lunedì 28 settembre 2009

La Locanda del Ditirambo, primo Albergo Diffuso della Ciociaria


Castro dei Volsci, un gioiello da mantenere e valorizzare

Avevamo già conosciuto Beatrice Gazzelloni in una visita alla Ciociaria l’anno passato. Ci era parso interessante lo sforzo suo e di Daniela Canella, la socia nella Locanda del Ditirambo, interessante ma un poco donchisciottesco in questa Italia che parla sempre, soprattutto a sproposito. E invece ci sono riuscite: tanto di cappello, sul serio. Beatrice è riuscita a colpirmi sul serio.
Ci sono andato, grazie ad una organizzazione ciociara che ha organizzato una presentazione di queste terre.
“Rinnovare mantenendo intatte le caratteristiche del vecchio borgo è stato ed è tutt’ora il nostro impegno che, in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, propone un progetto che non è solo impresa ma crescita sociale ed economica della Ciociaria. L’Albergo Diffuso di Castro dei Volsci vuole essere una fusione perfetta tra l’ospitalità alberghiera moderna e gli antichi alloggi del centro storico: case ristrutturate con i confort moderni che mantengono intatto il silenzio ed il loro fascino; la ricostruzione del ristorante che offre, immutate, le vecchie ricette della cucina “povera” ciociara. Una proposta di vacanza diversa, una vera e propria full immersion nella vita di tutti i giorni di un piccolo paese, dove si può decidere cosa fare e cosa vedere oppure solamente rilassarsi. “
Questo ho trovato sul loro sito, e posso dire che non sono parole al vento: sono il vero sentire di Beatrice. Posso dirlo perché ho fatto una lunga chiacchierata con lei, e discusso di turismo e sulla situazione di questo paese incredibilmente bello e suggestivo.
Continua Bea: “Negli ultimi anni di lavoro come socia del ristorante Ditirambo a Roma è nata l’idea di una locanda fuori città. A Castro mi lega il ricordo di estati bellissime trascorse da bambina insieme al nonno. Ricordi pieni di emozioni vissute nelle case di pietra grezza, lungo le stradine a dorso d’asino e sulle scale delle rue, col vento delle piazzette che liberava la mente. Castro ancora oggi è immerso in un silenzio di altri tempi dove si possono ascoltare solo le voci e i suoni della natura e scordare completamente i rumori inquinanti della città. Ora quei ricordi sono diventati una nuova e vitale realtà con La Locanda del Ditirambo, una nuova dimensione che insieme alle mie amiche, Marilena e Daniela, vogliamo condividere con tutti coloro che decideranno di fermarsi con noi per rivivere antiche memorie.”
Molto curata la cucina del ristorante, con giovani capaci ed attenti, e divertente, ci si abitua subito, lo sparpagliamento delle stanze e della reception. Come entrare in un grande albergo, solo che corridoi e piani sono a cielo aperto, nel senso che sono stradine medioevali, tra l’altro senza auto. Di valore anche le collaboratrici, come Annalisa che ho potuto ritrovare, che dimostrano una professionalità di tutto rispetto, cosa che non ti aspetteresti in un borgo.
Poi, facendo una piccola digressione, il mio suggerimento è di collocare sul mercato le case abbandonate, facendole diventare prime o seconde case, cosa che aiuterebbe il commercio e quant’altro, favorendo l’occupazione.

La Locanda del Ditirambo
Via dell'Orologio, 11/A
Castro dei Volsci - Lazio - Italia
Tel: 0775662091
Reception 3454045337
Email: info@albergodiffusocastro.it
http://www.albergodiffusocastro.it/

