppe del Papa Alessandro III a largo delle sue coste. Il giovane re, per sopravvivere, decise di nascondersi dentro una cisterna. “Salvo re” divenne così il toponimo di Salvore.
II paesaggio salvorino è ancora oggi conosciuto per la presenza di numerose “stanzie” nell’entroterra e per la presenza delle gru per le barche lungo la costa. Le prime sono piccoli centri abitati che già dai tempi antichi disponevano di capienti stalle ed altri edifici annessi. Spesso d'inverno vi soggiornavano i pastori della Cicceria. Nell'ambito delle locali stanzie oggi ci sono molti edifici che conservano i caratteri delle costruzioni di un tempo e ne ricordano i modi di vivere.
Le gru, invece, sono tanto diffuse a Salvore da far parte dello stemma della società turistica, accanto all’immagine del faro. Si tratta di strutture originariamente in legno, ma oggi presenti anche in ferro, su cui vengono appese le piccole imbarcazioni non ormeggiate in un porto sicuro, in modo tale da ripararle dalle mareggiate provocate dal libeccio, che da queste parti rappresenta il nemico numero uno dei pescatori. Per alzare le barche sopra il livello del mare, poi, si ricorre al sistema delle corde che girano su delle carrucole.
Oltre alla pastorizia e alla pesca, Salvore è però una cittadina che sviluppa la sua economia essenzialmente attorno al settore del turismo, sin dai secoli scorsi ed esattamente intorno al 1818, anno in cui venne messo in funzione il faro, la costruzione più occidentale dell’Istria, alto ben 36 metri. Gli Austroungarici fecero di questo luogo la loro stazione climatica e di villeggiatura preferita, costruendo ville e residenze lungo tutta la costa, dove ancora oggi possono trovare alloggio visitatori di ogni luogo.
Il clima che si può godere in questa regione infatti è unico. Tagliata in due dal quarantacinquesimo parallelo, che ne enfatizza la posizione geografica ideale, le quattro stagioni sono equamente spartite. Le primavere rigogliosamente verdi e gli autunni vermigli, le estati piacevoli e gli inverni miti. Le svariate strutture ricettive, i ristoranti, i luoghi di divertimento, le specialità enogastronomiche, come il pesce che qui è di casa, accompagnato inoltre dallo squisito vino istriano, completano questo attraente luogo di villeggiatura.
Per il turista curioso Salvore offre delle vere e proprie oasi di buona cucina. Villa Rosetta (00385 52 725710) offre le delizie di mare e di terra del suo ristorante, il Maruzza ( Rosetta ha appena scritto un libro di ricette sulla sogliola!). Nella piacevole atmosfera della Taverna Maruzzella, (00385 52 759147), circondati da legno, pietra ferro battuto e vecchie fotografie di famiglia che illustrano la tradizione della taverna vecchia 70 anni, potrete godere dei piatti di pesce preparati in modo tradizionale nel camino. Il Ristorante da Toni (00385 52 759570), da anni si evidenzia per la sua cucina d'acqua raffinata e creativa.
Al ristorante Porto (00385 52 759213) Livio Janko vi saprà 'coccolare' con la sua cucina di pesce e le sue specialità di mare (Calamari ripieni con asparagi e polenta - Pesce al forno - Capesante gratinate al forno, ecc.).Villa Vilola (00385 52 759940) è a pochi passi dal mare, nei pressi dell'affascinante borgo peschereccio di Zambratija. Qui vi delizierete con la cucina di terra e di mare, e anche con la pizza, degustata nella splendida cornice della taverna. A Salvore potrete visitare anche la Cantina di Moreno Degrassi (00385 52 759259) o lo spaccio del Prosciuttificio Pitip ( 00385 52 737013).