mercoledì 23 settembre 2009

Daniele Barattin, un’evoluzione professionale


Abbiamo spesso parlato di Daniele Barattin, della Macelleria Amica di Soligo. Ne abbiamo sempre elogiato la valenza come macellaio, affermando che era bravo anche come cuoco e come gastronomo. Basta andare nel suo negozio per rendersene conto.
Ci ha sempre incuriosito questa sua polivalenza, e in attimo libero, abbiamo scoperto la causa della sua bravura.
Davanti al caffè preparato dalla fida (e brava) Graziella, Daniele si e sbottonato (metaforicamente s’intende).
L’avventura è cominciata all’inizio degli anni ’70, quando lui aveva 12 anni e mise piede nella cucina del ristorante del padre (altro grande personaggio, ogni tanto critico col figlio, ma tutto sommato orgoglioso), che si trovava a Cessalto. Finite le medie, sempre lì inizia il suo lavoro fisso, inframezzato d’estate con il lavoro stagionale al mare, allora una grande scuola per chi voleva fare esperienza, in tutti i settori (compresi i dolci che però lui non ama fare).
Fino ai 25 resta in casa, e poi decide di fare ancora altre esperienze. Tra le altre cose anche come macellaio dipendente. Alla fine si è messo in proprio, ed ecco la Macelleria Amica, fra le prime ad offrire l’angolo di gastronomia e il pronto cuoci.
Che l’esperienza sia servita, si vede.Macelleria Amica di Barattin Daniele Via dei Colli, 46, 0438-83341

Anche le sogliole prediligono le Terre di Venetia


Il suggerimento ce l’aveva dato Dario Penco, dell'Ente Turistico di Salvore, in Istria. La nazionalità della sogliola è l’alto Adriatico, perché la sogliola è uno di quei pesci meravigliosi che ha un ciclo biologico particolare. Le sogliole grosse, quelle da 25-30-35 centimetri, si trovano in genere da ottobre fino a febbraio fuori le coste dell’Istria, e sono pescate dai nostri pescatori di Grado e Marano, mentre quelli di Caorle già non ci arrivano più, ma sono pescate anche dai pescatori dell’Istria a tre o quattro miglia dalla costa. Pescano i riproduttori. Le uova galleggiano, quindi vengono in superficie, sono trasportate dall’acqua e la corrente da quella parte va verso la costa italiana, ed ecco che allora raggiungono il golfo di Trieste, gli girano intorno e si fanno tutto il golfo di Venezia. Però nel frattempo crescono, viene fuori un pesciolino che nuota sempre in superficie e non ha niente a che vedere con quello che si trova sul fondo, continua a crescere e dopo un mesetto è arrivato quasi a un centimetro. C’è uno strano aspetto biologico che ha del fantastico, cioè che un occhio gira dall’altro lato. Quando l’occhio fa la migrazione lungo il muso del pesce e raggiunge l’altro lato, la sogliola, da pesciolino che sta dritto, si mette su un fianco e dai due occhi che guardano sopra è costretta a andare sul fondo. Lunga poco più di un centimetro entra nelle lagune venete, nelle valli del delta del Po, e cresce lì. Siccome nasce a gennaio-febbraio, cresce e rimane lì fino ad agosto-settembre. A novembre la soglioletta raggiunge i 18 centimetri.
Come dire, la sogliola nasce e cresce in terra di San Marco!

Bacco e Arianna, un agriturismo che fa piacere ritrovare


A dir la verità in questo posto ci eravamo già stati, ma mai come questa volta abbiamo potuto visitarlo e conoscerlo piuttosto a fondo, guidati dal proprietario, il signor Calaon.
In provincia di Padova, a Vò Euganeo, immerso nel verde del parco regionale dei Colli Euganei e dei rigogliosi vigneti, si trova l'agriturismo da Bacco e Arianna, un luogo dove ritrovare il piacere del contatto con la natura, il gusto delle cose semplici, l'ospitalità di chi ama le cose genuine. Da Bacco e Arianna potrete degustare i migliori vini DOC, da assaggiare il Serprino, assaporare i tipici piatti della cucina veneta, riposarvi in accoglienti e confortevoli stanze, ammirare da vicino tanti meravigliosi animali.
La famiglia Calaon si è posta l'obiettivo di far conoscere, direttamente al consumatore, la propria attività, costituendo all'interno della propria azienda agricola l'enoturismo "Bacco e Arianna".
Qui si possono incontrare tutte le componenti della tradizione euganea: piatti a base di ricette e prodotti tipici del mondo rurale locale come ad esempio salumi di casa, bigoli e tagliatelle, e ancora anatra, faraona, coniglio, dolci della casa. Inoltre si possono assaggiare i vini DOC dei colli Euganei, confetture varie, miele, grappe, amari e l'olio dei Colli Euganei.
Per chi volesse maggiormente entrare a contatto con questa realtà, "Bacco e Arianna " offre la possibilità di pernottamento in 8 camere doppie e 4 mini-appartamenti, confortevoli e arredati con cura, dotati di bagno con doccia privato, riscaldamento, TV.
Un ulteriore servizio è rappresentato dal vasto salone polifunzionale disponibile per riunioni,incontri,mostre e varie attività culturali o ricreative o per feste agresti.
Di tutto questo bendidio, vogliamo segnalare il Serprino e la carne di maiale, utilizzata in cucina e per produrre i salumi: la particolarità è data dai suini, che sono un incrocio fra i Large White ed i cinghiali. Ne risulta una carne più scura e più saporita, una delizia per il palato.
Da sottolineare anche l’accoglienza ed il servizio: la famiglia Calaon, padre, madre, tre splendide figlie e il figlio enologo meritano davvero un elogio.

Enoturismo Bacco e AriannaVia Cà Sceriman, 784 - 35030 Vò - Padova - ITALYTel: (+39)049.9940187 - Fax: (+39)049.9944273E-mail:info@baccoearianna.com
http://www.baccoearianna.com/

lunedì 21 settembre 2009

V Festa dea Panocia a Lovadina


Dal 25 al 28 settembre si tiene a Lovadina, frazione di Spresiano, la quinta Festa dea Panocia, presso l’Area Palestra Comunale di Lovadina. Il sottotitolo è musica celestiale per un nordestino, poenta e tocio. Sembra quasi di sentire in sottofondo le note de La mula de Parenzo. Non una semplice festa della trebbiatura di un prodotto per noi fondamentale, il mais, ma una rivisitazione delle radici della nostra cultura.
Quindi, mostra e dimostrazione di aratura con trattori d’epoca (già si sentono i mitici Landini in moto), mostra di artigianato tipico “dea panocia” e oggetti rurali, mostra “Giardini d’autunno” e di attrezzature e arredo giardino.
E poi lo stand gastronomico, il cui piatto forte è appunto poenta e tocio, assieme alle panoce roste.
Tutto questo lavoro di recupero e di valorizzazione della nostra cultura è opera di un gruppo di volontari, in questi giorni indaffaratissimi. A loro va rivolto un grande plauso.
A questa festa si aggiunge la Sagra della Madonna della Cintura: la Festa dea Panocia non ha voluto sostituirsi al momento religioso, ma solo aggiornare l’inizio autunno secondo le nuove esigenze. Anche le feste religiose dopotutto fanno parte della nostra cultura, ed è giusto mantenerle.
L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e la rete di informazione L'Italia del Gusto hanno inserito la Festa tra le manifestazioni segnalate dalla rete Infocerere, un circuito rivolto al Mondo Rurale. Grazie a questo inserimento le iniziative del Comitato Festeggiamenti di Lovadina potranno godere delle campagne di informazione di BlogAzzurro,il network di siti e blog di informazione locali, regionali e nazionali.

Poenta e tocio (Polenta e sugo)
di Graziella Naccari e Speranza Visentin

La combinazione dei cereali con l’acqua era una risorsa alimentare fondamentale per i popoli antichi. Oggi, invece, la parola polenta è associata solo alla farina di granoturco, e questo per motivi storici, economici e geografici sui quali la Repubblica di Venezia ebbe una notevole influenza.
La Polenta: quando si pensa alla tradizione alimentare di Venezia si tende, in generale, a ignorare la realtà storica e a immaginare invece i grandi banchetti che si vedono nei quadri di certi pittori del Rinascimento. Invece i banchetti riccamente imbanditi erano privilegio di pochissimi. La maggior parte degli italiani per sopravvivere mangiava e si nutriva di polenta, una specie di pappa di miglio o sorgo frantumato, cotto in acqua.
La dieta cambiò, radicalmente, grazie ad una pianta scoperta nel Nuovo Mondo: il granoturco che turco non è. L’aggettivo turco veniva usato indiscriminatamente per tutto quello che arrivava da luoghi lontani, sconosciuti ed esotici. Il granoturco divenne la base dell’alimentazione della gente comune, sia in campagna che nelle zone urbane, in tutto il Nord Italia, apportando un notevole miglioramento dietetico. La farina di granoturco non veniva più mescolata con altri cereali per fare pane, ma utilizzata da sola, per fare la polenta.