Il primo paese turistico che si incontra arrivando in Croazia dalla Slovenia, esattamente nella punta più occidentale della regione dell’Istria, è Salvore. Secondo un’antica leggenda, il nome della cittadina nasce nel 1177, anno in cui Otto, figlio dell’imperatore tedesco Barbarossa, combatté una battaglia navale contro le truppe del Papa Alessandro III a largo delle sue coste. Il giovane re, per sopravvivere, decise di nascondersi dentro una cisterna. “Salvo re” divenne così il toponimo di Salvore.
II paesaggio salvorino è ancora oggi conosciuto per la presenza di numerose “stanzie” nell’entroterra e per la presenza delle gru per le barche lungo la costa. Le prime sono piccoli centri abitati che già dai tempi antichi disponevano di capienti stalle ed altri edifici annessi. Spesso d'inverno vi soggiornavano i pastori della Cicceria. Nell'ambito delle locali stanzie oggi ci sono molti edifici che conservano i caratteri delle costruzioni di un tempo e ne ricordano i modi di vivere.
Le gru, invece, sono tanto diffuse a Salvore da far parte dello stemma della società turistica, accanto all’immagine del faro. Si tratta di strutture originariamente in legno, ma oggi presenti anche in ferro, su cui vengono appese le piccole imbarcazioni non ormeggiate in un porto sicuro, in modo tale da ripararle dalle mareggiate provocate dal libeccio, che da queste parti rappresenta il nemico numero uno dei pescatori. Per alzare le barche sopra il livello del mare, poi, si ricorre al sistema delle corde che girano su delle carrucole.
Oltre alla pastorizia e alla pesca, Salvore è però una cittadina che sviluppa la sua economia essenzialmente attorno al settore del turismo, sin dai secoli scorsi ed esattamente intorno al 1818, anno in cui venne messo in funzione il faro, la costruzione più occidentale dell’Istria, alto ben 36 metri. Gli Austroungarici fecero di questo luogo la loro stazione climatica e di villeggiatura preferita, costruendo ville e residenze lungo tutta la costa, dove ancora oggi possono trovare alloggio visitatori di ogni luogo.
Il clima che si può godere in questa regione infatti è unico. Tagliata in due dal quarantacinquesimo parallelo, che ne enfatizza la posizione geografica ideale, le quattro stagioni sono equamente spartite. Le primavere rigogliosamente verdi e gli autunni vermigli, le estati piacevoli e gli inverni miti. Le svariate strutture ricettive, i ristoranti, i luoghi di divertimento, le specialità enogastronomiche, come il pesce che qui è di casa, accompagnato inoltre dallo squisito vino istriano, completano questo attraente luogo di villeggiatura.
Per il turista curioso Salvore offre delle vere e proprie oasi di buona cucina. Villa Rosetta (00385 52 725710) offre le delizie di mare e di terra del suo ristorante, il Maruzza ( Rosetta ha appena scritto un libro di ricette sulla sogliola!). Nella piacevole atmosfera della Taverna Maruzzella, (00385 52 759147), circondati da legno, pietra ferro battuto e vecchie fotografie di famiglia che illustrano la tradizione della taverna vecchia 70 anni, potrete godere dei piatti di pesce preparati in modo tradizionale nel camino. Il Ristorante da Toni (00385 52 759570), da anni si evidenzia per la sua cucina d'acqua raffinata e creativa.
Al ristorante Porto (00385 52 759213) Livio Janko vi saprà 'coccolare' con la sua cucina di pesce e le sue specialità di mare (Calamari ripieni con asparagi e polenta - Pesce al forno - Capesante gratinate al forno, ecc.).Villa Vilola (00385 52 759940) è a pochi passi dal mare, nei pressi dell'affascinante borgo peschereccio di Zambratija. Qui vi delizierete con la cucina di terra e di mare, e anche con la pizza, degustata nella splendida cornice della taverna. A Salvore potrete visitare anche la Cantina di Moreno Degrassi (00385 52 759259) o lo spaccio del Prosciuttificio Pitip ( 00385 52 737013).
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