El tocio: una parola che sta spesso sulla bocca dei veneziani quando parlano di cibo.
El tocio è una cosa di molto appetitoso, infatti è il sugo prodotto dalla cottura a fuoco lento di carne, pollame o pesce, a volte più gustoso e gradito della stessa pietanza. Mangiare el tocio vuol dire impregnare un boccone di polenta, grande protagonista della cucina veneziana, in questo gustoso intingolo.

giovedì 17 settembre 2009

Hillinger, il moscatello bianco rispettoso


Grazie ad Austria per l’Italia, abbiamo potuto degustare un bianco delizioso, il moscatello, del Burgerland della cantina Hillinger.
Un’azienda attenta a tutto tondo, dall’uso possibilmente ridotto di prodotti chimici, all’architettura della cantina. Il tutto con un panorama magnifico sul lago Neusiedlersee. La qualità del vino è garantita dal terreno ricco ed argilloso, dal clima caldo e pannonico del Burgerland, e dall’uso delle più moderne tecniche.
La Cantina Hillinger, grazie alle iniziative della Associazione Austria per l'Italia e dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, è stata invitata a partecipare in dicembre al Festival Europeo del Gusto, che si terrà in Istria (Croazia) a Buie, Salvore ed Umago. Il Festival sarà un punto di incontro e di confronto fra Pubblici Amministratori, Giornalisti e Comunicatori, Imprenditori e Rappresentanti di Associazioni di oltre quindici paesi europei.
Salvore, con il suo faro, e' situata nella parte più occidentale dell'Istria, ed e' la porta d'entrata della Croazia e della riviera istriana. L’attività turistica del Buiese fonda le sue radici in questo luogo. Persino gli Austro-Ungarici hanno scelto Salvore quale luogo di cura e riposo. A testimonianza di ciò ci sono numerose le ville e i sanatori lungo il mare, dove allora, come oggi, soggiornavano molti turisti. Il paesaggio e' caratterizzato dalla vegetazione mediterranea la quale offre particolari condizioni per un gradito soggiorno durante l'arco di tutto l'anno. Piste ciclabili che attraversano numerosi siti di resti di insediamenti romani, l'ampia offerta eno-gastronomica, sono solo alcune delle attrattive turistiche di Salvore.
Sulle colline nel retroterra è situata una cittadina ricca di storia: Buje. Tracce di vita in questa zona risalgono alla preistoria: la Bullea romana, la necropoli slava, la borgata medievale. Risalgono proprio a questo periodo (XV secolo) le fortezze di pietra che sorgono nell’antico centro storico, con le sue vie strette e la piazza centrale dominata dal palazzo gotico e dalla chiesa barocca di San Servolo del sedicesimo secolo, costruita sulle fondamenta del tempio romano. Fuori dal centro storico si è sviluppato un abitato moderno, centro di cultura, economia e trasporti, grazie anche all’influenza tangibile del clima mite mediterraneo e del vicino mare. Gli amanti della tranquillità e della pace, desiderosi di fuggire dallo stress quotidiano, troveranno in questa cittadina il rifugio ideale, mentre i buongustai potranno godere le squisite specialità istriane di pesce e di selvaggina.
Umago, piccola città e porto sulla costa nord occidentale dell’Istria, rappresenta la porta della Croazia verso l’Europa. È nota come centro sportivo dell’Istria dato che già da anni, come ospitante dell’ATP tour, accoglie numerose stelle del tennis mondiale.
Già nell’antichità venne scoperta dai nobili romani che se ne impossessarono per farne la loro residenza estiva. Lo splendore, lo sfarzo e il glamour di quei tempi trova espressione anche oggi nelle case veneziane di cui è ricco il nucleo storico.
Umago, che dista da Trieste solo 40 chilometri, 150 dalla capitale slovena Lubiana e 50 miglia da Venezia, è un luogo di villeggiatura molto amato e offre notevoli possibilità di escursioni. Il suo entroterra nasconde un’attrattiva turistica fino a oggi meno conosciuta, l’alpinismo, la speleologia e altri luoghi per gli amanti delle vere avventure.

Hill 1, A - 7093 Jois
Burgenland / Neusiedlersee
FON: +43.2160.8317.0
FAX: +43.2160.8317.17
office@leo-hillinger.com
http://www.leo-hillinger.com/

lunedì 14 settembre 2009

Cantina Schmelz: che Riesling!


L'avevamo assaggiato a Milano assieme ad altri ottimi vini austriaci (l’intenditore del gruppo era estasiato), e per capire meglio ci siamo portati a casa una bottiglia. Un riesling da favola.
La cantina Schmelz si trova nel cuore della Wachau, undici ettari su una lunghezza di ben sei chilometri, con terreno di varia consistenza e influenzato da diversi fattori climatici. Il tutto a conduzione familiare da cinque generazioni.
La Cantina Schelz, grazie alle iniziative della Associazione Austria per l'Italia e dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, è stata invitata a partecipare in dicembre al Festival Europeo del Gusto, che si terrà in Istria (Croazia) a Buie, Salvore ed Umago. Il Festival sarà un punto di incontro e di confronto fra Pubblici Amministratori, Giornalisti e Comunicatori, Imprenditori e Rappresentanti di Associazioni di oltre quindici paesi europei.
Salvore, con il suo faro, e' situata nella parte più occidentale dell'Istria, ed e' la porta d'entrata della Croazia e della riviera istriana. L’attività turistica del Buiese fonda le sue radici in questo luogo. Persino gli Austro-Ungarici hanno scelto Salvore quale luogo di cura e riposo. A testimonianza di ciò ci sono numerose le ville e i sanatori lungo il mare, dove allora, come oggi, soggiornavano molti turisti. Il paesaggio e' caratterizzato dalla vegetazione mediterranea la quale offre particolari condizioni per un gradito soggiorno durante l'arco di tutto l'anno. Piste ciclabili che attraversano numerosi siti di resti di insediamenti romani, l'ampia offerta eno-gastronomica, sono solo alcune delle attrattive turistiche di Salvore.
Sulle colline nel retroterra è situata una cittadina ricca di storia: Buje. Tracce di vita in questa zona risalgono alla preistoria: la Bullea romana, la necropoli slava, la borgata medievale. Risalgono proprio a questo periodo (XV secolo) le fortezze di pietra che sorgono nell’antico centro storico, con le sue vie strette e la piazza centrale dominata dal palazzo gotico e dalla chiesa barocca di San Servolo del sedicesimo secolo, costruita sulle fondamenta del tempio romano. Fuori dal centro storico si è sviluppato un abitato moderno, centro di cultura, economia e trasporti, grazie anche all’influenza tangibile del clima mite mediterraneo e del vicino mare. Gli amanti della tranquillità e della pace, desiderosi di fuggire dallo stress quotidiano, troveranno in questa cittadina il rifugio ideale, mentre i buongustai potranno godere le squisite specialità istriane di pesce e di selvaggina.
Umago, piccola città e porto sulla costa nord occidentale dell’Istria, rappresenta la porta della Croazia verso l’Europa. È nota come centro sportivo dell’Istria dato che già da anni, come ospitante dell’ATP tour, accoglie numerose stelle del tennis mondiale.
Già nell’antichità venne scoperta dai nobili romani che se ne impossessarono per farne la loro residenza estiva. Lo splendore, lo sfarzo e il glamour di quei tempi trova espressione anche oggi nelle case veneziane di cui è ricco il nucleo storico.
Umago, che dista da Trieste solo 40 chilometri, 150 dalla capitale slovena Lubiana e 50 miglia da Venezia, è un luogo di villeggiatura molto amato e offre notevoli possibilità di escursioni. Il suo entroterra nasconde un’attrattiva turistica fino a oggi meno conosciuta, l’alpinismo, la speleologia e altri luoghi per gli amanti delle vere avventure.


Weingut Schmelz
Weinbergstrasse,14
3610 Joching – Wachau
http://www.schmelzweine.at/

mercoledì 9 settembre 2009

L'hotel Kürschner


Una amicizia ormai consolidata

L'hotel Kürschner si trova a Kötschach-Mauthen, a pochi chilometri dal confine italiano, letteralmente affacciato su di un'antica via romana, la "Julia Augusta", che ancor oggi è visibile proprio a fianco dell'hotel.
Il nome Kürschner sta per tradizione e qualità e questo si sente in tutta la casa. L’ospite qui si deve sentire bene. Ricreazione e piacere per tutta la famiglia sta in primo luogo.
La Famiglia Klauß ha le sue origini a Bolzano (Sud Tirolo – Alto Adige), dove il nome Klauß appare per la prima volta su una lapide nel 1358. Dal 1526 i Klauß sono insediati a Mauthen; dalla fine del XVII secolo i Klauß sono stati dapprima affittuari ereditari, dopo di che proprietari dei vasti poderi del Passo di Monte Croce (Plöcken). E la storia continua fino ai giorni nostri…( http://www.hotel-kuerschner.at/it-index.htm)
L'hotel Kürschner grazie alle iniziative della Associazione Austria per l'Italia e dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, è stato invitato a partecipare in dicembre al Festival Europeo del Gusto, che si terrà in Istria (Croazia) a Buie, Salvore ed Umago. Il Festival sarà un punto di incontro e di confronto fra Pubblici Amministratori, Giornalisti e Comunicatori, Imprenditori e Rappresentanti di Associazioni di oltre quindici paesi europei.
Salvore, con il suo faro, e' situata nella parte più occidentale dell'Istria, ed e' la porta d'entrata della Croazia e della riviera istriana. L’attività turistica del Buiese fonda le sue radici in questo luogo. Persino gli Austro-Ungarici hanno scelto Salvore quale luogo di cura e riposo. A testimonianza di ciò ci sono numerose le ville e i sanatori lungo il mare, dove allora, come oggi, soggiornavano molti turisti. Il paesaggio e' caratterizzato dalla vegetazione mediterranea la quale offre particolari condizioni per un gradito soggiorno durante l'arco di tutto l'anno. Piste ciclabili che attraversano numerosi siti di resti di insediamenti romani, l'ampia offerta eno-gastronomica, sono solo alcune delle attrattive turistiche di Salvore.
Sulle colline nel retroterra è situata una cittadina ricca di storia: Buje. Tracce di vita in questa zona risalgono alla preistoria: la Bullea romana, la necropoli slava, la borgata medievale. Risalgono proprio a questo periodo (XV secolo) le fortezze di pietra che sorgono nell’antico centro storico, con le sue vie strette e la piazza centrale dominata dal palazzo gotico e dalla chiesa barocca di San Servolo del sedicesimo secolo, costruita sulle fondamenta del tempio romano. Fuori dal centro storico si è sviluppato un abitato moderno, centro di cultura, economia e trasporti, grazie anche all’influenza tangibile del clima mite mediterraneo e del vicino mare. Gli amanti della tranquillità e della pace, desiderosi di fuggire dallo stress quotidiano, troveranno in questa cittadina il rifugio ideale, mentre i buongustai potranno godere le squisite specialità istriane di pesce e di selvaggina.
Umago, piccola città e porto sulla costa nord occidentale dell’Istria, rappresenta la porta della Croazia verso l’Europa. È nota come centro sportivo dell’Istria dato che già da anni, come ospitante dell’ATP tour, accoglie numerose stelle del tennis mondiale.
Già nell’antichità venne scoperta dai nobili romani che se ne impossessarono per farne la loro residenza estiva. Lo splendore, lo sfarzo e il glamour di quei tempi trova espressione anche oggi nelle case veneziane di cui è ricco il nucleo storico.
Umago, che dista da Trieste solo 40 chilometri, 150 dalla capitale slovena Lubiana e 50 miglia da Venezia, è un luogo di villeggiatura molto amato e offre notevoli possibilità di escursioni. Il suo entroterra nasconde un’attrattiva turistica fino a oggi meno conosciuta, l’alpinismo, la speleologia e altri luoghi per gli amanti delle vere avventure.

martedì 8 settembre 2009

La festa del formaggio di Kötschach-Mauthen


Sarà visitata da una delegazione dei Borghi Europei del Gusto

In molte aziende montane della Carinzia si produce il gustoso formaggio di malga, seguendo le antiche tradizioni.
L’aria di montagna fresca e le erbe selvatiche danno al formaggio il suo inconfondibile aroma per il quale è stato più volte premiato a livello internazionale.
A fine stagione, i migliori produttori organizzano, il 26 e 27 settembre 2009, la festa del formaggio a Kötschach-Mauthen, anche in presenza di produttori esteri. (http://www.kaese-festival.at/)
Nell’angolo più buono della Carinzia saranno esposti più di 300 formaggi nazionali ed internazionali e tanti prodotti agricoli da assaggiare e comprare.
Naturalmente, per tutti i buongustai, i vini italiani, austriaci e sloveni non possono mancare.
Alcuni partecipanti e gli organizzatori, grazie alle iniziative della Associazione Austria per l'Italia e dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, sono stati invitati a partecipare in dicembre al Festival Europeo del Gusto, che si terrà in Istria (Croazia) a Buie, Salvore ed Umago. Il Festival sarà un punto di incontro e di confronto fra Pubblici Amministratori, Giornalisti e Comunicatori, Imprenditori e Rappresentanti di Associazioni di oltre quindici paesi europei.
Salvore, con il suo faro, e' situata nella parte più occidentale dell'Istria, ed e' la porta d'entrata della Croazia e della riviera istriana. L’attività turistica del Buiese fonda le sue radici in questo luogo. Persino gli Austro-Ungarici hanno scelto Salvore quale luogo di cura e riposo. A testimonianza di ciò ci sono numerose le ville e i sanatori lungo il mare, dove allora, come oggi, soggiornavano molti turisti. Il paesaggio e' caratterizzato dalla vegetazione mediterranea la quale offre particolari condizioni per un gradito soggiorno durante l'arco di tutto l'anno. Piste ciclabili che attraversano numerosi siti di resti di insediamenti romani, l'ampia offerta eno-gastronomica, sono solo alcune delle attrattive turistiche di Salvore.
Sulle colline nel retroterra è situata una cittadina ricca di storia: Buje. Tracce di vita in questa zona risalgono alla preistoria: la Bullea romana, la necropoli slava, la borgata medievale. Risalgono proprio a questo periodo (XV secolo) le fortezze di pietra che sorgono nell’antico centro storico, con le sue vie strette e la piazza centrale dominata dal palazzo gotico e dalla chiesa barocca di San Servolo del sedicesimo secolo, costruita sulle fondamenta del tempio romano. Fuori dal centro storico si è sviluppato un abitato moderno, centro di cultura, economia e trasporti, grazie anche all’influenza tangibile del clima mite mediterraneo e del vicino mare. Gli amanti della tranquillità e della pace, desiderosi di fuggire dallo stress quotidiano, troveranno in questa cittadina il rifugio ideale, mentre i buongustai potranno godere le squisite specialità istriane di pesce e di selvaggina.
Umago, piccola città e porto sulla costa nord occidentale dell’Istria, rappresenta la porta della Croazia verso l’Europa. È nota come centro sportivo dell’Istria dato che già da anni, come ospitante dell’ATP tour, accoglie numerose stelle del tennis mondiale.
Già nell’antichità venne scoperta dai nobili romani che se ne impossessarono per farne la loro residenza estiva. Lo splendore, lo sfarzo e il glamour di quei tempi trova espressione anche oggi nelle case veneziane di cui è ricco il nucleo storico.
Umago, che dista da Trieste solo 40 chilometri, 150 dalla capitale slovena Lubiana e 50 miglia da Venezia, è un luogo di villeggiatura molto amato e offre notevoli possibilità di escursioni. Il suo entroterra nasconde un’attrattiva turistica fino a oggi meno conosciuta, l’alpinismo, la speleologia e altri luoghi per gli amanti delle vere avventure.